giovedì 31 dicembre 2020
Questione di punti di vista - Capodanno
martedì 29 dicembre 2020
Dipendesse da me qui sarebbe Natale sempre
venerdì 25 dicembre 2020
domenica 20 dicembre 2020
Tutti insieme contaminatamente
Shopping nei vicoli |
giovedì 17 dicembre 2020
La logica della scorciatoia
Sembra sia questa la sola ed unica tattica comprensibile agli italiani, contro ordinanze trappola che scattano a tradimento ed all'ultimo istante, lockdown estremi anticipati ufficiosamente, chiusure quasi totali non si sa bene valutate su quali ultimissimi sviluppi dei contagi. Misure estreme ma non troppo, in modo da permettere a quelli lesti di ricavarsi un margine di furberia da cui irridere coloro che, ligi alle regole, hanno atteso e si assoggettano alle disposizioni sanitarie, dimostrando una fiducia nelle istituzioni che di questi tempi è cosa rara.
In questa ennesima tirata in corsa del freno a mano, a farne le spese saranno i soliti, ospedali con dentro medici ed infermieri che passeranno le festività allo sbaraglio, ammansiti come eroi, in modo da rendere il loro lavoro malpagato meno ingrato. Pacca sulle spalle anche per coloro che dovranno vigilare e far da badanti ad un popolo abituato ad interpretare ogni regola, aggirarla, ignorarla, usarla per nuocere al prossimo; un popolo che si esibirà nel peggio del peggio dell'arte dello svicolare, in patetici quanto spesso inefficaci tentativi di dimostrare che il genio italico, nonostante tutto, non si smentisce mai. Peccato poi che questa "genialità" sia semplicemente la mala arte delle tre carte.
sabato 12 dicembre 2020
A volte anche facendo la cosa giusta...
martedì 8 dicembre 2020
Meno rispondi alle persone negative, più la tua vita sarà tranquilla
giovedì 3 dicembre 2020
Lo giuro sulla testa dei miei figli...
...io li ho conosciuti, ti sentirai più libero senza!
martedì 1 dicembre 2020
La ricerca della verità non è fatta per i deboli
venerdì 27 novembre 2020
Propinationem salutem
Ricordo che durante un lungo e rocambolesco viaggio in Cecoslovacchia (all'epoca si chiamava ancora così) ogni sera al rientro il nostro padrone di casa ci offriva vodka russa doc, di una marca rimasta sconosciuta, la versava nei tipici bicchierini a bulbo appena presi dal freezer, accompagnandola allo strudel di mele spolverato con lo zucchero a velo che la moglie immancabilmente ci presentava. Rifiutare voleva dire offenderli, così ci adattammo a quel rituale, anche quando tentavamo di rientrare silenziosamente, c'era sempre qualche scricchiolio della scala a tradirci, e la serata girava immediatamente sull'alcolico. Ho un ricordo bellissimo dell'ospitalità di quella famiglia, a cui spedimmo una nostra guida turistica illustrata per far loro capire com'era l'Italia.
Così l'altro giorno mentre ero al supermercato impegnato in una delle mie avventure da flaneur, mi sono imbattuto in una bottiglia di vodka Molotov, che non è propriamente il massimo del settore, ma ha un costo abbordabile per iniziare una serie di esperimenti.
1) La prima possibilità è berla, un drink alla goccia con i bicchieri in freezer in ricordo dei vecchi tempi, quando il muro era ancora IL MURO e non una serie di frammenti da vendere ai turisti. Tuttavia è presto per la cirrosi quindi vi parlerò di usi alternativi, meno impegnativi ma altrettanto divertenti.
2) Un interessante uso alimentare è utilizzarla per sfumare i soffritto. La ricetta delle pennette alla vodka è venuta benissimo ed anche il risotto ha un gusto particolare e delicato. Mi riprometto di proseguire la sperimentazione in attesa di sbarcare alla decima edizione di Masterchef travestito da chef russo.
3) Tolti gli usi gastronomici ho voluto proseguire col fai da te casalingo, quindi sto provando il deodorante: vodka + cannella + chiodi di garofano + scorza di arancio. I primi giorni è molto forte poi svapora, oppure mi sono assuefatto all'odore. In ogni caso è meglio dei deodoranti chimici.
4) E adesso gli usi disinfettanti, meglio dell'alcool etilico che ultimamente è diventato introvabile, mettendo in una bottiglietta: aceto + vodka + scorza di limone, si ottiene un comodo igienizzante per le mani, o per la passata finale sui piani di lavoro in cucina. Non lascia residui ma un gradevole profumo di agrumi. Anche qui mi riprometto di proseguire la sperimentazione.
5) Usi alternativi (ma illegali) della vodka
Mettendone una discreta quantità in una bottiglietta di vetro e tappandola con uno straccio, la si può usare come deterrente quando il vicino tra le 6,30 e le 6,45 sgasa con il diesel prima di uscire per andare al lavoro. Non ho ancora provato, ma quando lo farò sono certo che lo leggerete direttamente sul giornale e non su questo blog. In ogni caso l'effetto sembra interessante.
6) Usi alternativi (ma impropri) della vodka
Qui si apre un panorama infinito, ho semplicemente cercato nel web alcune delle possibilità, adatte ad un pubblico giovane, smaliziato ed in cerca di avventure che non avrebbero animato nemmeno i miei sogni più vivaci. Negli occhi... o in altri ascosi et audaci luoghi.
domenica 22 novembre 2020
Babushka
mercoledì 18 novembre 2020
Con la misura con cui misurate, sarete misurati
Avvocato e presidente della... Architetto e docente di... Critico e storico d'arte...
Meno di un anno fa avrei storto il naso a queste trovate da nerd, ma poi le cose sono cambiate, dopo un paio di colloqui on line e una presentazione di lavoro in video chiamata, e una video conferenza, posso dire di aver superato l'imbarazzo della matricola.
martedì 17 novembre 2020
E Dio chi lo perdona?
domenica 15 novembre 2020
Solo una lacrima, ma che sia buona!
Ci cercheremo ancora.
Ci cercheremo nelle canzoni, nelle citazioni, nei libri.
Ci cercheremo tra gli sguardi della gente.
Magari la sera, che ci frega sempre.
Avremo voglia di scriverci, ancora.
Magari nei sogni di entrambi.
Nonostante tutte le litigate, nonostante i
"con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita"
Ci penseremo, di nascosto...
...e fingeremo.
Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro.
Ci mancheremo...
...eccome.
E questa sarà la nostra punizione.
La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.
mercoledì 11 novembre 2020
Non è vera scienza finché qualcosa non va a fuoco
venerdì 6 novembre 2020
Sul tetto che scotta (atto secondo)
giovedì 5 novembre 2020
La gatta (primo atto)
domenica 1 novembre 2020
Per trenta denari d'argento
mercoledì 21 ottobre 2020
Ricoveri fund
sabato 17 ottobre 2020
Solo prove indiziarie
“Sai qual è il problema che hanno tutti quanti? Che vogliono sentire solo quello di cui sono già convinti. A nessuno interessa mai sentire la verità.”
(Bojack Horseman)
Ci voleva una discreta dose di cinismo per superare quell'incazzo, era il 1998 e una lettera mi invitava a Londra per un colloquio, avevo spedito la domanda di ammissione assieme a Barbara ed avevano convocato entrambi. Superato l'iniziale entusiasmo avevo realizzato che non mi potevo permettere il viaggio, e men che meno il soggiorno, anche se avremmo diviso una camera in uno studentato prossimo alla sede della scuola. Credo che per la prima volta compresi la frase: l'istruzione è riservata ai ricchi. Ci rimuginai sopra per una settimana, ma alla fine l'unica soluzione che riuscii a prendere fu quella di accompagnare Barbara all'aeroporto e trovare una buona bugia per giustificare la mia assenza senza cadere nel patetico.
Così finì che lei rimase a Londra per un anno ed al termine del corso si trasferì a York per un lavoro che in soli sei mesi le permise di recuperare le spese, mantenersi, pagare l'affitto e scrivermi per chiedermi di raggiungerla.
Oggi un biglietto aereo per Londra costa 16 euro, al cambio sarebbero state 30.980 lire, peccato che all'epoca i voli low cost non esistevano, le stanze a basso costo nemmeno e figurarsi un corso di perfezionamento per una lingua che non ho mai sopportato.
Ma la migliore verità fu che non avrei mai superato il colloquio d'ammissione e questo per molto tempo ha sistemato ogni altra anglofilia sul mio futuro.
domenica 11 ottobre 2020
Questo è il mondo reale...
...il lieto fine non è per tutti!
Pensavo a questa frase mentre mi aggiravo tra i Palazzi dei Rolli, una serie di residenze nobiliari sparse nel centro storico, che la Repubblica di Genova metteva a disposizione degli ospiti importanti. Il prescelto aveva onere di ospitalità e l'onore di poter concludere affari con ambasciatori e banchieri, sovrani e principi stranieri. Il sistema entra in funzione verso la metà del '500 e contava 114 palazzi suddivisi per fasto e ricchezza dei proprietari, in base alla quale venivano smistati gli ospiti secondo la loro importanza. Oggi l'Unesco ne riconosce 42, rimasti pressoché immutati, spesso ancora proprietà delle stesse famiglie che li avevano costruiti. Degli altri 72 se ne sono perse le tracce nei secoli, alcuni sono diventati edifici scolastici, uffici, fabbriche, depositi di merci oppure sono stati sostituiti da moderni condomini dopo i danni della guerra.
Accanto a queste dimore dal fasto spropositato si trovavano le abitazioni dei comuni cittadini, i luridi tuguri dei popolani, le bettole dei marinai, i postriboli, le case dei bottegai e dei faccendieri; e per chi conosce il centro storico genovese, quando dico accanto intendo proprio 'gomito a gomito'.
Così mi sono fatto l'idea che la società dell'epoca, pur essendo rigidamente strutturata in caste, fosse molto più tollerante della diversità rispetto ad oggi, forse anche meno ipocrita di quella attuale. Sicuramente, ma questa è un'idea tutta personale, i committenti di questi edifici erano mecenati illuminati, astuti banchieri, abili mercanti, ma con il pallino per la cultura, sapevano produrre arte e bellezza non soltanto per se stessi ma per uso e decoro pubblico. Quanti sono i potenti di oggi impegnati in attività simili, quanti abili governanti consegneranno opere d'arte uniche ed irripetibili ai posteri?
martedì 6 ottobre 2020
Progetti d'autunno: il Flâneur
giovedì 1 ottobre 2020
Si torna sempre nel posto dove siamo stati amati
sabato 26 settembre 2020
Il porticato delle vedove
martedì 15 settembre 2020
MadamaDorè e le regole del mago
In un improbabile dopocena di brainstorming, con dialoghi ritagliati su un copione consunto, lei mi parla della sua attività e di come sia in-di-spen-sa-bi-le affrontare assieme alcuni aspetti dei suoi ultimi progetti. La lascio dire pensando che se fossi un vecchio filibustiere potrei quasi recitare un timido corteggiamento, fingendomi un goffo ed intimorito adulatore. Alle donne manager piace avere il controllo della situazione.
Ma il tempo raramente è galantuomo con le belle donne e con MadamaDorè non ha fatto eccezione, ed un estivo prêt à porter di Pescetto non riesce a sostenere il suo seno cadente.
Perché?
Cosa non fa fare l'ambizione e la competizione.
Che epoca assurda a ripensarci oggi, ci saremmo divertiti di più alla panineria del molo, a guardare i bacini di carenaggio, anziché fare i cortigiani a quel pallone gonfiato che passava tutto il pranzo a spiegarci quanto fosse difficile scegliere tra un Riva e un Ferretti.
Ma all'epoca le regole del mago mi erano sconosciute e persino il desiderio di collezionare esperimenti sociali era ancora latente.
Nulla meglio di un tango appassionato dopo un paio di calici di Berlucchi Cuvée Imperiale per concludere l'estate 20 20.
L'animale più pericoloso del mondo
sabato 12 settembre 2020
Il cinismo non va mai perduto
mercoledì 9 settembre 2020
Adiantum capillus-veneris
La ricetta dell'infuso che ho trovato in rete infatti prescrive piccole quantità, ma le fronde sono davvero molto sottili e leggere e penso ne serviranno molte, e per adesso preferisco lasciarla crescere indisturbata.
sabato 5 settembre 2020
Sulla vetta della torre antica
A quanto pare i passeri, che già avevano fama di essere solitari, latitano o si estinguono in favore di altre specie. Così ho necessariamente approfittato dell'assenza per un controllo. Un panorama decisamente spettacolare, quello che si gode dalla prima terrazza della Lanterna, 172 gradini per raggiungerla, ma ne vale la fatica.
Da lassù mi è apparsa una città molto differente da come la vivo ogni giorno, sembrava persino più bella ed armoniosa. Ma il grande protagonista è il mare, ed ogni lato è una scoperta, una sorpresa di un panorama mai visto prima, nel vento e nel sole di un'autunno che porta con se molte incertezze.
mercoledì 2 settembre 2020
L'ultima volta nella stanza blu
L'ultima volta che fai sesso con una persona, non sai che sarà l'ultima.
domenica 30 agosto 2020
La limpida meraviglia di essere vivi
giovedì 27 agosto 2020
Finché morte non vi separi
E così eccomi là, con lo sguardo benevolo di chi si commuove ma non vuol darlo a vedere, ed un sorriso felicemente malinconico ci ha percorsi un po' tutti, mentre Bea sfrecciava nella navata in stile autovelox, forse sapendo che quelle poche note ricucivano le generazioni. Due soli minuti in cui ogni sentimento si riassume e si completa...
domenica 23 agosto 2020
De toutes les matières, c'est la ouate qu'il préfère
giovedì 20 agosto 2020
Il mare sopra le case - II° parte
Via Assarotti - dal web |
lunedì 17 agosto 2020
La ragazza del '99
giovedì 13 agosto 2020
Legge dell'attrazione e ferie d'agosto
Colomba della pace attratta dal tombino con lo stemma di Genova in Vico Indoratori |