venerdì 30 luglio 2021

E' più facile trovare qualcosa se sai cosa cerchi

Le gatte presidiano, lo faranno per tutta l'estate, che è impossibile tenerle in casa anche di notte. Rientrano di malavoglia perfino per mangiare, certe che la porta sia sempre aperta. Quando non accade si indispettiscono e lo fanno capire molto bene anche senza miagolare.

Un giardino infestato dai gatti, impossibile sapere quanti sono. Nerino compare e scompare che manco Houdinì, però si annuncia con uno stranissimo modo di miagolare che non avevo mai sentito. Ora si è aggiunto anche Rocco, decisamente meno rumoroso e spavaldo, ma ugualmente curioso di capire cosa sta accadendo in zona. Mi guarda come se avesse visto un alieno, ma si tiene a debita distanza. Così è iniziato il gioco di trova il kitten... molto più movimentato degli indovinelli del Corvo Parlante della Settimana Enigmistica.

Di tutto questo passare Alaska se ne fotte, fa la vaga, si mimetizza con l'albero, mi sfancula se provo a fotografarla e controlla tutto dall'alto, ora che ha imparato a salire si sente l'indiscussa padrona del giardino. Ha ancora qualche difficoltà per scendere, ma una buona dose di indifferenza le ha fatto capire che non sono il suo badante e deve desbelinarsi. Prevedo la cattura di qualche uccellino, anche se è ancora troppo ingenua per darmi questa soddisfazione.

mercoledì 28 luglio 2021

Volevo un gatto nero, nero, nero ♫♫♫

Mi hai dato un gatto bianco
Ed io non ci sto più

Recita così la canzoncina, ma a quanto pare non è sempre vero. Per comodità lo chiamo Nerino, ma credo che a lui importi poco. E' vecchio, spelacchiato, forse un po' sordo e ci vede adagio, è scontroso, poco socievole, indisponente e credo borderline, ma come appetito non lo batte nessuno.
E' arrivato a sorpresa da chissà dove, svuota la ciotola e sparisce come per magia. Tuttavia ha qualcosa che me lo rende simpatico, sarà quello sguardo come a dire: embè! 'zzo guardi?

lunedì 26 luglio 2021

Questo è il paradiso?

Se lo fosse mangerei pane e marmellata con Kim Novak.

Pare sia iniziato il periodo testa-vuota, ci riflettevo durante una lunga ascesa in ascensore. Mi sono ritrovato a leggere la capienza e la portata massima della cabina ed era la cosa più rilassante di tutta la giornata; calcolare quanti kg a persona erano stati assegnati dal progettista dell'impianto, sembrava l'unica cosa sensata da fare (n.d.r. - circa 80kg a persona).
Il periodo testa-vuota prevede la manifestazione di interesse ai discorsi altrui della durata di un paio di secondi, cioè il tempo necessario per capire se si tratta di lavoro. Diversamente l'ascolto decade e riprendo a pensare ai fatti miei, per concentrarmi sui nomi dei sette nani o degli horcrux per uccidere Voldemort, oppure a non pensare affatto e calcolare il peso delle persone che sono con me in cabina per capire se riuscirò ad arrivare al piano senza complicazioni.
Usare ovunque gli occhiali da sole aiuta moltissimo questa fase.
A seguire c'è l'astensione da qualsiasi commento o considerazione, al massimo posso concedere un "già" e l'uso di onomatopea varia tipo: 

hmm, mmm, mmh, uhm, ehm… 


Per contrastare le domande dirette invece è necessario pronunciare le parole magiche:

non so - ti faccio sapere - forse - chissà - ciao - arrivederci - a dopo - a domani - addio - no...


E' previsto anche mentire, negare e mostrarmi vistosamente disinteressato, o occupato in altre questioni che prevedono l'uso dell'iphone, ma con una certa distratta superiorità.

mercoledì 21 luglio 2021

Le mele marce cadono sempre dallo stesso albero

Se Zia Onesta è una stronza impenitente, sua figlia Onestina non è da meno, ed a quanto pare deve essere una particolarità di famiglia, perché anche prozia Ada non se la cava niente male. Le cuginette, a cui non ho ancora assegnato un soprannome, sono ancora piccole, ma la seconda ha già manifestato di aver ereditato la sua quota di veleno. La prima, che invece deve aver preso dal padre, ne è succube suo malgrado, ma per adesso le cose sembrano abbastanza equilibrate.

Tuttavia mi sono stupito quando la baby sitter mi ha raccontato preoccupata che quando ha vietato alla piccola viperetta di giocare nella vasca da bagno con le bambole in stile schiuma party, lei le ha risposto candidamente: se non me lo fai fare, dico alla mamma che mi hai picchiata.

Non ho idea di come risolverà la situazione, per parte mia il metodo ReErode ha sempre dato ottimi risultati con i bimbetti fastidiosi, ma è chiaro che la china intrapresa vada corretta quanto prima. Sono anche sicuro che le altre occupanti del cesto saranno fiere di questa novità, anche se per ipocrisia non lo daranno a vedere apertamente.

Tutto questo mi porta alla citazione finale:

"Finché le faccende di famiglia prendono aria e luce non sono veramente pericolose. È al buio che le cose fermentano e marciscono".
Ivy Compton-Burnett

sabato 17 luglio 2021

Il seggio periglioso

Primogenito ha abdicato, lo ha fatto con strafottenza, quella di chi vive per se stesso e lascia agli altri le rogne. Abbiamo accettato il suo volere, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo proseguito ignorandolo, chi con fare amorevole e chi, come me, con occhio vigile e desiderio di vendetta. Alcuni famigli meno bonari hanno preferito la calunnia, ma c'era spazio ed agio per farlo senza troppa fantasia.

Non conosce il concetto di colpa, rimorso, giusto o sbagliato, ed è totalmente inaffidabile. Esattamente come NonnoBastardo! dicono i famigli. Esattamente come il profilo classico dello psicopatico, dico io. Invocare la prosapia pare sia la scelta migliore di chi non sa o non vuole cercare altre soluzioni.

C'è ancora un mondo di persone capace di assegnare comportamenti indegni o illegali non alla volontà personale ma all'influsso misterioso di qualche gene, stella o cospirazione astrale. Così ho lasciato perdere, non mi frega molto se chi si rende sgradevole per il suo comportamento abbia o meno qualche scusante genetica, che sia parente, vicino o semplice conoscente, o magari uno che passa, sono comunque persone da evitare, sono persone che mi mettono a disagio.

Così indago questo nuovo sentire, un misto di odio e vendetta che mi avvampa e scatena in me una rabbia violenta, qualcosa di incontrollabile che per adesso si sfoga a parole, ma cosa accadrebbe se le circostanze fossero differenti?. 

Sarà davvero così come dicono i famigli sposando le teorie de Lombroso, siamo un po' criminali per nascita?

lunedì 12 luglio 2021

Cui prodest?

La Nazionale italiana di calcio ha vinto gli Europei, e io che speravo vincesse l'Inghilterra.

L'italiota medio quindi ha esultato, urlato, festeggiato per strade e piazze, proferendo frasi spericolate tipo: sono orgoglioso di essere italiano, forza ragazzi siamo con voi, ed altre stupidaggini gratuite che sarebbe inutile riportare. Cosa spinga le persone a sentirsi coinvolte esageratamente in queste faccende per me resta un mistero. Credo che sprofonderei nella vergogna se mi trovassi davanti ad un maxischermo ad esultare per la vittoria di una squadra di calcio come avessi vinto alla lotteria. Ma nel mondo dei normopatici, addestrati da generazioni ad uniformarsi per sentirsi realizzati, credo rappresenti il top. Cosa meglio di un esibito pseudo orgoglio nazionale può farli sentire nel giusto? Per persone mai uscite dall'adolescenza dovrebbe rappresentare un'ottima scusa per far casino, spaccare bottiglie e scrivere sui muri, in virtù di un senso di appartenenza che tutto giustifica e consente.
In merito potrei citare gli hooligans Olandesi della Barcaccia, ma sempre di imbecilli sto parlando e quelli non hanno nazionalità.

Il numero di pagine social che hanno spiattellato foto e meme degli Azzurri solo per riempirsi di like e commenti gradevoli, è stupefacente. Ulteriore dimostrazione che i social sono pensati per il consenso, e per sfogare i leoni da tastiera, repressi nella vita reale che trovano i loro due minuti di celebrità nell'anonimato.

Se c'era un evento in grado di far capire come sarà il mondo dopo la pandemia eccolo qui. Con la variante Delta in circolazione non sarei così euforico, soprattutto perché ancora una volta gli incontri calcistici sono al centro della diffusione del contagio, come era già accaduto con Atalanta-Valencia; e quando penso a qualcosa di non strettamente necessario, non so perché, visualizzo proprio una partita di calcio. Insomma ci siamo blindati in casa, abbiamo ristretto didattica, musei, concerti, teatri, cinema e mille altri luoghi di socializzazione per evitare di portare al collasso la sanità e adesso riprendiamo come nulla fosse?

domenica 11 luglio 2021

Non dire gatto se non lo hai nel sacco


Nella compilation dei gatti preferiti ci metto 5 soggetti che mi piacerebbero come coinquilini.

1) Il gatto siamese - lo trovo molto snob, quelli che ho conosciuto non avevano un bel carattere, inizialmente sono sospettosi ed aggressivi con gli estranei, conquistarne la simpatia è stato abbastanza difficile. Tuttavia una volta stabilito il legame danno un'attenzione quasi esclusiva. Il pelo ha dei bei colori morbidi e sfumati e gli occhi azzurri sono un bel guardare.
2) Il gatto nero - ha sempre un suo fascino misterioso, grazie alla nomea che si è fatto nei secoli. I pareri in merito sono moltissimi e complessi, comunque sia, a parte il colore ha il carattere tipico dei gatti di razza europea, affabile e giocherellone. Quello che ho conosciuto era una piccola pantera, snello ed agilissimo, dopo qualche perplessità reciproca si è rivelato molto affettuoso.

3) Il gatto del Bengala - l'ho visto solo sul web, è un leopardo in miniatura, molto di voga negli Usa. Il prezzo è assai alto, proprio grazie alla moda. Esteticamente è splendido e pare anche di buon carattere, tuttavia i miei standard prevedono l'adozione di un randagio, l'idea di acquistare un animale non è contemplata.
4) Il Certosino - lo ritengo il gatto dei saggi, molto ponderato nel suo comportamento è un animale che trasmette sicurezza. Per qualche tempo ho frequentato una casa in cui viveva un Certosino e devo dire che riesce ad infondere molta tranquillità negli ospiti.


5) Gatto europeo classico - postrema autem non minimum; se ne trovano di affabili e di insopportabili, ma poi dipende molto da come vengono educati, tuttavia ad onor del vero concordo con quelli che affermano che ogni gatto ha un suo proprio carattere, gusti ed abitudini, in continua mutazione in base all'età ed all'ambiente, alle persone che ha attorno e ad un sacco di altri fattori spesso oscuri. Ci si deve trovare prima di adottarlo, è sempre meglio un periodo di prova.

mercoledì 7 luglio 2021

Apriti sesamo


Ovvero il salvachiavi! mi è capitato raramente di restare chiuso fuori di casa, la prima volta è stata LaGatta, ero uscito per parlare alla dirimpettaia e lei da dentro si è appoggiata alla porta chiudendola, per fortuna avevo una cartellina di plastica rigida con cui ho aperto la cricca. La seconda volta un'uscita frettolosa, sono rientrato scavalcando dal balcone del vicino.

In casa nuova non è possibile adottare soluzioni fantasiose, così per evitare problemi ho un mazzo di chiavi di riserva, ma dove metterle per dare il meno fastidio possibile in caso di utilizzo? In ufficio sarei legato agli orari della portineria, quindi escluso, anche lasciarle a qualche amico potrebbe causare inconvenienti e disturbi, e nasconderle in giro non mi pare proprio il caso. A togliermi dall'indeterminatezza ci ha pensato il key safe. Si tratta di una scatoletta che si apre a combinazione. Prima di installarlo ho cercato in rete, ed ho trovato molte recensioni positive, l'unico inconveniente è la dimensione del vano interno, quindi ho limitato il numero delle chiavi a quelle strettamente necessarie per aprire la porta. Le combinazioni possibili per i quattro rulli numerici che vanno da 0000 a 9999, sono 10.000; ci vorrà un ladro molto molto fortunato per scassinarlo.

domenica 4 luglio 2021

Scopetta - life style

Lo chiamano anche Mastrolindo, ma io l'ho soprannominato Scopetta, è arrivato nel quartiere circa un anno fa; ha comprato un appartamento disabitato da anni ed ha subito dato dimostrazione delle sue straordinarie doti di bricoleur. Dopo aver ripulito perfettamente il giardino, ha verniciato e riorganizzato ogni centimetro di cortile compreso il marciapiede e parte della strada. Si è anche preoccupato di sistemare il muretto dei vicini, arrivando a potare il loro ciliegio, ma solo i rami che sconfinavano o gli facevano ombra. Quest'ultimo lavoro deve aver innescato la faida.

Mentre tutto questo accadeva ha recitato la parte del salvatore del mondo, esibendosi teatralmente in telefonate fiume in cui le parole più usate erano: stai tranquilla, ci penso io, stai serena, non preoccuparti, te lo avevo detto, ora non ci pensare... ed altre banalità in stile Maskio Alfa In Action. 

Tuttavia il motivo della sua attenzione per la pulizia stradale è emerso presto; un posto auto personale ricavato sul suo passo carrabile e mantenuto libero da due dissuasori di sosta a cono che ogni mattina posiziona con attenzione ai lati del cancello. La cosa mi ha dato parecchio fastidio, ma non essendo direttamente interessato mi sono limitato a scattare un paio di foto da sottoporre ai vigili in caso di necessità futura.

A punirlo invece ci ha pensato il confinante, avvisando la municipale delle sue attività da posteggiatore abusivo, così è capitolato sotto un mare di multe per sosta vietata ed occupazione di suolo pubblico. Risultato? Telecamera per vedere chi si avvicina e fine della pulizia al marciapiede. Proseguirà ad allenare il suo testosterone nella palestrina allestita nel capanno, dove passa le serate ascoltando musica motivazionale a tutto volume.