giovedì 30 settembre 2021

Nessuno di noi è qui per caso

Inizio con una frase di Russell, matematico e fondatore della filosofia analitica, che visse in Inghilterra alla fine dell'800. 
Evidentemente il problema degli stupidi non era da sottovalutare nemmeno allora, anche se il suo approccio è più didattico, e forse per lui la cosa finiva lì, con un paio di aforismi e qualche considerazione filosofica.

Tuttavia comprendere il problema è importante e serve a rispettare chi ne è affetto. Così credo anche di aver trovato la quadra, cosa che da un lato è positiva ma contemporaneamente sconfortante. 
Ma andiamo con ordine.
Ho fatto delle ricerche, a cominciare dalla definizione di stupido, e poi sono un po' andato a ruota libera e forse 'fuori tema' come scriveva a volte la prof di italiano leggendo i miei compiti in classe al liceo.

"stupido": condizione duratura di "carenza" e "lentezza" nel comprendere. Caratteristica della stupidità quella di causare «un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita».
Oggi indica cerebropatie compromettenti l'attività mentale nel suo complesso.

...è quindi una condizione indipendente dalla volontà individuale, non c'è cattiveria o mala fede, per capirci è come essere biondi o avere l'alluce valgo, si può correggere ma non guarire.
Poi ci sono le notizie di cronaca...

1° Notizia - il 37enne che si è fatto fotografare con le chiappe al vento davanti alla cattedrale di Noto e poi ha postato lo scatto su suo Instagram.

2° Notizia -  le interviste imbruttite di Christian Vogue a Gallipoli nel 2020.

3° Notizia - la notizia che la maggioranza dei decessi per Covid riguarda soggetti non vaccinati.

4° Notizia - il convegno dei terrapiattisti a Palermo.


Inizio dalla scuola perché è la base della conoscenza e quindi responsabile dell'analfabetismo funzionale che affligge parte della popolazione e quindi anche gli stupidi, aggravando la loro condizione. I dati riportati da questa tabella sono sconfortanti soprattutto per alcuni paesi, e l'Italia mi sembra quella messa peggio. Potrei sperare che dal 2006 le cose siano cambiate, ma temo non sia così. In ogni caso ha poca importanza qualche punto percentuale, è la sostanza che conta, i trentenni di oggi sono meno capaci di comprendere un testo scritto rispetto ad un quarantenne. A questa quota già preoccupante si aggiungono tutti coloro che erano già in sofferenza prima e forse anche i futuri danni provocati dalla DaD del 2020.

Altra tabella; dall'inizio dell'800 ad oggi la popolazione mondiale è aumentata da 1 a 7 miliardi; non è dato sapere la percentuale degli stupidi nel 1804, ma non ha molta importanza, è irrilevante anche la loro distribuzione geografica, sono ottimista e assegno una percentuale costante negli ultimi 200 anni. Quindi se per ipotesi, nel 1804 avevo la possibilità di imbattermi in 2 stupidi ogni 10 abitanti, nel 2004 ci sono 14 stupidi ogni 70 abitanti. La percentuale è sempre la stessa ma ci sono più stupidi in circolazione, fenomeno che riguarda tutti i continenti della Terra.

E qui arriva la parte confortante, se gli stupidi sono equamente distribuiti in base alla popolazione, dove c'è meno gente ci sono meno stupidi, così il cerchio del grafico individua anche l'area geografica in cui si concentrano, e quindi volendo la parte del mondo da evitare. Sarebbe utile il corrispettivo europeo o italiano, giusto per fomentare qualche forma di campanilismo xenofobo che non sia già esacerbata da altre dinamiche tipo l'emigrazione.
E per chiudere in bellezza...5° Notizia bonus - le interviste di fanpage.it ai negazionisti a Roma nel 2020.

domenica 26 settembre 2021

Piccole piante crescono: il Capelvenere


Il capelvenere prosegue la sua crescita, a settembre 2020 era poco più che una timida piantina, e adesso eccolo. Ha passato l'inverno in casa, in bagno, luogo umido e luminoso. In primavera avrei dovuto trasferirlo sul balcone, ma le impalcature hanno impedito il passaggio, nonostante questo ha dato i primi segni di ripresa vegetativa e poi all'inizio dell'estate ha infoltito la chioma in poche settimane. 
Ho quindi approfittato subito della crescita per una sfoltita alle fronde, utile per la preparazione dello sciroppo di capelvenere. 
Purtroppo la chioma ha fornito solo 15 grammi di foglioline, poi ho seguito una ricetta trovata in rete per la preparazione dello sciroppo, a cui ho fatto un'unica aggiunta, il succo di limone e una spolverata di cardamomo per aggiustare il gusto ad un preparato che diversamente ha il sapore della paglia secca.
E quindi ora sono pronto ad affrontare i malanni invernali in modo naturale. E se così non accadesse lo userò come tonico corroborante.
Il resto delle piante per fortuna resiste al confino forzato, e spero presto di poterle riportare nella loro postazione definitiva, dove godevano di luce e sole sufficienti per una crescita ottimale.

mercoledì 22 settembre 2021

A cosa pensa una farfalla quando guarda il tramonto?

- Cosa fai qui?
- Aspetto il tramonto!
- E ci vorrà molto?
- Un po', hai fretta?
- No! se ci vuole molto vado a prendere un biscotto di nonna Mary.
- Ah bell'idea, me ne porti uno anche a me?

Finisco la sigaretta e aspetto.

- Eccolo qui, dentro c'è la marmellata di ciliegie.
- Grazie, nonna Mary ci sa fare con i biscotti.

Silenzio, mentre guardiamo l'orizzonte e sgranocchiamo i biscotti, passa una farfalla.

- A cosa pensa una farfalla quando guarda il tramonto?

La domanda di Frida mi spiazza, che risposta potrei dare ad una bimbetta di sette anni che ha inaspettatamente deciso di starmi accanto mentre guardo il tramonto sul lago?
Sono sicuro che lei sappia la risposta, ma vuole sentire il mio parere e la cosa mi piace. Dopo aver parlato di compiti per le vacanze e una serie di facezie tipiche delle bimbette che fanno domande su qualsiasi cosa, eccola esordire con questa. Mentre rifletto su cosa risponderle provo ad immedesimarmi in una farfalla.

- Dovrei pensare come una farfalla! - Vivono per poco, un mese soltanto, mangiano il nettare dei fiori, bevono la rugiada e dormono su un filo d'erba, cullate dalla brezza notturna.
- Che bella vita fanno le farfalle. Vorrei essere una farfalla!
- E cosa penseresti del tramonto se tu fossi una farfalla?

Ci pensa un po' mentre gira il biscotto tra le dita.

- Penserei che è la fine del mondo!

venerdì 17 settembre 2021

Nelle Badlands - esterno giorno - parte seconda

L'unica cosa certa che rimpiangerò delle Badlands sarà il panorama, difficilmente mi capiterà ancora di avere una vista simile dalla finestra di casa. Era troppo perfetto per essere vero, ma finché è durata è stato fighissimo. Avevo sopravvalutato moltissime cose, compreso il mio entusiasmo, ma quando ci ripenso mi dico che me la sono cavata benissimo. Per il resto, come spesso accade in Italia, è una di quelle situazioni da perle ai porci - boyscout che guidano astronavi e tutte quelle faccende in cui un bene prezioso cade nelle mani, e nella gestione di perfetti imbecilli ed è la rovina. 

Quindi requiem e... Capitolo chiuso.

mercoledì 15 settembre 2021

Nelle Badlands - interno giorno - parte prima

Ritorno dalle Badlands; passato per l'ultimo saluto.
- Sei rammollito dalla vita cittadina! mi dicono. 
Sarà vero? 15 mesi di Covid ed altre faccende mi hanno cambiato così tanto? Dov'è finito il facile entusiasmo con cui avevo affrontato il trasloco?
Più di una volta mi sono ritrovato ad invocare il mio bagno, la mia cucina, il salotto della casa in città, e mi guardavo attorno come quei vecchi disorientati dalle novità dell'ospizio, o come quando si torna nei luoghi idealizzati dell'infanzia. Eppure non avevo alcun fastidio impellente, niente giri nel bosco per fare legna, nulla da sistemare in serra o nell'orto in attesa dell'inverno, nessun lavoro in falegnameria, nessuna urgenza/emergenza in cucina. 


Ma guardo il posto con occhi diversi, come se fossi un astronauta atterrato per sbaglio su un pianeta ostile. Alieno in entrambi i mondi, quello cittadino troppo caotico e quello agreste troppo aspro.
Entrambi mi appartengono solo in parte; prima o poi dovrò decidermi, ma a cosa posso rinunciare senza il timore di aver perso il dettaglio essenziale? 
Nell'attesa di capirlo, lascio le cose come stanno, e riprendo a vivere alla giornata.
Ad aiutarmi in questa non decisione c'è la fine certa delle Badlands, un'imminenza oramai improcrastinabile che si chiama pignoramento. Lo sapevamo tutti ed improvvisamente sembra che ognuno di noi abbia fatto la stessa scelta degli altri, quella non scelta che ha il sapore di una resa.

sabato 11 settembre 2021

Le persone credono ai complotti per non accettare la realtà

Diceva così Umberto Eco, e l'argomento è ripreso in un interessante articolo in cui si analizzano quasi tutte le paranoie complottistiche di questi ultimi vent'anni e non solo; ripercorrendo alcuni episodi passati si traccia una credibilissima psicologia del complottista perfetto, con tanto di esempi. Servirà a comprenderli, smascherarli e sconfiggerli?
Non credo.


Ma parliamo d'altro....



Dopo vent'anni dall'11 settembre 2001, sembra che le lancette di una parte del mondo siano rimaste a quella data. Le celebrazioni a ground-zero di oggi invece hanno il sapore di una commediola goldoniana, utili a placare i cuori pavidi di tutti coloro che preferiscono la frigna alla visione di una realtà che non comprendono o che non vogliono accettare per pura paura. Così i giornali titolano: tu dove eri quando le torri crollavano, cosa facevi, con chi eri?
Bei titoli acchiappa commenti, il solito trucchetto del marketing emozionale che tante soddisfazioni continuerà a dare. La smetteranno di impastarci con questa inutile melassa?
Non credo.

Ma l'argomento vero (ed in qualche modo collegato) credo sia la questione afgana, che ho seguito di sponda principalmente perché è una di quelle faccende che mi fanno irritare in modo irragionevole, per la connivenza debolezza che mostrano gli Stati confinanti, ma forse nemmeno per questo, forse è più una questione di maturità culturale, che dovrebbe impedire sul nascere certi sonni della ragione. 

Comunque è soprattutto il contorno ricamato dai social a far diventare la tragedia una patetica farsa ad uso degli Europei. Non erano passate nemmeno 24 ore dalla notizia dell'entrata dei Talebani a Kabul che il web si è riempito, intasato direi, di meme con fumetti di donne afgane, attrici afgane, musicisti afgani, privati della loro libertà di esprimersi, perfino l'uccisione di Nazar Mohammed non è riuscita a far smettere questo mercato dell'indignazione tanto facile quanto sterile, a discapito dei tanti anonimi che saranno privati della possibilità di fare ciò che è il loro mestiere. Ma all'occidente civilizzato frega (davvero) qualcosa di queste persone?
Non credo.

Se il regime talebano basa la sua ricchezza sul narcotraffico, allora mi aspetterei che tutti gli europei facciano voto di astinenza dalle droghe, affossando le vendite e mandando in crisi l'intero mercato dello spaccio, poi mi aspetterei che le fabbriche di armi occidentali smettessero di venderle a chiunque e magari proprio a quei Paesi che riforniscono gli ayatollah, poi mi aspetterei che smettessero di commerciare con loro. Questo mi aspetterei dai meme che girano in rete, l'invito ad un boicottaggio consapevole e mirato, che parte dalle persone, quelle stesse pronte a riempire le proprie bacheche di facili appelli buonisti ed impegnati, tanto utili a placare coscienze oramai assopite quanto inutili ai fini pratici. Arriveremo a questa consapevolezza? 
Non credo.