Mattinata culturale, con un giro a Palazzo Lomellino per la mostra The library at night, che a detta della ninfetta all'ingresso è tratta da un libro di
uno scrittore spagnolo di cui nemmeno ero a conoscenza (*), ma ci siamo fidati dello spoiler fatto da Montanari e dalla Bertolucci. In ogni caso dieci biblioteche degne di nota,
vere o leggendarie. Belle belle le ambientazioni e gli effetti 3D, ma alla
fine erano dei film da vedere col visore e basta. Ed io che mi ero
immaginato qualcosa di interattivo... tipo videogioco. Ma nessuno a cui sparare tranne, forse un paio di bibliotecari.
Il resto della mattinata è filato liscio al botteghino delle Vigne dove
abbiamo fatto da scenografia ai turisti in cerca della città verace. Questo posto è uno dei bar degli affetti, in cui passavo il tempo con la Piccy a discutere dei destini del mondo, di progetti per il nostro futuro da ricchi e famosi e altre delle amenità che è possibile perseguire con convinzione quando si è adolescenti. Ed anche oggi si è discusso di tradimenti, sulla gestione dei fedifraghi, di assessori (in)competenti, di Skymetro, della morte di Michael Jackson, di Raffaella Carrà e di altri miti della musica internazionale, concludendo che dopo Bruce Springsteen sarà solo deserto musicale, perché brava brava Angelina Mango, ma da una che ha vinto Sanremo non ci si possono aspettare grossi successi da consegnare alla storia della musica come: Like a virgin di Madonna o Another brick in the wall, e poi vuoi mettere gli Abba?
Mentre la discussione ci infervorava, una gentile coppia francese ci ha perfino salutato (e credo fotografati), hanno chiesto se il tavolo accanto era libero come fossero nostri ospiti e poi hanno ordinato cappucino&focaccia con l'occhietto vispo di chi sta facendo qualcosa di proibito. Chiaramente non avvezzi all'accoglienza
genovese.
Rimandato invece il tour al
Reale, che nonostante la ghiotta gratuità era
fuori tempo massimo per evitare l'allerta meteo previsto – e
puntualmente arrivato - nel pomeriggio. Peccato perché ero impaziente di vedere i restauri alla Galleria degli Specchi. Così abbiamo terminato il BreakLunch e ci siamo aggiornati a domenica 7 aprile. Sì lo so, la cosa sta assumendo i connotati di una routine, ma certe faccende vanno snocciolate con regolarità e perseveranza.
Che poi a dirla tutta a me, entrare con le scarpe bagnate dentro
questi (ex)palazzi del potere, mi sembra di fare il cane in chiesa. Ma meglio così, ci sarà più tempo per preparare il materiale
per il gioco Trova l'intruso, una caccia al kitten che si nasconde
nelle decorazioni delle sale. Lo so che detto così potrebbe essere
blasfemo, ma chi non sa la questione vedrà solo un gruppetto molto molto interessato
ad ogni dettaglio.
(*) installazione immersiva a realtà virtuale, ispirata all’omonimo libro di Alberto Manguel.