Beatrice di Tenda apre la stagione teatrale dedicata al medioevo. Qualche vago legame con la Liguria ci voleva in quest'opera del Bellini, altrimenti si poteva pensare ad una trovata bislacca. Ma ecco che pure l'ambientazione medioevale fa gioco a questa trovata pubblicitaria, che pare ritagliata su misura del crocierista medio mediocre in cerca della città dei balocchi.
Quindi ecco confezionata - Genova nel Medioevo 2024 - pronta a dar fuoco alle polveri per stupire ogni visitatore e lasciarlo a bocca aperta. E ci sarebbe quasi da credere che il medioevo sia davvero tenuto in grande considerazione in questa città, che nel tempo prima è riuscita a demolirlo e raccattarne i cocci dentro ai musei, salvo poi rimestare nel pentolone per recuperare quello che era conveniente recuperare, perché a Genova il medioevo è un po' come il menù del ristorante, prendi quello che ti piace e il resto lo lasci o volendo lo butti se avanza. Che il Medioevo va preso a piccole dosi e scava scava ne esce fuori troppo e dappertutto.
Quanto a Beatrice - SPOILER: la duchessa si incammina verso il patibolo, sostenuta dalla commossa partecipazione del popolo.
il medioevo tornerà prima o poi e ci sarà un grande imbarbarimento dei bobboli, forse si salveranno solo i cinesi, e qualche rom a scopo folcloristico
RispondiEliminase tu prendessi il treno che uso per andare al lavoro diresti che il medioevo è già tornato, e pure i rom ma non a scopo folcloristico
EliminaIl curatore del progetto ha fatto la scuola di archivistica con me a Genova, me lo ricordo come un giovane molto stimato per i suoi studi.
RispondiEliminaLe due punte di diamante sono la riapertura del museo di S.Agostino, che di medioevale dopo le bombe della IIGM ha giusto il contenuto e l'acquisizione della Torre Embriaci da parte del Comune.
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