lunedì 26 febbraio 2024

Le trappole e gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede

 

La scala della casa al Paese trova una nuova veste, ed io sorveglio che il mutamento non sia troppo radicale, che rimanga un po' di passato, nascosto sotto un garbato strato di calce, qualcosa che parli a chi conosceva e sa leggere indietro.

Tuttavia una sorpresa l'ho avuta da un famiglio che mi dice:
zio sai... questa è come in quella poesia di Montale che abbiamo studiato a scuola, quella sulle scale. Ed io che dopo un po' ho ripescato nella memoria, dico a questa testolina...

Ho sceso dandoti il braccio
almeno un milione di scale ...

ed ora che non ci sei
è il vuoto ad ogni gradino...


L'ultima parte l'ho taciuta, perché quella scala è stata percorsa da un numero considerevole di persone che non ci sono più e ricordarsele tutte era cosa ardua; e poi lo scopriranno da loro. Anche per avere nostalgia ci vuole l'età giusta.

martedì 20 febbraio 2024

Quando l'amore chiama solo gli sciocchi indugiano

 

Difficili da gestire per la pubblica amministrazione, croce e delizia degli abitanti divisi tra militanze ambientaliste e circolo cacciatori urbani, i cinghiali hanno preso possesso delle strade cittadine. Inizialmente si potevano incontrare sulle alture, nel greto del Bisagno ed in altri luoghi poco frequentati di notte. Poi le cose hanno preso una piega differente, e quindi ecco le effusioni amorose di questa coppia, che in pieno centro storico, proprio davanti al duomo, saluta una primavera anticipata dando mostra del proprio ardore. Se tutto è andato bene tra circa 120 giorni avremo una cucciolata di 8 piccoli cinghialetti.
Insomma auguri e piggy maschi, o femmine, vabbè facciamo 4e4.

mercoledì 14 febbraio 2024

La strage di S.Valentino ❤️

Accadde tra il 13 e il 15 febbraio del 1945. Tre giorni di inferno che causarono la morte di 250mila persone, principalmente profughi e civili tedeschi. Era la prima rata del conto, salatissimo, spettante alla Germania Nazista; un paio di mesi più tardi anche Berlino avrebbe conosciuto quella che passerà alla storia come dresdizzazione, ovvero bombardamento a tappeto ammazzatutti, ma peggio, pure bastardo. Il 30 aprile poi l'epilogo che sappiamo, con la morte del regista di tutta la faccenda a 56 anni appena compiuti.
Questa pagina tragicissima della fine della II GM è mirabilmente raccontata in un libro presentato come:

Le avventure di una signorina tedesca che si vende ai vincitori russi e americani per sfuggire alla morte e per ricostruire una vita di purezza.

Recita così la sovracopertina del libro di James McGovern, dal titolo Fraulein, scritto nel 1959. La guerra era terminata da 14 anni e la storia, vera, è scottante e scomoda. Quando la prof ci diede il compito di trovare letture estive di cui relazionare al rientro, pensai di scorrere la lista dei desiderata che ci aveva rifilato lei. In modo molto pratico, mio padre una volta visto l'elenco sentenziò: in casa ci sono già dei libri, ci manca solo comprarne degli altri, prendine un paio che ti piacciono dallo scaffale in corridoio e finiamola lì, che ora non c'è tempo per scendere in città a far spese. Nella libreria della casa al Paese c'era in effetti tutto ciò che varie generazioni avevano setacciato e macinato, residui e grandi classici da rileggere al sole dell'estate. Pure i Grand Hotel ed i romanzetti di Liala della romantica zia Esterina. Oggi quel volume è tornato al suo posto, dove riposava da diversi decenni e dove qualche altro famiglio lo troverà, forse, in occasione di un nuovo giro di letture scolastiche estive, legate in qualche modo al programma di storia. A questo punto della vita della libreria del corridoio ci sta pure Hosseini. Accanto ci troverà anche La pelle di Curzio Malaparte, che racconta invece la versione napoletana della faccenda, stessa guerra stesso periodo, donne e uomini che cercavano di sfuggire al disastro come potevano.

Una cosa che ricordo chiaramente fu il disappunto con cui la prof. di italiano accolse la mia scelta, che non aveva seguito il suo elenco di 'letture consigliate'. Ma se erano consigliate non significava doverle scegliere. Quell'anno, la questione compiti si chiuse abbastanza in fretta per tutti e ricordo perfino che la cugina P. scelse Guerra e Pace, non senza un certo disagio reverenziale, mentre la sua compagna di classe e vicina di cortile, ci dilettò con due volumetti consigliati, che tuttavia avevano meno appeal della mia 'signorina tedesca che si vende...

Tornando alla dresdizzazione invece, ecco una tattica astuta per sbarazzarsi dei nemici, o comunque per fiaccarne lo spirito combattivo: quindi se dovesse capitarvi di pianificare il bombardamento di una città europea, ecco alcune cose da sapere:

1) si aspettano dei giorni di tempo secco, in modo che il legno delle case sia ben asciutto, quindi si procede ad un primo passaggio di bombe esplosive, con lo scopo di scoperchiare i tetti delle case.

2) a seguire serve un secondo passaggio con spezzoni incendiari, che trovavano facile combustibile nelle case scoperchiate. Il vento aiuta molto questa fase.

3) ultima fase è un passaggio di bombe a scoppio ritardato con lo scopo di colpire i soccorritori e diffondere gli incendi. Se in tutto questo vi capita di colpire ospedali, asili, scuole, chiese e centri artistici come musei e biblioteche il successo è garantito.

Se avete ancora dubbi o remore vi lascio il tutorial...


Alcuni storici dicono che questa faccenda sia ascrivibile come 'crimine contro l'umanità', ma voi non preoccupatevi col tempo certe cose si dimenticano.

venerdì 9 febbraio 2024

Genova è stupenda, ma è più bella quando la guardi da casa tua

Due virgola sei milioni di turisti. Questo è il bilancio per il 2023. Stilata dagli appositi uffici, la conta dovrebbe testimoniare la ricchezza prodotta da una gestione promozionale che si è data obiettivi ambiziosi. Se poi dietro a questi numeri ci sia una valutazione dell'impatto sulla città storica è altra faccenda. Siamo pur sempre in Italia, mica si può pensare a tutto, e poi è risaputo che i genovesi sono dei cittadini brontoloni, insofferenti ed inospitali, perfino ostili volendo. Insomma, mugugnano per qualsiasi cosa, a prescindere.
Ma in questo caso ci son di mezzo le palanche. Faccio un po' di conti della serva:
sono tre euro a notte di tassa di soggiorno, ipotizzando un paio di notti si arriva alla bella cifretta di 15milioni e 600mila euro. Senza fare assolutamente nulla. Visto?! un banalissimo turista può essere trasformato in vacca da mungere.
Alla faccia di quelli che dicono che le gratuità degli impianti verticali sono regalie municipali. 
Grazie turisti - thanks you so much!

Tuttavia ci sono luoghi a Genova da cui è meglio stare alla larga, anche se sono gratis, uno di questi è il centro storico; un recente video della Scuola di Botte dedicato ai vicoli genovesi ha mostrato una versione inedita per molti e poco gradita ad alcuni residenti, che hanno prestamente recriminato e promesso denunce. Ma la ragione starà nel mezzo, a me i loro metodi di indagine piacciono poco, forse avranno anche esagerato le situazioni per fare follower, ma è anche vero che se non ci fosse stato nulla da vedere sarebbero tornati a mani vuote. Invece cose da vedere ne hanno trovate abbastanza, e per loro, abituati alle amenità capitoline, è stata una bella sorpresa. Anche per l'assessorato al Turismo, che non ha gradito il pensiero e con un paio di video diventati virali, ha visto mandare a puttane anni di promozione turistica. Ma che vogliamo fare? il turista non cerca forse una città vera verace? con personaggi capaci di stupire, di dar loro quel brivido che rende la visita indimenticabile? altrimenti sarebbero andati a Disneyland. 
E poi che dire degli spacciatori che si sono sentiti attaccare mentre svolgevano il loro pagatissimo mestiere? non fanno anche loro parte della filiera economica cittadina, come le prostitute, i mendicanti con la fisarmonica, i giocolieri ed altri artisti di strada ed i borseggiatori? Se non avessero clienti non ci sarebbero. Insomma son posti di lavoro pure questi, non vorrete mica discriminare.

Ma passando a cose più liete, ecco un sistema per eliminare i turisti più avventati, non saranno certo un paio di spacciatori iracondi a liberarci di loro, che quella è gente che lavora e non ha tempo di occuparsi dei problemi di tutti. Quindi? quindi ci pensa il mare! sì, lui; non sempre purtroppo, ma vi assicuro che spesso è quasi una gioia vederlo in azione. In certi giorni di scirocco mi affaccio alla finestra e sento quell'odore tipico della mareggiata, un profumo che solo chi abita in riva al mare riesce a riconoscere distintamente, come fosse il profumo della focaccia appena sfornata, del basilico fresco, o della maccaja, sono profumi che abbiamo aspirato sin da quando eravamo in culla. Che è un po' come per i milanesi l'odore di nebbia, ti resta nel DNA.

domenica 4 febbraio 2024

Giro, faccio cose, vedo gente



Dopo questa performance del 2019 il sindaco ha preso provvedimenti, almeno per gli spostamenti ufficiali all'interno delle mura cittadine; non potendo ripristinare la portantina dogale andata malauguratamente distrutta con i moti rivoluzionari del 1794 assieme al trono dorato, all'albo della Nobiltà Genovese ed a tutta una serie di pregiati simboli dell'oligarchia, oggi che resta per riconoscere il primo cittadino?
La scorta principalmente e poi l'immancabile Gonfalone, il gonfaloniere e gli armigeri.
Quindi se siete in giro per il centro storico e vi trovate davanti a questo corteo, sappiate che da qualche parte lì attorno c'è il doge sindaco di Genova impegnato in qualche inaugurazione con il suo codazzo di assessori.

A questo punto vi restano alcune possibilità: potete genuflettervi al suo cospetto; baciare la veste è usanza in disuso, ma è gradito applaudire ed esternare ovazioni entusiastiche, pure sorridere e sventolare il copricapo sperando di restare immortalati gaudenti in qualche foto ufficialissima, che verrà eternata nel web tramite le varie pagine social della Repubblica Comune.
Sconsigliato proferire improperi e lagnanze, sia pur pertinenti e documentate, anche far fischi e motteggi dileggiatori è di pessimo auspicio per il congiurante; che ancora non vi è la gogna o la demolizione della dimora, ma meglio non rischiare.