sabato 30 gennaio 2021

Se la scarpa ti entra, probabilmente è tua


Questo disse il principe quando trovò finalmente Cenerentola. Ma questa è un'altra storia.

Oltre alla favola della buona notte i figli danno un mucchio di altre preoccupazioni, ci riflettevo mentre osservavo CuginaP. alle prese con le pretese della figlioletta. Una bimbetta viziata ed insopportabile, l'esatta copia di quelle mocciose occhialute e sovrappeso che per scherzo prendevamo in giro quando eravamo adolescenti e parlavamo dei figli che avremmo avuto. Per ironia del destino gliene sono capitate due, ma come spesso accade, l'ultimo nato è destinato a recitare il ruolo del figlio prediletto a cui si scusano molte cose.
Insomma, educare i figli è un'impresa difficilissima, non tanto per la cosa in se, ma per tutto l'intorno che rema contro in ogni istante. La loro incredibile capacità di assorbire le influenze esterne li rende permeabili a qualsiasi cazzata, ed è difficile pure dar loro gli antidoti per filtrare e selezionare.

Hai un bel dire per farli crescere lontano dagli stereotipi, dai luoghi comuni e dalle mode indotte dalla televisione, da tutta quella merda che scorre ogni giorno nella società, e da cui solo con anni ed anni di allenamento si riesce a restare immuni. Insomma come fai a non farli sembrare dei nerds o peggio degli imbecilli conformisti?

Questo ci stavamo chiedendo con CuginaP., poi le ho fatto notare che ha una figlioletta un po' stundaia,(*) ma nell'accezione fornita da Montale(**)... giusto perché lo prendesse come un suggerimento costruttivo.


(*) Stordita
(**) “atteggiamento tipico di orgoglio misto a timidezza e diffidenza, la pratica quotidiana del mugugno, una diffidenza nei confronti di altri bilanciato dal senso di una superiorita’ di ordine morale.

mercoledì 27 gennaio 2021

Chiunque ha diritto ad una seconda possibilità

 a parte gli assassini!

Forse presi dalla disperazione, i nostri politicanti dopo l'ennesimo gioco delle sedie, rattopperanno il governo e tutto tornerà come prima, meglio di prima. Poi pronti lancia in resta sino al prossimo ostacolo, contro il quale finirà nuovamente in caciara e saranno elezioni in tempo di Covid. E vissero tutti felici e candidati.

In questo panorama si inserisce perfettamente la considerazione di un ometto in attesa alle poste, sosteneva con fermezza che le dimissioni di Conte metteranno fine alle restrizioni, basta zone rosse ed arancioni, si potrà circolare senza mascherina ed i bar e ristoranti riapriranno, le scuole pure e torneremo alla normalità. Quando? Non appena Mattarella avrà nominato il nuovo Presidente del Consiglio. Perché è chiaro, era colpa di Conte se tutti quei decreti ci impedivano di vivere.

Ero così commosso da tanta ingenuità che non ho replicato, lasciando questo personaggio a guardare il dito. Per tutto il resto direi un bel: No Comment.

martedì 26 gennaio 2021

La ricetta perfetta

Il racconto di Quirino mi riporta a certe serate passate nelle cucine delle Badlands, alla ricerca del menù perfetto, quello capace di mettere tutti d'accordo. Vegetariani e vegani, intolleranti al glutine ed ai latticini, astemi e poi NO aglio, NO peperoncino e NO pepe.
Noi l'avevamo risolta preparando grandi quantità di riso bollito al vapore, a cui aggiungevamo una scelta di verdure di stagione ed un paio di ciotole di condimenti rigorosamente a parte; da bere tisane, ma più spesso sanissima acqua fresca di sorgente. Ne andava della varietà, ma per chi recriminava la risposta era: trova tu qualcosa che vada bene a tutti e vieni a prepararla. Anche così tuttavia c'erano sempre discussioni, principalmente per l'intolleranza verso gli onnivori che andavano redenti, tutti impegnati a recriminare la dieta altrui, pronti ad arrogarsi il titolo di mentore, sorvegliante ed inquisitore delle scelte alimentari.
In questi casi è molto difficile far capire alle persone il confine, anche se basterebbe un Fatti i Cazzi tuoi detto con il dovuto garbo, ma per quieto vivere è meglio togliere, e l'unico consiglio che ho potuto dare è stato quello di pranzare in separata sede, così come facevamo nelle Badlands, preparandoci quello che ci piaceva alla faccia dei consigli alimentari del saccente di turno. 
Conclusione: anche in questo caso serve esercitarsi molto con la vastità.

venerdì 22 gennaio 2021

L'amica conformista

Leggermente arginata dalla contingenza Codiv, è riuscita ugualmente a far filtrare il suo conformismo nelle telefonate chilometriche e nei messaggi whatsapp, a dimostrazione che spesso i social trasmettono le punte peggiori del carattere delle persone, loro malgrado. Ma trovo che non sempre sia uno svantaggio. Tuttavia sono certo che alcuni spigoli fossero ben visibili anche prima, semplicemente ero più tollerante e distratto da altre faccende per accorgermene e per trovarli irritanti, per cui tutto arrivava diluito. Mi ripeto incessantemente che dovrei vivere nella vastità e quando accadono queste situazioni dimostro quanto sia ritagliata su misura la mia vastità; conclusione: in questo campo devo solo migliorare.

La Vastità verso Ponente

venerdì 15 gennaio 2021

L'architettura è arte nella quale abitare

"Che ci crediate oppure no, solo l'arte può ancora salvare il mondo... Il futuro sarà luminoso se la cultura tornerà al centro dei nostri pensieri morali".

Dice così Shepard Fairey esponente statunitense della street art, ma sarà vero? Me lo chiedevo perché in passato l'arte era al centro di molti pensieri e non mi pare che nel frattempo il mondo si sia salvato o che le cose siano andate in meglio. Tuttavia mi lascia perplesso il concetto di cultura al centro dei pensieri morali, ma evidentemente per Fairey esiste una moralità culturale da sviluppare, mi piace pensare che sia una moralità laica ed etica, anche se da quello che sento accadere in giro ci sarebbe davvero bisogno di una cultura ad ampio spettro. Già ma a chi spetta questo compito?

Fine della riflessione artistica.

Ed ora per il momento della divulgazione culturale, alcune informazioni sulle foto:
Le cronache narrano di una loggia in cui i mercanti provenienti da Parma vendevano il loro formaggio, li accanto venne costruito un palazzo di appartamenti in cui potevano trascorrere la notte prima di ripartire. Correva l'anno 1550 ma potrebbe essere che nel palazzo il tempo si sia fermato a contemplare la splendida colonna che vollero collocare tra le rampe del primo e secondo piano. Loro, semplici  mercanti di formaggio, ma a quanto pare sensibili alla bellezza.

mercoledì 13 gennaio 2021

Il mio sbaglio migliore

Correva l'anno... non ricordo, ma ricordo che all'epoca seguivo il catechismo ed una volta a settimana mio nonno mi leggeva un brano della bibbia. Io ne ero preoccupato, principalmente perché immaginavo che ci sarebbe voluto moltissimo tempo per leggere tutta quella roba e spesso la trovavo noiosissima.

In ogni caso avevo in merito a certe faccende tutta una serie di dubbi che nemmeno mio nonno avrebbe potuto sciogliere. Così un giorno in cui la suora fu particolarmente insistente per farci recitare la preghierina prima del pranzo: Signore ti ringraziamo per il cibo che ci hai donato.
Mi venne spontaneo chiederle: ma non sarebbe meglio dirglielo DOPO aver mangiato?

La conclusione logica fu che venni messo in castigo.

sabato 9 gennaio 2021

Credevo bastasse il libero arbitrio

L'assalto a Capitol Hill mi ha ricordato una discussione fatta molto tempo fa, in cui confrontavamo due teorie, una voleva il popolo incapace di governarsi e quindi bisognoso di un leader, che fosse re, duce, zar, papa o sceicco aveva poca importanza, solo con una guida si potevano raggiungere obiettivi collettivi complessi, la stabilità del potere e della Nazione; questa teoria puzza terribilmente di fascismo, dittatura o monarchia assoluta, insomma cose superate da tempo (in teoria).

Per contro c'era la tesi democratica, il popolo capace di governarsi tramite rappresentanti che danno voce ad ogni componente sociale, il potere nazionale non entra in conflitto con altre realtà, ma collabora per la crescita ed il benessere comune. Ma il dubbio era: un popolo può essere sufficientemente maturo e acculturato per autogovernarsi?

Oggi mi rendo conto che entrambe le teorie potrebbero essere valide, ci sono monarchie che funzionano benissimo e Stati con ottime democrazie. A questo punto mi viene da pensare che il problema non sia nella forma di governo, e forse nemmeno nei governanti, ma nel popolo sovrano.

Poi mi sono ricordato di Thomas Hobbes che nel 1651 scrisse il Leviatano, scritto filosofico in cui teorizza uno Stato in figura di Leviatano le cui parti sono i singoli cittadini, l'opera è considerata la teorizzazione dello Stato assoluto come lo conosciamo oggi, in cui l'autorità dello Stato è pari alla porzione di libertà individuale che ognuno gli delega. Ma la domanda è sempre la stessa: cittadini o sudditi, ma saranno (saremo) pronti?

mercoledì 6 gennaio 2021

Dicono sia analfabetismo di ritorno

 ma già all'andata non promettevano bene.

Proprio ieri mi sono trovato a leggere un comunicato ufficiale in cui si annunciava l'arrivo del maltempo. All'erta meteo c'era scritto. 

Quando accadono queste cose rabbrividisco, c'è qualcosa in me che fa suonare l'allarme e mi prende lo sconforto, perché se leggessi sui muri di un cesso dell'autogrill degli strafalcioni, potrei pensare a qualche forma, una qualsiasi, di recupero del malcapitato, ma quando sono le istituzioni ad esibire la voragine grammaticale in cui stiamo precipitando, ecco, allora temo che il famoso punto di non ritorno sia stato raggiunto. Così penso che sia un po' come quei casi in cui ti cade del vino dal bicchiere e speri che passata la tovaglia, sia il mollettone ad assorbirlo e non finisca per bagnare il legno del tavolo o peggio a macchiarne la lucidatura.


Poi penso anche che questa deriva stia trascinando con se moltissime altre faccende e professioni, non è solo il becero format TV versato all'audience, l'articolo pagato un tanto al rigo del praticante giornalista, il libercolo del pennivendolo, il confuso pensiero dell'opinionista di turno, lo strafalcione ammissibile e casuale di chi scrive nella fretta, no! c'è qualcosa di più profondo e radicato, qualcosa che fatico a definire per pura e semplice paura di nominarla.
Così resto a controllare la lucentezza del tavolo, la guardo come a qualcosa di definitivamente impossibile da riproporre in un'epoca in cui tutti versano il vino fuori dal bicchiere, e non c'è più nessuno capace di ripristinare quella vernice.

domenica 3 gennaio 2021

Non cerchi le uova negli angoli...

Se non sai che c'è una gallina nella stanza.

Non saprei dire se sia una sorpresa, ma la variante italiana del virus era già in circolazione da prima di quella inglese; nessuno se n'era accorto semplicemente perché non sapevano che ci fossero delle varianti. Questo cambia le previsioni sulla diffusione dell'epidemia, chi guarisce rimane potenzialmente infettivo anche dopo, con il conseguente aumento delle possibilità di contagio. 

A quanto pare avremo un virus personalizzato per nazione. Quella inglese in Italia è apparsa in Veneto, Lombardia, Campania e Puglia, scrivo apparsa ma in realtà c'è arrivata grazie a persone contagiatesi in viaggio, che forse in aereo hanno contagiato altri passeggeri, etc, etc, etc. Ora mi piacerebbe sapere se era proprio necessario che queste persone si recassero in Inghilterra, si mettessero in viaggio per... per lavoro? per studio? per turismo? Perché The Show Must Go On?

Così ho due perplessità, la prima è che come sempre si è chiusa la stalla dopo che i buoi sono scappati, e la seconda è che per quanto si possano promulgare leggi, cautele e direttive sanitarie, c'è sempre qualcuno che rende vano il lavoro e la fatica e manda tutto a puttane. Ed a mettere la ciliegina sulla torta ci pensa Giuseppe Ippolito avvertendoci che il virus ci terrà compagnia sino al 2022, con chissà quante altre varianti verrebbe da chiedersi a questo punto.