venerdì 11 luglio 2025

Ho l'età in cui sono gli altri che devono piacermi

Giovani ninfette dell'est, delicate fanciulle dai modi garbati, in realtà abili e avide predatrici di danarosi polli europei, utili per il loro soggiorno e mantenimento. 
Forse in fuga da un passato mercenario, con i loro vestitini fiorati tanto innocenti quanto ingannatori.

C'è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Se al pollo piace essere spennato. Magari consciamente, consapevolmente e felicemente 'pollo'.

Altro fenomeno da indagare.

sabato 5 luglio 2025

Sia l'orologio da 300 euro che quello da 3000 segnano la stessa ora

Dunque... ho visto in rete l'intervista a una Tipa che vive in campagna, in una casa che si è costruita lei, recuperando cose edili in discarica, usando materiali naturali. Nell'insieme era una bella casetta con attorno alberi e prati.
Si è allestita un piccolo mondo in cui lo spreco viene ridotto al minimo e nel riuso riprende le vecchie tradizioni contadine in cui tutto diventa utile risorsa. I suoi vestiti erano semplici e di fibre naturali, nella casa c'era il necessario, mobili e suppellettili che rifuggono il superfluo, l'ostentazione. Potrei dire una vita francescana laica, ma non di penitenza.
Nell'intervista affermava di riuscire a vivere con 300/400 euro al mese, anche se non era ben chiaro quali fossero le sue reali spese. Non ho capito nemmeno come si guadagnasse da vivere, cioè che lavoro facesse per avere i 300/400 euro al mese che le occorrono; lei non è entrata nel merito, l'intervistatore non glielo ha chiesto, come fosse un dettaglio trascurabile, ma ha tenuto a precisare che non entra in un supermercato da anni, perché li considera trappole per far spendere soldi alle persone. Poi c'era tutto un discorso condivisibile sulla genuinità dei prodotti, sull'industria agroalimentare ed altre faccende.
Sembrava molto serena e soddisfatta della sua vita, compiaciuta di esserci riuscita e di poterlo raccontare. Ecco una cosa che mi ha colpito è che non stava cercando di convincere nessuno, semplicemente spiegava al giornalista il suo punto di vista e le convinzioni che l'avevano portata a quella scelta. Poi gli altri facciano un po' come preferiscono.
In effetti è difficile immaginarsi in una realtà simile per chi vive condizionato dalla vita cittadina, perché se c'è una cosa evidente è che in città le persone sono più suggestionabili, per quella faccenda che chiamano conformismo. Insomma secondo la Tipa i cittadini sono polli da spennare e le città sono delle trappole mangia tempo e soldi per polli.
Così mi sono subito sentito in trappola.

lunedì 30 giugno 2025

Incredibile come vola il tempo quando sta andando tutto a puttane

Sembra ieri che i media parlavano del Tycoon che se la giocava al rimbalzello con la Harris e già oggi è lì che bombarda a tutto spiano esporta l'ideologia democratica statunitense, il famoso destino manifesto di cui si è già parlato in queste paginette; esattamente come tutti i suoi predecessori. Se non capite come funziona la Democrazia statunitense, ve lo spiegano con un paio di bombe. Porto per esempio l'Italia, ma potrei farne molti altri. C'è anche da dire che radere al suolo è parte di un 'vizietto' diffuso. Quindi lascio a voi altre considerazioni intelligenti.

Nel frattempo la nostra premier gli cita detti latini a caso, sarà perchè vivendo a Roma si sente la diretta discendente di qualche matrona imperiale. Poi la trovi a rovistare nei fondi del PNRR per trovare qualche spicciolo per il riarmo; e noi già sappiamo che tagliare fondi alla sanità ed alla scuola è sempre cosa buona e giusta. Perché chi può la salute se la paga nel privato ed avere sudditi ignoranti è assai comodo per un sacco di altre cose.

Per contro delle questioni ucraine non frega più un cazzo a nessuno, tutta quella smania di pace e parliamone, che era intervenuta all'inizio, si è infranta contro l'ostinazione di Putin a volere il Donbas e tutto il resto della torta. Nel frattempo noi da bravi voltagabbana abbiamo cambiato il ministro della cultura ed è certissimo che il giurin giuretto di Franceschini sulla ricostruzione a nostre spese del teatro di Mariupol, (era il 2022) possa restare lettera morta e dimenticata, esattamente come le 600 vittime che ancora giacciono sotto quelle rovine. Evitata così una fastidiosa gatta da pelare per Sangiuliano; sempre per la questione che si vis bellum para culum e quei soldi li useranno per comprare (dagli USA) qualche indispensabile manufatto bellico da tenere in garage.

Ora il vero centro del ciclone si trova in Cisgiordania, tra Israele e Siria, a volte in Palestina, a volte a Gaza, altre ancora in Iran dentro qualche sito nucleare (pare ne abbiano diversi modelli). Sempre luoghi dove Netanyahu prima e il Tycoon dopo, esportano lungimiranza, democrazia e sobrietà nell'arricchimento dell'uranio, anche se la strada l'aveva già aperta Khamenei e gli altri si sono uniti al festino per quella questione della condivisione di intenti e linea politica.

Come andrà a finire? 
Non lo sappiamo, e nemmeno la Vaticano SpA nonostante il recente avvicendamento, riesce a venirne a capo. Di sicuro c'è una questione, per noi sudditi ignoranti di cose di guerra, se la chiusura dei porti ucraini sul Mar Nero aveva fatto schizzare i prezzi del grano e le conseguenti speculazioni su pane, pasta e pastine, ora la minaccia che incombe sullo Stretto di Hormuz già fa luccicare gli occhi agli speculatori del petrolio, che a questo punto possono aumentare ciò che meglio gli conviene.

Insomma vada come vada, la guerra è sempre e solo una questione di soldi. Inutile farsi altre illusioni scomodando diritti umani e ideologie varie. 
Ma intanto parliamone a tavola...

mercoledì 25 giugno 2025

Le persone rovinano le cose belle

E' risaputo, ai genovesi i concittadini celebri stanno sul cazzo, li invidiano. Per esempio a Paganini, uno dei più famosi violinisti del suo tempo, è stata demolita la casa. Quasi lo stesso con Colombo. Poi c'è la questione della reggia del principe Andrea Doria. Qui non si poteva demolire nulla, anche se gli Alleati ci hanno provato in più occasioni. Quindi la soluzione adottata è l'incuria e la decontestualizzazione.
All'interno del porticato un tempo si intrattenevano gli ospiti importanti, che arrivavano via mare. Luogo di eleganti delizie che anticipava i giardini della reggia, ricchi di fontane e statue.
Oggi spazzatura, posteggi, impalcature ed inferriate arrugginite proteggono l'officina meccanica che ha occupato l'imbarcadero.
In questo dipinto di James Holland della metà dell'ottocento, si vede ammiccare il loggiato marmoreo della reggia, in riva al mare. In meno di cento anni sarà trasformato in un ingombro sotto strada contro cui ammassare ogni tipo di immondizia. Dubito sarà possibile tornare indietro.

martedì 17 giugno 2025

Là in mezzo al mar, ci sta un camin che fumano


La nebbiolina che si vede all'orizzonte tutto è tranne che innocuo vapore, ma è lo scarico dei fumi di tre navi da crociera. Quindi se pensate al mare come luogo salutare e salubre, scordatevelo. Nel dettaglio, la chat GPT adeguatamente interrogata fornisce questi elementi, direi preoccupanti:

"Le navi da crociera sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti, superando anche le auto in termini di emissioni di inquinanti atmosferici. Un singolo passeggero su una nave da crociera produce mediamente quattro volte più anidride carbonica di un viaggiatore in aereoInoltre, le navi da crociera emettono grandi quantità di polveri sottili, tanto che una nave ne emette quanto un milione di automobili in un giorno".

Nel dettaglio:
Emissioni di gas serra:
Le navi da crociera, che utilizzano principalmente combustibili pesanti, emettono grandi quantità di anidride carbonica, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Queste emissioni contribuiscono al riscaldamento globale e all'acidificazione degli oceani.

Inquinamento atmosferico:
Le navi emettono anche particolato, causando un'elevata concentrazione di inquinanti in aree portuali e costiere. Le emissioni di ossidi di zolfo, in particolare, sono molto elevate.

Inquinamento da rifiuti:
Le navi da crociera producono grandi quantità di rifiuti, tra cui plastica, acque reflue e altre sostanze potenzialmente dannose. Sebbene siano in vigore norme internazionali per la gestione dei rifiuti, molte navi non seguono correttamente le procedure.

Impatto sugli ecosistemi marini:
L'inquinamento da parte delle navi da crociera può avere effetti negativi sugli ecosistemi marini, compromettendo la salute degli organismi viventi e danneggiando l'ambiente. Inoltre, le collisioni con cetacei sono un problema crescente.

Inquinamento acustico:
Le navi da crociera possono causare inquinamento acustico, disturbando la fauna marina e alterando il comportamento degli animali.

Ancora più nel dettaglio:

Nel 2023, il traffico di navi da crociera nel porto di Genova ha visto un aumento significativo, con 340 toccate nave che hanno portato 1.698.639 crocieristi, di cui 624.997 come "home port" (partenza e arrivo della crociera) e 1.073.642 come transiti.

Considerazione finale: forse erano meglio le acciaierie di Cornigliano degli anni '80.



giovedì 12 giugno 2025

Più a lungo rimani sul treno sbagliato, più costoso sarà tornare indietro

Ed eccola qui!


La nuova giunta in gran lustro per il giorno della Repubblica Italiana; tutti in posa come fossero al matrimonio della cugina ricca. Con il neosindaco, fascia tricolore d'ordinanza, il deposto doge sindaco, mestizia e sconforto, divenuto il Presidente di Regione, il precedente Presidente di Regione non c'è, perché è ai lavori socialmente utili, da qualche parte, oppure a patteggiare.


Insomma niente di nuovo sotto il gonfalone, perfino gli scenari ed il fondale della commedia sono gli stessi di molti molti regimi precedenti, che non bastarono i giacobini a dar potere al popolo, se poi il popolo di detto potere se ne fotte. Le stanze del Palazzo tali restano pure oggi, restaurate e rispolverate per le occasioni solenni. E se trecento anni fa l'oligarchia portava un manipolo di prodi a governare il mediterraneo rendendo la Repubblica (di Genova) quella che ben tutti sanno, oggi un manipolo di neo eletti, inerpicato sulla stessa scala, è pronto a disfare quasi ogni passo della giunta precedente, a smentire, a smontare, cose che nemmeno Penelope saprebbe fare. Tutto pur di mutare la direzione a destra intrapresa, e poi "queste sono un'eredità della vecchia giunta", detta di qualsiasi rogna, funziona sempre. Il costo di tutto questo fai e disfa? Non è dato saperlo. Ma è il pensiero che conta.

venerdì 6 giugno 2025

La felicità da fastidio

E' indubbio, la società attuale è attraversata da diversi tipi di paranoie, ansie ed insicurezze. Me lo ripetevo l'altro giorno mettendo insieme una serie di notizie di cronaca.
In Italia, si stima che tra 1 e 2 milioni di persone siano affette da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). Ma secondo me sono molte di più.
Lo verifico ogni giorno; mi basta uscire di casa prendere la metropolitana ed ascoltare i discorsi della gente, vedere cosa dimentica, ovunque: le chiavi nella macchina, lo zaino sulla panchina, la bicicletta al parco, il cane al supermercato, il figlio in auto o all'asilo.

Cosa abbia amplificato tutto ciò non mi è dato saperlo. Ma dire: è tutta colpa dei furbofoni e dei social, sarebbe facile e demagogico. Anche se in molti suggeriscono che l'uso eccessivo degli smartphone può peggiorare i sintomi dell'ADHD e aumentare il rischio di sviluppare dipendenza. Lo scrolling infinito, ad esempio, può portare a un peggioramento dell'iperattività e della disattenzione, mentre la dipendenza da social media può interferire con la vita quotidiana e la salute mentale.
Ma possibile che uno stupidissimo dispositivo abbia un potere così grande? 
Cosa abbiamo sottovalutato?


Questo preambolo per dire che ultimamente ho notato un eccesso di esposizione della felicità, sui social non c'è profilo in cui non traspaia l'esigenza di mostrare al mondo quanto si stanno divertendo. Una felicità esibita come status, e declinata nei luoghi simbolo: spiagge esclusive, locali vip, yacht e auto di lusso, accessori griffati, selfie a trentadue denti. Tutto condito da super commenti d'invidia degli 'amici'. 
Ed in questo c'è il martellare perenne del mondo del marketing, che serve a far vetrina, utile al commercio per vendere. Quindi sempre più spesso sento gente che rosica quando vede gli altri sereni, facendosi i film su vite che nemmeno conoscono.

Poi penso a Spinoza, che già alla metà del '600, osservava che «per l'invidioso nulla è più gradito dell'infelicità altrui, nulla è più molesto della felicità dell'altro».
Quindi amplifichiamo qualcosa che è nell'animo umano, così invece di crescere in consapevolezza, regrediamo in imbecillità.