venerdì 25 aprile 2025

La libertà non viene data, si prende



Venerdì - 25 Aprile 2025

Via XX Settembre 6 - Genova











Mercoledì - 25 Aprile 1945

Via XX Settembre 6 - Genova












"Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione".

domenica 20 aprile 2025

La libertà dell'imbecille

Un fenomeno, perverso, della nostra contemporaneità:
 l’illusione di poter finalmente fare a meno dell’Altro, di bastare a se stessi.

giovedì 17 aprile 2025

I fiori finti non crescono, anche se gli dai acqua tutti i giorni


Questo spot con Zingaretti come testimonial lo trovo accattivante, tuttavia ha il sapore di uno spot della Fata Confetto che vive nel Paese della Frutta Candita; insomma non mi convince. Troppo rassicurante, c'è troppo Tavor in certe iperboli grammaticali, che suonano quasi ipocrite, sfacciatamente stereotipate. In questo mondo perfetto gli italiani sono ancora e sempre un popolo di poeti, santi e navigatori.

Ma qualcosa mi dice che non è così. Vogliamo aprire gli occhietti belli?

Cominciamo da Napoli...


Poi proseguiamo con Roma ...


E concludo con Milano...


Insomma in tutta Italia la storia è sempre la stessa, ad una buona parte degli italiani del loro 'glorioso' passato non frega un cazzo, e... ciliegina sulla torta, "la metà dei beni italiani è esposta a frane e alluvioni"Bisognerà dirlo al commissario prima o poi.

lunedì 14 aprile 2025

Vedrai una città regale

Diceva così Petrarca arrivando in nave a Genova, era il 1358.
Alcuni se ne beano ancora di questa descrizione, dimenticandosi dello scempio perpetrato alla collina alpestre negli ultimi 667 anni.
Chiarita questa faccenda, torno al presente.


In città le elezioni incombono e le polemiche non si sprecano, così come le promesse.
Il vicesindaco, che pare il più accreditato al soglio dogale, già viene definito 'reggente' da alcune testate locali. Epiteto che rende bene l'idea delle aspettative del suo partito circa la prosecuzione degli impegni elettorali e non, presi dal suo predecessore.
L'opposizione (?) ... c'è ma non si vede, un po' come certi trucchi di magia.
Personalmente ho sempre più l'impressione che ci sia una rincorsa al "meno peggio" da parte di molti elettori, e forse pure da parte mia, decideremo in situ, con la matitina tra le dita, cosa sia meglio fare o non fare.
Ma in tutto questo, volendo sciorinare una visione personalissima e tragica dell'affaire genuensis vedo una riduzione della politica a supporto al solo mercato. Una politica fragile, senza altra idea che non la permanenza al potere. E in questo predatoria dello spazio pubblico e dei beni comuni. La stessa che non ha ridimensionato il declino della città, ma l’ha solo reso strutturale.

mercoledì 9 aprile 2025

Consigli per gli acquisti



Se non hanno quello che volete,

non ascoltate quello che dicono,

non c'è perdita di tempo più grande.

martedì 1 aprile 2025

Mamma, Tògnu u me tucche; tucchime, Tògnu, tucchime!

Siamo nel 1595 e in una camera da letto, un uomo e una giovane donna fanno il gioco dei ruoli. Lei si presenta di schiena, atteggiandosi a Venere Callipigia, che significa “dalle belle natiche”. Lui, con l’elmo in testa si atteggia a Marte, approcciandosi alle sue grazie con la tattica della mano morta, che molti secoli dopo verrà utilizzata anche in metropolitana.

Il quadro è stato dipinto da Lavinia Fontana, una delle pittrici più celebri dell'Europa rinascimentale. Prima di lei, decine di artisti si erano cimentati nell’immaginare come dar forma esplicita a questo particolare ‘lato B’ della dea, da Giorgione a Tiziano, da Paolo Veronese ad Annibale Carracci, ma nessuno aveva mai osato una trasgressione così sorprendente. Da qui l'abitudine di toccare le cose belle, siano esse quadri, statue o persone, ma con le statue risulta particolarmente facile.


(*) quanto al titolo del post (click)

sabato 29 marzo 2025

Breve storia di una coperta di lana

Al secolo: la coperta de LaGatta.

Un plaid di lana con disegno scozzese, acquistato nel 1998 a Sistiana. Il suo costo contenuto lo destinava a coperta per pic nic e campeggi, quelle cose da tenere nel bagagliaio e usare saltuariamente senza troppo riguardo, e questo fu il suo iniziale utilizzo.

A seguire fu usato per avvolgere una piccola gattina mal in arnese, recuperata per strada; e da lì LaGatta non si separò mai da quella coperta, al punto da eleggerla a sua cuccia. Complicato toglierla per lavarla, iniziava tutta una ricerca e guai a disturbarla mentre la usava.

Non ho mai capito perché LaGatta tenesse così tanto a quella coperta, la cercasse al punto di doverla portare in giro per casa. Ancora oggi, per individuarla la chiamiamo: la coperta de LaGatta (amore mio). Che a volte mi pare perfino di rivederla acciambellata sotto qualche risvolto.