sabato 11 gennaio 2025

Barpi-Chillotti - memorie di una dinastia


Palazzo Barpi-Chillotti è un edificio probabilmente risalente a fine ‘500 (non si conosce con precisione la data di costruzione), la famiglia si insedia nel tardo ‘500 nel Borgo dei Pescatori con un gruppo di ville destinate alla villeggiatura estiva, tutte caratterizzate dalla struttura architettonica del filone alessiano diffuso dagli allievi.
Secondo una planimetria del 1757 era di proprietà del Magn.co Alessandro Pinelli, assieme ad altri edifici, passati nel corso dell'ottocento alla ditta di confetture Francesco Segalerba & Fratelli, venne poi adibito ad uffici e abitazioni private.

Posta lungo il litorale, la villa presenta un impianto cubico regolare, con caratteristico tetto a padiglione; è costituita da un piano terra con un ammezzato sopra; un piano nobile, anch’esso con un ammezzato sopra; ed un piano sottotetto. La facciata principale, rivolta verso il mare, da cui era lambita e forse anche minacciata di inondamento nei casi di mareggiata se non fosse stata eretta leggermente sopraelevata rispetto all’arenile, è senza terrazze né balconate; ha sette grandi finestre equidistanti. Sopra l’ingresso, spicca lo stemma della famiglia Barpi-Chillotti Pinelli. Anticamente la proprietà era dotata di un ampio terreno, ancora visibile nelle planimetrie del 1773, allora esteso verso monte sino alla strada collinare, coltivato con grande effetto scenografico a giardino all’italiana, orto e frutteto. 
L’apertura della ferrovia e relativa strada carrabile, tagliarono questi terreni che vennero poi invasi da costruzioni industriali della Società Fratelli Segalerba, sconvolgendo la loro naturale bellezza. Lo sbancamento del colle e, negli anni ’80, la costruzione dei grattacieli, hanno rivoluzionato l’insieme, generando uno spiazzante accostamento antico-moderno. 

L’interno del palazzo fu modificato dagli ultimi proprietari, specie il piano nobile adibito ad abitazioni, così come l’ammezzato superiore, al punto che ora è difficile leggere le antiche strutture. Vi erano due ingressi, per offrire continuità a chi entrava, tra l’interno e gli ampi spazi posteriori del giardino. Rimangono indenni lo scalone – in ardesia come da antica consuetudine genovese, a tre rampe disposte a C e sboccante al piano nobile presso la loggia, da tempo non più utilizzata e tamponata – ed in parte le cucine poste nel sottotetto; queste interamente decorate con dipinti che sottintendono cosa poteva esserci di decorativo nelle sale del piano nobile, prima delle ristrutturazioni. 
Il palazzo nel 1963 fu inserito negli edifici protetti e vincolati. Questo atto presumibilmente salvò il palazzo dalla demolizione, ma ne fermò l'utilizzo causandone il progressivo abbandono. Attualmente si presenta in uno stato di completa incuria, con un forte ed evidente degrado, denotato da caduta di calcinacci e simili.

sabato 4 gennaio 2025

Barpi-Chillotti - amabili resti

Qui giace

Maria Madd[alen]a Barpi-Chil[lotti] in Pinelli 

devota figlia di Agostino e Maria Ce[cilia]
da crudele morbo str[appata] all'affetto dei suoi
ad anni 23
il suo ric[ordo] di sposa semplice e onesta 
rimanga vivo nel rimpianto della sua famiglia 
e di quanti la [conobb]ero e l’am[arono]

Resa quasi illeggibile dal tempo e dai passi devoti dei religiosi, questa lastra pavimentale suggerisce poche righe da cui trarre alcune considerazioni.
Forse l'ultima discendente della sua nobile e laboriosa stirpe, possiamo legare la sua scomparsa alla grande peste che devastò la Repubblica due volte nel giro di venticinque anni; nel 1630 e nel 1656 e provocò la morte di più di centomila persone. Gli storici stimano che morirono in media più di mille persone al giorno: una ogni due minuti circa. Numeri impressionanti che lasciarono la Repubblica con il 75% di abitanti in meno. Ed il borgo dei pescatori non fu risparmiato, passando da 4200 anime a poco più di 1000. Altro non sappiamo, essendo il voluminoso carteggio dei Barpi-Chillotti perduto nella devastazione della IIGM. Ipotizziamo perciò che alla morte di Maddalena, l'immenso patrimonio di ville familiari all'epoca ancora esistenti, finisca in eredità ai Pinelli.

martedì 31 dicembre 2024

Brindiamo a quelli che abbiamo perso per strada


L'origine del brindisi è intrecciata a importanti valori come quello della condivisione e dell'amicizia
Ecco perché non capita mai di brindare da soli, ma in compagnia.

sabato 28 dicembre 2024

Se muori da solo in casa il gatto ti mangia

Ma per fortuna a GattaLuna piace il tonnetto con alicette della Schesir.
Quello:
in acqua di cottura, in deliziosa salsa e gustosa gelatina. Con componenti 100% naturali e completamente privo di coloranti e conservanti aggiunti.

Nulla a che fare con un cadavere in putrefazione.

martedì 24 dicembre 2024

E' famoso quello di Troia 🐎

 

Figlio!

Ho idea che tra qualche tempo anche questo tipo di battute diventerà sessista, ma siccome parlerò di medioevo, ci sta.

In questa immagine si vede il dettaglio di un manoscritto miniato; è raffigurato un monaco che seduce una suora, o forse è la suora che seduce il fraticello. Comunque sia andata, lei rimane incinta, perché nessuno ha spiegato al religioso il salto della quaglia e la monaca non ha tutte le astuzie delle meretrici della sua epoca. Robe che manco la MonacaDiMonza. Tuttavia la soluzione è presto suggerita, la suora getta il neonato nel cesso. Poi va a confessarsi dalla MadreSuperiora che le commina una raffica di PaterNoster, un paio di AveMaria ed alla fine si assicura il paradiso.

Pensate che tutto questo sia usanza del buio medioevo-vergogna? una cosa tipo:

Penitenziagite! Watch out for the draco who cometh in futurum to gnaw on your anima! La morte est supra nobis! You contemplata me apocalypsum, eh? La bas! Nous avons il diabolo! Ugly come Salvatore, eh? My little brother! Penitenziagite!

Lo pensavo pure io; che ingenuo eh?

Invece NO, le antiche tradizioni sono rispettate anche nel nuovo millennio.

28 gennaio 2024 - Neonato abbandonato ad Aprilia (qui)

1 febbraio 2024 - Neonato abbandonato in un androne (qui)

28 maggio 2024 - Neonato abbandonato sugli scogli (qui)

12 settembre 2024 - Era vivo il neonato abbandonato a Vignale di Traversetolo (qui)

La storia del neonato abbandonato due volte in cinque giorni. (qui)

My little brother! Penitenziagite!

venerdì 20 dicembre 2024

A cosa serve essere belle dentro se poi non entra nessuno

Primo esperimento con l'Intelligenza Artificiale; e vi anticipo subito che ne seguiranno altri. Per il titolo ho utilizzato una frase-battuta detta da Amanda Lear durante un'intervista. Ho chiesto all'AI di scrivere un racconto di 250 parole utilizzando il titolo come ispirazione.

Ecco il risultato.



La nonna diceva sempre: "La bellezza interiore è ciò che conta davvero". E io, brava nipotina obbediente, ho coltivato la mia gentilezza, la mia empatia, la mia generosità. Ho innaffiato il mio giardino interiore con pazienza e dedizione, convinta che prima o poi i fiori avrebbero sbocciato e attirato le farfalle. Ma le farfalle, a quanto pare, hanno un debole per i fiori appariscenti, per quelli che ostentano petali sgargianti e profumi intensi. E io? Io sono un piccolo fiorellino selvatico, discreto, quasi invisibile.

A cosa serve essere belli dentro se poi non entra nessuno? La domanda mi tormenta, si insinua tra i miei pensieri come un'erbaccia infestante. Ho letto libri sulla crescita personale, seguito corsi di autostima, cercato di amare me stessa incondizionatamente. Ma a che pro, se la mia autenticità, la mia genuinità, sembrano passare inosservate? Se il mio sorriso, sincero e raggiante, non riesce a conquistare un sorriso in cambio?

Forse la nonna aveva ragione solo a metà. Forse la bellezza interiore è fondamentale, è la base su cui costruire una vita appagante e significativa. Ma da sola non basta. Serve anche sapersi mostrare, sapersi valorizzare, saper comunicare la bellezza che portiamo dentro. Serve trovare il modo di farla brillare, di farla vedere, anche se questo significa uscire dalla nostra zona di comfort, affrontare le nostre paure e lasciare che la nostra luce si diffonda.

Non si tratta di diventare qualcun altro, di indossare una maschera. Si tratta di trovare il modo di esprimere al meglio la nostra essenza, di condividere la nostra bellezza interiore con il mondo, trovando il linguaggio più adatto per farlo. Magari non tutti vedranno il nostro splendore interiore, ma qualcuno, prima o poi, lo farà. E quel qualcuno, varrà la pena di aspettare. La battaglia per far conoscere il nostro giardino interiore è lunga, ma la ricompensa, ne sono certa, è immensa. E allora, continuiamo a coltivare i nostri fiori selvatici, sperando che le farfalle, un giorno, imparino ad apprezzarne la delicata bellezza.

Considerazioni:

Il testo è gradevole, scorrevole, forse manca di carattere, ma devo rifletterci meglio. Una cosa certa è che senza alcuna richiesta precisa, l'AI ha deciso che la bellezza interiore è una questione tra donne, creando un dialogo nonna-nipote, con un finale in stile libro Cuore. L'utilizzo di parole come: speranza, ricompensa, affrontare le paure, è indicativo di chi vuol trasmettere un atteggiamento fattivo e motivazionale. Insomma ci trovo un certo buonismo che non appartiene allo stile di questo blog. Ma essendo un esperimento si presta ad altre valutazioni ed infinite varianti. E poi l'AI è buona, gentile e positiva, per adesso pure amica degli umani. Quasi una crocerossina del web.

martedì 17 dicembre 2024

E' talmente sbagliato che non so nemmeno da che parte cominciare

14 dicembre 2024 - fonte QUI

Secondo i calcoli fatti dal Sole 24 Ore, lo stipendio di ministri, viceministri e sottosegretari 'tecnici' aumenterebbe di 7.193,11euro al mese: 3.503,11 euro in più rispetto alla diaria e altri 3.690 euro di rimborsi per l'esercizio del mandato.



24 ottobre 2024 - fonte QUI 

Se si guarda all'importo la pensione minima passa dai 614,77 euro attuali a 617,9 nel 2025 con un aumento di appena tre euro.