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venerdì 11 luglio 2025

Ho l'età in cui sono gli altri che devono piacermi

Giovani ninfette dell'est, delicate fanciulle dai modi garbati, in realtà abili e avide predatrici di danarosi polli europei, utili per il loro soggiorno e mantenimento. Forse in fuga da un passato mercenario, con i loro vestitini fiorati tanto innocenti quanto ingannatori.

C'è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Se al pollo piace essere spennato. Magari consciamente, consapevolmente e felicemente 'pollo'.

Altro fenomeno da indagare.

sabato 15 febbraio 2025

Se vedi una merda sul marciapiede la schiacci o la scansi?

E mi auguro che il tipo l'abbia scansata, perché davvero non capisco la necessità di certa gente a dover mettere i piedi ovunque, e mi chiedo: ma in casa loro faranno lo stesso? metteranno i piedi sul divano o sulle sedie della cucina?

Insomma ci siamo paranoiati per due anni, arrivando a lavare le strade con il cloro, toccando vette di disinfezione inimmaginabili e adesso che i marciapiedi sono un nastro di escrementi di cani, sputi e rifiuti di ogni genere, c'è gente che si sente a suo agio così.

Tuttavia impossibile sistemare la questione, passa il controllore e lo invita a togliere le scarpe dal sedile, si infastidisce e lo fa giusto il tempo di vederlo passare, per poi riprendere come nulla fosse. Se qualche passeggero protesta, la risposta è: è tuo il treno?

A quel punto inizia un dibattito inconcludente sulla necessità delle persone a sedersi sul pulito, poi magari un bimbo ci posa le mani e le mette in bocca. Ma nulla, loro sono liberi, creativi e contro il sistema, quindi via così, che gli arroganti conquisteranno il mondo.

lunedì 10 luglio 2023

Mondo ladro...e non solo lui

Salgono assieme, lui ha circa 14 anni, uno zainetto sulle spalle e la maglietta di una squadra di basket statunitense, il padre veste sportivo, un quarantino pacifico e gioviale. Li scruto di taglio mentre faccio finta di leggere il mio solito giallo da viaggio, e penso: questi due sono un ottimo materiale per un post alla Belluca. E infatti...

Il loro gioco del giorno deve essere l'indipendenza in viaggio, perché appena imboccano il corridoio si siedono in due file differenti e il padre dice: Lorenzo, dobbiamo scendere a Sestri, mi dici tu quando è il momento? mi raccomando avvertimi quando arriviamo.

Lorenzo rassicura e si guarda attorno con attenzione, ma dopo pochi minuti il suo sguardo è impegnato in altre faccende. Passano un paio di stazioni, il padre chiacchiera al telefono e Lorenzo è preso nei suoi pensieri, poi inizia a controllare qualcosa di importante dentro lo zainetto.

Ad un certo punto il padre si alza senza dire nulla, si sposta verso l'uscita e guarda suo figlio, nel suo sguardo c'è una speranza, una luce ottimista, un sorriso. Il treno rallenta, ma Lorenzo è ancora perso nel suo zainetto, il convoglio si ferma, lui niente. Noto uno sguardo deluso.

- Lorenzo dobbiamo scendere, vieni presto, dai andiamo, sbrigati. La voce nasconde un velo impercettibile di tristezza, esperimento fallito, forse lo sento solo io, e Lorenzo con passettini un po' impacciati si dirige veloce verso suo padre, senza capire bene cosa stia succedendo per giustificare quella fretta.

Scendono e li vedo passare sulla banchina mano nella mano. Il treno riparte.

Mi guardo attorno, nessuno pare essersi accorto di nulla, tanto sono presi dai loro cellulari, immersi nelle notifiche di whatsapp; quella accanto a me spippola su Candy Crush, dispensando l'intero vagone di suoni e trilli, ed a me vien voglia di buttarglielo dal finestrino quello smartphone. Era meglio Lorenzo perso nel suo zainetto.

lunedì 3 aprile 2023

“Nessuno pagherebbe del denaro sonante per andare da Berlino a Potsdam in un'ora quando può arrivarci gratis in un giorno in sella al suo cavallo.”

Questa frase, attribuita a Guglielmo I, fu pronunciata quando apprese dell'invenzione del treno. Da allora però la nozione di trasporto ferroviario è decisamente mutata. Premetto subito che questo video non è uno scherzo, ma una cosa che succede normalmente nelle ferrovie tedesche. C'è anche da dire che probabilmente i tedeschi e chi per loro, fanno un uso dei treni meno creativo di quello degli italiani e chi per loro. Tuttavia c'è da notare, non senza una certa preoccupazione, come il livello di indagine e la qualità delle 'magagne' trovate dall'ispettore, sia qualcosa che l'italiano medio nemmeno percepisce. 


A seguire alcune foto di repertorio su un treno italico verace, tanto per rimarcare l'abisso.



giovedì 16 febbraio 2023

Il treno ha fischiato, ma meglio non salire

Il nuovo lavoro mi porta a prendere il treno per una tratta che per fortuna non supera i venti minuti. In questo breve tragitto che potrebbe tranquillamente essere paragonato ad una tratta metropolitana, ho varie attività da svolgere, una di esse è leggere, oppure guardo dal finestrino; spesso assisto alla mise-en-scène degli zombie da cellulare che mi siedono accanto ed ho quindi deciso di filmarli a loro insaputa, per costruire una sorta di Corte dei Miracoli metropolitana. Frastornati dai video di tik tok o da altre faccende sempre e comunque troppo rumorose per i miei gusti, la quasi totalità dei miei compagni di viaggio si pianta davanti ad uno schermo e lì resta inchiodata per tutto il tragitto.


Ed io li osservo questi zombie metropolitani, tra il divertito ed il preoccupato, e come Belluca mi interrogo: qui non si va dalla normalità alla pazzia, ma dalla pazzia bisogna risalire alle cause che l'hanno determinata che affondano nella probabile normalità.