venerdì 11 luglio 2025
Ho l'età in cui sono gli altri che devono piacermi
sabato 15 febbraio 2025
Se vedi una merda sul marciapiede la schiacci o la scansi?
Insomma ci siamo paranoiati per due anni, arrivando a lavare le strade con il cloro, toccando vette di disinfezione inimmaginabili e adesso che i marciapiedi sono un nastro di escrementi di cani, sputi e rifiuti di ogni genere, c'è gente che si sente a suo agio così.
Tuttavia impossibile sistemare la questione, passa il controllore e lo invita a togliere le scarpe dal sedile, si infastidisce e lo fa giusto il tempo di vederlo passare, per poi riprendere come nulla fosse. Se qualche passeggero protesta, la risposta è: è tuo il treno?
A quel punto inizia un dibattito inconcludente sulla necessità delle persone a sedersi sul pulito, poi magari un bimbo ci posa le mani e le mette in bocca. Ma nulla, loro sono liberi, creativi e contro il sistema, quindi via così, che gli arroganti conquisteranno il mondo.
venerdì 18 ottobre 2024
lunedì 10 luglio 2023
Mondo ladro...e non solo lui
Il loro gioco del giorno deve essere l'indipendenza in viaggio, perché appena imboccano il corridoio si siedono in due file differenti e il padre dice: Lorenzo, dobbiamo scendere a Sestri, mi dici tu quando è il momento? mi raccomando avvertimi quando arriviamo.
Lorenzo rassicura e si guarda attorno con attenzione, ma dopo pochi minuti il suo sguardo è impegnato in altre faccende. Passano un paio di stazioni, il padre chiacchiera al telefono e Lorenzo è preso nei suoi pensieri, poi inizia a controllare qualcosa di importante dentro lo zainetto.
Ad un certo punto il padre si alza senza dire nulla, si sposta verso l'uscita e guarda suo figlio, nel suo sguardo c'è una speranza, una luce ottimista, un sorriso. Il treno rallenta, ma Lorenzo è ancora perso nel suo zainetto, il convoglio si ferma, lui niente. Noto uno sguardo deluso.
- Lorenzo dobbiamo scendere, vieni presto, dai andiamo, sbrigati. La voce nasconde un velo impercettibile di tristezza, esperimento fallito, forse lo sento solo io, e Lorenzo con passettini un po' impacciati si dirige veloce verso suo padre, senza capire bene cosa stia succedendo per giustificare quella fretta.
Scendono e li vedo passare sulla banchina mano nella mano. Il treno riparte.
Mi guardo attorno, nessuno pare essersi accorto di nulla, tanto sono presi dai loro cellulari, immersi nelle notifiche di whatsapp; quella accanto a me spippola su Candy Crush, dispensando l'intero vagone di suoni e trilli, ed a me vien voglia di buttarglielo dal finestrino quello smartphone. Era meglio Lorenzo perso nel suo zainetto.