lunedì 10 luglio 2023

Mondo ladro...e non solo lui

Salgono assieme, lui ha circa 14 anni, uno zainetto sulle spalle e la maglietta di una squadra di basket statunitense, il padre veste sportivo, un quarantino pacifico e gioviale. Li scruto di taglio mentre faccio finta di leggere il mio solito giallo da viaggio, e penso: questi due sono un ottimo materiale per un post alla Belluca. E infatti...

Il loro gioco del giorno deve essere l'indipendenza in viaggio, perché appena imboccano il corridoio si siedono in due file differenti e il padre dice: Lorenzo, dobbiamo scendere a Sestri, mi dici tu quando è il momento? mi raccomando avvertimi quando arriviamo.

Lorenzo rassicura e si guarda attorno con attenzione, ma dopo pochi minuti il suo sguardo è impegnato in altre faccende. Passano un paio di stazioni, il padre chiacchiera al telefono e Lorenzo è preso nei suoi pensieri, poi inizia a controllare qualcosa di importante dentro lo zainetto.

Ad un certo punto il padre si alza senza dire nulla, si sposta verso l'uscita e guarda suo figlio, nel suo sguardo c'è una speranza, una luce ottimista, un sorriso. Il treno rallenta, ma Lorenzo è ancora perso nel suo zainetto, il convoglio si ferma, lui niente. Noto uno sguardo deluso.

- Lorenzo dobbiamo scendere, vieni presto, dai andiamo, sbrigati. La voce nasconde un velo impercettibile di tristezza, esperimento fallito, forse lo sento solo io, e Lorenzo con passettini un po' impacciati si dirige veloce verso suo padre, senza capire bene cosa stia succedendo per giustificare quella fretta.

Scendono e li vedo passare sulla banchina mano nella mano. Il treno riparte.

Mi guardo attorno, nessuno pare essersi accorto di nulla, tanto sono presi dai loro cellulari, immersi nelle notifiche di whatsapp; quella accanto a me spippola su Candy Crush, dispensando l'intero vagone di suoni e trilli, ed a me vien voglia di buttarglielo dal finestrino quello smartphone. Era meglio Lorenzo perso nel suo zainetto.

6 commenti:

  1. Le persone come Lorenzo sono macchine d'amore ma le persone intente nelle loro banalità non lo possono scoprire!

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    1. hanno una sensibilità delicata che per molti è sconosciuta

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  2. Orami è diventato normale che i più cafoni ascoltino a tutto volume la cacca emessa a tutto volume dai furbofoni dei quali i cafoni sono appendice.
    La Boldrini aveva ragione, col suo razzista apprendere i valori, i costumi, gli usi dagli esseri superiori che sono arrivati dall'estero, in quanto questi esseri, ancora energici e ruspanti nel loro egoismo senza limiti, sono imbattibili in quanto a volume e persistenza degli ascolti comminati agli altri.
    Il furbofono riesce, spesso, spesso, a esaltare le caratteristiche delle persone.

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    1. il furbofono pare sia un ottimo esaltatore di imbecillità

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