domenica 30 aprile 2023

Il crimine ha due elementi

Actus reus e Mens rea: l'actus reus è l'atto criminale in se, la mens rea invece è la volontà di compierlo.
L'insieme dei due elementi porta a commettere il crimine; vi sono anche casi in cui un crimine viene perpetrato senza che vi sia mens rea, ovvero premeditazione da parte del soggetto, del compimento del crimine. Questa in rari casi può essere un'attenuante che da luogo ad uno sconto di pena. 

Ovviamente prima il reo deve convincere il giudice di essere veramente pentito dell'atto criminoso e anche della non reiterabilità dello stesso. E' probabile che se fossimo imputabili per la sola mens rea molte persone sarebbero già in carcere da tempo.

A questo punto vi chiederete: ma perché dico tutto questo? ... ebbene perché i furti d'arte sono in aumento, e qui si ha la compresenza perfetta dei due elementi, la situazione è così grave che perfino la televisione francese ha deciso di farci un servizio; un allarmante reportage su quello che sta accadendo in Italia e che con la crisi economica, è diventato un fenomeno in rapidissima ascesa.
Personalmente ho sempre l'impressione che sia meglio così, e che queste opere siano più tutelate nelle mani dei privati piuttosto che lasciate all'incuria pubblica, in balia della cronica sciatteria italica. E pazienza se qualche studioso non scoprirà esattamente tutti i segreti dei nostri avi. Quindi in breve... (video per stomaci forti)

Italia: il saccheggio dei siti storico archeologici è un male che affligge l'Italia ormai da 50 anni. Queste opere d'arte di epoca etrusca, ma anche greca o romana vengono rubate e vendute al mercato nero, il più delle volte all'estero.

venerdì 28 aprile 2023

Della decadenza irresponsabile

La città si sta trasformando, in modo troppo repentino per i miei gusti, nel centro storico è un fiorire di targhe e targhette, frecce e cartelli, indicazioni e percorsi colorati in base all'epoca che si vuole scoprire. Chiaramente ai cittadini tutto questo dire e direzionare non serve, ma è utile ai turisti, che non sanno e non conoscono luoghi, date, fatti. Quindi è un po' come quando vai al museo e ti soffermi a leggere i cartellini dei quadri, il palazzo Tal dei Tali, fu costruito nel - da - ci visse - ci nacque - vi soggiornò - lo rimaneggiarono nel Medioevo, poi anche nel Rinascimento. Poi nessuno fece più nulla perché andava bene così.
Penso alle file interminabili di persone per comprare una bottiglietta di acqua a due euro, in coda per il gelato, due palline un euro e cinquanta, per entrare al museo col biglietto cumulativo, all'acquario col biglietto del treno e lo sconto, prendere la metro con il pass giornaliero, l'autobus per l'aeroporto, 6 euro per una tratta urbana di 15 minuti, ma vale un'ora e mezza; come se chi sta per partire avesse del tempo per farsi un giro in pullman prima del check in.

Stiamo diventando un'altra di quelle città che il turismo di massa lo macinano e poi lo sputano come un nocciolo di dattero. Pronti ad entrare in qualche selfie stereotipato. Quindi ecco gli effetti collaterali di un assessorato al turismo che legge i grandi numeri e se ne bea, ma che è intrinsecamente organizzato come la pro loco di Busalla, senza nulla togliere a Busalla, dove al massimo in piazza a farsi i selfie trovi nonna Pina e lo zio Mimmo. Qui nel frattempo attorno alle stazioni ferroviarie, come biglietto da visita per i nuovi turisti abbiamo stormi di tossici in cerca di monetine, rasta alternativissimi che pisciano nelle aiuole e pascolano i cani dove capita, senza tetto che dormono nelle sale d'aspetto.

Ma non credo ci sia molto da stupirsi per questa deriva, fa parte del pacchetto. Quanto poi alla tendenza nazionale, siamo quasi in anticipo sui tempi, perché spendere 9 milioni di euro per una campagna pubblicitaria che lascia perplessi perfino i francesi... a me fa pensare all'ennesimo regalo all'amico dell'amico del ministro che inizia la carriera di promoter pubblicitario, ma fino a ieri aveva un sali&tabacchi in centro.

mercoledì 26 aprile 2023

Libertà o morte

Quante persone siano transitate da questo portale non è dato saperlo, ma una cosa è certa, dal 1530, anno in cui fu costruito e per i successivi 493 anni, ne sono passate moltissime, almeno a giudicare dal consumo dello scalino d'accesso.

Del palazzo originale, che si trovava dietro al portone, invece resta solo il bel nome: Palazzo Basadonne; evocativo, romantico e pur malandrino. Di tutto il resto, inteso come la sua nobile consistenza di stanze affrescate, atri voltati, stucchi e statue, non rimane nulla; macinati dal tempo e dalla speculazione, gli eleganti saloni sono stati frazionati in comuni appartamenti da reddito. Ma forse meglio così, non tutto il centro storico è dedicato a nobili soggiorni, e le città si evolvono, mutano e tutto cambiano. 


La cosa interessante invece è che nella sera del 26 aprile del 1827, un giovane di soli 22 anni varcava questo portone per andare ad iscriversi alla CarboneriaIl suo nome? Giuseppe Mazzini. Quello che ha combinato dopo lo sappiamo, anche non abitando a Genova.

venerdì 21 aprile 2023

A volte il passato viene a cercarti

Ci sono cose, che quando le scopro, mi lasciano letteralmente affascinato; il Pantheon è una di queste. E non è solo l'edificio nella sua impressionante complessità costruttiva ed artistica a stupirmi.
Inaugurato 1900 anni fa, è ancora oggi l'edificio con la cupola in calcestruzzo non armato più grande del mondo. A mezzogiorno del 21 aprile (tradizionale data di nascita di Roma), il raggio del sole attraverso l'occhio colpisce la porta d'ingresso (che è ancora quella originale con la sua serratura funzionante) in modo che l'imperatore entrando nell'edificio fosse immerso nella luce del sole.
Roba che a me quasi viene da piangere per tanta perfezione.

sabato 15 aprile 2023

Casa di piacere per stranieri

Si narra che durante il medioevo la città di Genova avesse un suo quartiere a luci rosse, in esso si concentravano le prostitute, che per poter esercitare il loro lavoro versavano una tassa alla Repubblica. Con questi soldi sono state finanziate importanti opere portuali, sarà anche perché era proprio dalle navi che arrivavano una parte dei loro clienti, per il resto ci pensavano le caserme, i conventi e i privati cittadini.

Questo quartiere esiste ancora oggi, ma nessuno si sognerebbe di fare una rappresentazione in ricordo delle vecchie tradizioni. Peccato perché sono certo che una rievocazione storica richiamerebbe molti curiosi. Nell'attesa di un riconoscimento ufficiale il Comune ha deciso di dar merito al meretricio e quindi ecco la targa in ricordo di tanto lavoro; il testo è in fase di definizione e non è dato sapere se all'inaugurazione saranno presenti anche le interessate; ma la collocazione della placca è stata individuata, è un posto di grande passaggio. Insomma un'ottima pubblicità con certificazione storica. Sono sicuro che diventerà presto un'attrazione turistica. 

Se questa storia vi ha affascinato, e volete dare un tocco internazionale alla faccenda, potete farvi un giro oltre oceano per conoscere Alice Little, che con i suoi 267mila dollari a settimana è la prostituta più pagata (e desiderata) degli Stati Uniti. Non sappiamo se con le sue tasse ha finanziato qualche molo del porto di New York, ma la cosa certa è che lei le tasse le paga.

lunedì 10 aprile 2023

Si Roma c’avesse er porto Napoli sarebbe ‘n orto

Roma esercita su di me un fascino sconvolgente, similmente altre città, ma a Roma sconto una sorta di vera sindrome. Così ero lì, con la schiena appoggiata all'obelisco vaticano, e mi sono sentito un granello di polvere nel vento. Lui, l'obelisco, circola da molto tempo, ha visto faraoni, papi, imperatori, 3500 anni di guerre e pestilenze, calate di barbari, invasioni e saccheggi e nulla lo ha scalfito. Quando si dice - il fascino della città eterna -
Mi veniva quasi da piangere ripercorrendo le poche tappe che ricordavo della sua storia plurimillenaria. E quasi tutto quello che tocchi a Roma ha una storia plurimillenaria, che starei interi pomeriggi a contemplare un solo edificio o una sola piazza, per controllarne ogni dettaglio, ogni spigolo ed ogni scalino, immaginando gli eventi che si celano dietro ad ogni graffio. Ed in questo pensare l'oggi svanisce, e resto lì, come un babbeo a guardarmi intorno.
Sono così tante le rappresentazioni di questa piazza, da poter attraversare i secoli, immaginandone ogni minimo mutamento, e con un poco di fantasia riviverla come dentro una macchina del tempo. Una giostra il cui fulcro è proprio l'obelisco, attorno a cui mutò il panorama; quanto agli uomini, quelli passano veloci come nuvole nel cielo. E pure io sono stato un battito di ciglia dentro un panorama quasi eterno.




E poi c'è la storia parallela, quella del marinaio genovese Benedetto Bresca che contribuì ad innalzare il grande obelisco, una vicenda che alcuni ricordano ancora oggi. (click QUI)

giovedì 6 aprile 2023

Titivillus & Grisillus - i diavoletti degli errori grammaticali

Titivillus è il nome che i copisti medioevali davano al diavoletto dispettoso capace, con vari stratagemmi, di distrarre ed indurre a commettere errori nella scrittura dei testi manoscritti.
Quindi chi meglio di Titivillus poteva essere invocato nel caso si scoprissero degli errori di trascrizione.

In questo altorilievo del XII secolo vediamo Titivillus impegnato a manomettere la bilancia che pesa l'anima del giusto, mentre l'angelo sta decidendo dei suoi peccati. Ma San Pietro non approva, e colpisce in testa Titivillus con il suo mazzo di chiavi, mentre lui mostra nel cartiglio tutta la sua contrarietà: DOLEO Q(uia) AN(te) E(rat) MEUS (“Mi affliggo perché prima era mio”). 

La cosa interessante è che nel giudizio per l'entrata in paradiso vengano, oltre alle buone azioni, considerati anche gli errori grammaticali con i quali l'anima rischia di finire all'inferno.
Tanto per dire l'importanza che aveva l'uso della corretta grammatica in un mondo in cui la stragrande maggioranza della popolazione era analfabeta. A far coppia con Titivillus, che si occupava dei monaci, c'era Grisillus il demone dei refusi dei laici, entrambi impegnati non solo a far commettere gli strafalcioni grammaticali alle loro vittime, ma anche ad annotarli su appositi elenchi al fine di reclutare anime da portare agli inferi. Che poi, oggi, a scorrere il web ed i sociali i "nostri diavoletti" di lavoro ne hanno moltissimo, quindi quando scrivete degli strafalcioni, non date la colpa al correttore automatico, è tutto merito loro; ma finirete all'inferno in ogni caso.

lunedì 3 aprile 2023

“Nessuno pagherebbe del denaro sonante per andare da Berlino a Potsdam in un'ora quando può arrivarci gratis in un giorno in sella al suo cavallo.”

Questa frase, attribuita a Guglielmo I, fu pronunciata quando apprese dell'invenzione del treno. Da allora però la nozione di trasporto ferroviario è decisamente mutata. Premetto subito che questo video non è uno scherzo, ma una cosa che succede normalmente nelle ferrovie tedesche. C'è anche da dire che probabilmente i tedeschi e chi per loro, fanno un uso dei treni meno creativo di quello degli italiani e chi per loro. Tuttavia c'è da notare, non senza una certa preoccupazione, come il livello di indagine e la qualità delle 'magagne' trovate dall'ispettore, sia qualcosa che l'italiano medio nemmeno percepisce. 


A seguire alcune foto di repertorio su un treno italico verace, tanto per rimarcare l'abisso.