venerdì 28 giugno 2024

I topi non costruirebbero mai trappole per topi - versione reale

Tranne che nell'esperimento Universo 25, detto anche la Fogna del comportamento. 
Nel 1973, meno di cinque anni dopo l'inizio dell'esperimento, la popolazione è passata da 2.200 topi a nessuno. I giovani che nascevano in quell'ambiente caotico dominato dalla violenza non ricevevano protezione e nessun legame si instaurava con loro. Ciò portò quella piccola società di topi all'estinzione totale.

Ma adesso passiamo agli esseri umani. Freud affermava che l'umanità è solo una masnada di assassini, e a ben guardare i programmi di storia scolastici sono una successione di guerre. Quindi che altro ci si può aspettare se alle nuove generazioni insegniamo che l'evoluzione della società è fatta da una sequenza di massacri?

Stando ad alcune statistiche, nel mondo ci sono 15.000 ordigni nucleari. Tuttavia per distruggere il pianeta ne basterebbero 50.
Gli altri li hanno costruiti per sicurezza, metti che qualcuno non funziona, o magari sono in scadenza, e fanno cilecca. In ogni caso se usano le prime 50 bombe, le altre non servono, quindi soldi sprecati. 
O forse ben spesi? Dipende dai punti di vista.
C'è anche una teoria; forse bislacca, che vuole l'estinzione dei Sumeri causata da una guerra nucleare. Secondo alcuni spiegherebbe perché aree oggi desertiche, un tempo fossero fertili e rigogliose. Alcuni archeologi sostengono infatti che non ci sia nulla della loro civiltà perché una serie di bombe nucleari, una sull'altra, non lasciano molti reperti ai posteri. Poi c'è la questione della radioattività di certi scheletri trovati in Pakistan. Insomma che a cercare prove di quanto fossero coglioni i nostri antenati qualcosa lo trovi. Ma non serve a molto, se non a rassicurare che stiamo rispettando tradizioni millenarie - ammazzarci fino all'estinzione, anzi di più, che un botto solo è poco. Ammazzarci lentamente per morire male deve essere quello a cui aspirano la maggior parte degli uomini di potere.

A spiegarci la questione post nucleare questa volta non ci sono scienziati, ma l'Intelligenza Artificiale, che simula in base alle sue conoscenze quello che potrebbe accadere. Quindi se volete deprimervi ancora un po' eccovi il tutorial che potrebbe diventare uno spoiler oppure un documentario per i posteri, sempre che ne rimangano. Perché quando devi sganciare sul pianeta una bomba nucleare un posto vale l'altro, l'importante è il pensiero.

venerdì 21 giugno 2024

Questa è solo una piccola parte di un piano più ampio

E' arrivata l'onda nera sull'Europa, la chiamano così la rimonta della destra, su quasi tutte le nazioni, la Francia capofila ed altre meno improbabili a seguire, le ultime elezioni più che un'onda danno idea di un'alta marea della cui durata nessuno può dire. Lo spauracchio di una qualsiasi dittatura viene sventolato, soprattutto dalle sinistre che si trovano all'angolo. Ma ho sempre più l'impressione di sentire chi grida al lupo per accaparrarsi voti.

Per parte mia dopo la candidatura e conseguente elezione della Salis, che pur stando ai domiciliari approda al seggio europeo con un'indennità lorda di 10.075,18 euro mensili... ecco mi passa ogni velleità di sentirla in rappresentanza del popolo sovrano e tutte quelle puttanate raccontate sui candidati, il voto dei cittadini e aggiungete voi qualche altra fregnaccia elettorale.

Sarà anche che dalle mie parti il nuovo che avanza alla fine aveva gli stessi vizi del vecchio che se ne andava e che tutti prima o poi te li trovi con le dita nella marmellata, talmente occupati a fare l'interesse privato da dimenticarsi quello pubblico, che tanto poi tra domiciliari, immunità, prescrizione e chissà che altro, passato il tempo giusto se ne tornano a casa con il vitalizio, e avanti il prossino che tanto l'italiano medio-mediocre ha la memoria corta.

sabato 15 giugno 2024

Questa non è una conquista, ma un corteo funebre

Disse circa questo l'ultimo doge di Genova, vedendo arrivare da ponente le truppe francesi che entravano in città al suono della Marsigliese. Di lì a poco dalle chiese genovesi sarebbero spariti tutta una serie di arredi ed opere d'arte; alcuni di essi potete vederli al Louvre di Parigi. Non sappiamo invece che fine abbiano fatto i Genovini d'oro custoditi nei forzieri del Banco di S.Giorgio.

Nata nel 1005 la Repubblica termina ufficialmente il 15 giugno 1797 - con l'arrivo di Bonaparte, che con un paio di cannonate cancella uno Stato Sovrano con una media di 600mila abitanti, retto da una potente ed intraprendente oligarchia, che manco le multinazionali di oggi.

Ma questa è storia vecchia vecchissima.

Oggi invece, se vogliamo scovare un luogo che ben rappresenta la fine della Repubblica, ed i passaggi di potere e governi, restando immutato nella sua bellezza, questo è Palazzo Ducale, ed in particolare questa sala...

Qui nel 1768, si prese la decisione di vendere la Corsica alla Francia, primo segnale del cedimento di una stabilità di governo che per 792 anni aveva dominato commercialmente il mediterraneo.

Quanto alla stagione napoleonica, se nel 1805 sempre in questa sala si assisteva al gran ballo in onore dell'imperatore con tanto di affresco/ricordo, pochi anni dopo, nel 1815, si salutava l'arrivo dei Savoia come nuovi proprietari. A seguire i festeggiamenti per il Regno d'Italia del 1861 e nel 1946 per la Repubblica Italiana ... tanta roba per una saletta così.

martedì 11 giugno 2024

Questa sì che sarebbe una bella sventura, trovare simpatica la persona ci si è prefissi di detestare

Lei si chiama Roberta Bruzzone, è laureata in psicologia clinica presso l'Università di Torino con tesi in ambito criminologico. Psicologa forense, è divenuta nota principalmente per il suo coinvolgimento nelle indagini sul delitto di Avetrana, quando le fu affidato il ruolo di consulente della difesa di Michele Misseri.
Compare spesso in televisione ed il suo accento ligure è inconfondibile, così come i suoi modi un po' da bulla di quartiere. Ma tolto il personaggio che si è creata, certe considerazioni hanno quasi del filosofico. Tipo individuare gente che sul pianeta consuma inutilmente ossigeno, persone di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno. Insomma cinica ma sincera.

venerdì 7 giugno 2024

Talea di rosa ed altri trapianti fantastici

Ho ripreso gli esperimenti con le piante. una cosa che non facevo da decenni. principalmente perché se qualcosa riesce e inizia a crescere non so dove metterlo. Ora con il giardino dei gatti innamorati le cose sono piazzabili - biodiversità potenziale.
Tuttavia ora l'idea è di rendere gli interni della Casa dei Pescatori una sorta di serra urbana, usando i davanzali a sud come veri e propri terrari di aromatiche. In questo ho trovato bei consigli nei video di Alice. Ed anche la filosofia di Fumio Sasaki (di cui forse scriverò) per gestire il resto della casa, mi pare percorribile e quasi in linea con la mia idea di rinnovamento conseguente al trasloco nel borgo dei pescatori.

Le talee di Potos hanno prodotto belle radici, per ora stazionano in acqua in attesa di nuova destinazione. Ma forse le lascerò in idrocoltura che pare sia la scelta più facile e meno impegnativa a livello gestione piante quando sei in ferie.

La talea di Rosa bianca rampicante invece è in stasi, sono ancora in zona 30-40 giorni per radicare o morire. Molti anni fa ne ottenni una per sbaglio e venne fuori una piantina robusta che devo aver regalato a qualcuno. Ora ne voglio una tutta per me, e ci tengo particolarmente. Avendo deciso che le rose bianche rampicanti fanno parte di quei residui di giardini romantici di inizio '900 che caratterizzavano i quartieri collinari, insomma mi sembra di fare archeologia botanica. Anche se la questione storia delle rose è ancora un argomento da indagare meglio.

La piantina di Campanula ha preso, d'altra parte è una pianta che si può considerare infestante e cresce ovunque senza troppi riguardi. Mi piace molto il colore dei fiori e soprattutto il fatto che abbia una fioritura abbondante e prolungata. Potevo comprarla per un paio di euro, ma vuoi mettere la soddisfazione di vederla crescere da pochi steli?

Invece posso definitivamente salutare le talee di Asparagina. Un esperimento con una pianta che non è proprio il massimo dell'estetica, solitamente cresce a spelacchio e difficilmente produce fiori gradevoli. Quindi ero preparato ad un tentativo senza troppo impegno. Insomma che anche per le piante ci vuole una sorta di affinità e con certe non funziona e basta.

La talea di Rosmarino ha prodotto subitissimo radici e il secondo travaso nel vaso finale ha rinvigorito gli steli. Dopo la bella fioritura primaverile, ora dovrò sorvegliarne il terriccio per evitare che l'afa estiva gli dia il colpo di grazia. Nell'attesa ho coperto di paglia tutta la terra; nel farlo ci sono finiti dei semini di papavero che mi hanno regalato una fioritura violetta purtroppo abbastanza effimera.

Talea di Timo era ferma dallo scorso anno. Due rametti che davo papabili e un pezzo di ramo secco inserito per distrazione e lasciato per non buttarlo. Ha preso il ramo secco, gli altri due sono morti.
Ora sta crescendo, nel vasetto piccolo piccolo, che siccome nemmeno speravo attecchisse avevo buttato un po' di terra dentro il contenitore delle mozzarelle ciliegine.

sabato 1 giugno 2024

La casa dei Pescatori

La casa dei pescatori è fatta con ciottoli di mare, massi cavati dalla battigia per costruire i muri. Il tetto invece lo hanno fatto con i legni del cantiere navale. Le tavole della tolda, consumate dal sale del mar ligure, formano i solai. Al piano fondi le rimesse aspettano i gozzi, con gli anelli per le cime e il pavimento fatto a chiglia. Bocche vuote presto misteriose.


Oggi, odore di asfalto e benzina, auto estere, rassicurante globalizzazione. Il sole abbaglia, ma non c'è mare per rinfrescarsi. I gabbiani volano altrove, le reti e i tuffi estivi un ricordo, resta l'afa e forse un sogno. Alcuni ancora lo raccontano, per esserci stati.
Memoria rimpianta di una bellezza perduta.