domenica 30 agosto 2020

La limpida meraviglia di essere vivi

Max potrebbe rappresentare la mia salvezza, anche se non glielo dirò mai espressamente.
Tuttavia per farmelo capire mi manda una foto di GattOtto, straordinariamente adulto. Dov'è finito il micetto che presidiava la mia casa al mattino?


Ti aspetta, mi dice menzognero, dando voce a un'improbabile malinconia felina. In questo tempo così fluido e pieno di incertezze la sua tenacia non mi è soltanto di esempio; quasi diventa un monito. Ogni volta che lo chiamo mi contagia con il suo entusiasmo, ed il suoi programmi al limite dell'incoscienza mi appaiono chiari e realizzabili. Una fiducia in se stesso che rasenta la supponenza, una fiducia nel domani che ho dimenticato e forse non pensavo nemmeno di poter recuperare. Così ritrovo un po' di speranza, dimentico i mesi che ho riempito di sconforto, e attendo giorni buoni e aria lunga. Non so se siano meritati oppure rubati, non m'importa, basta aver ritrovato la voglia di guardarsi attorno con occhi differenti.

giovedì 27 agosto 2020

Finché morte non vi separi




Tradizione, mai disattesa, dai miei bisnonni fino a mio fratello, nella nostra famiglia la sposa entra in chiesa su queste note; pure altri famigli hanno aderito e così anche Bea ha pensato bene di adeguarsi, e dice con immenso piacere.

La fortuna di questo brano, che Mendelssohn compose nel 1843 all'età di 34 anni, come parte di un'opera più articolata, scritta per una commedia di Shakespeare, inizia nel 1858 quando Federico III lo scelse per salutare l'entrata della sua sposa nella Cappella di St. James's Palace, a Londra.

E da allora la trascrizione per organo ha decisamente spopolato, ed ancora oggi resta nell'immaginario nuziale una delle musiche per eccellenza, assieme a Wagner e Schumann.

E così eccomi là, con lo sguardo benevolo di chi si commuove ma non vuol darlo a vedere, ed un sorriso felicemente malinconico ci ha percorsi un po' tutti, mentre Bea sfrecciava nella navata in stile autovelox, forse sapendo che quelle poche note ricucivano le generazioni. Due soli minuti in cui ogni sentimento si riassume e si completa...

domenica 23 agosto 2020

De toutes les matières, c'est la ouate qu'il préfère


"La mia indipendenza che è la mia forza, implica la solitudine che è la mia debolezza"


Scriveva così, Pasolini, e trovo sia un pensiero molto coraggioso, forse anche scomodo. Riflettevo su queste parole valutando alcuni post di Corrado su FB, e l'ostinazione con cui certe persone rifuggono la solitudine.

Corrado ha sempre avuto un latente comportamento opportunista, per capirci è una persona che fa amicizia solo con quelli da cui può ricavare qualche vantaggio, oppure come succede su FB dove il concetto di amicizia è molto blando, con persone d'immagine.

La sua nuova iniziativa per raggiungere il massimo consentito di amici, è cercare personaggi influenti o famosi, cominciando da una selezione di cognomi importanti: Pescetto, Romanengo, Gavotti, Costa, Ragnoli, Dufour e derivati.
Me lo dice tronfio, come avesse fatto la scoperta del secolo, perché lui rincorre l'élite, sia ben chiaro.

L'ho lasciato dire, non ravvisando l'utilità della faccenda, tuttavia è possibile che mi siano sfuggiti alcuni aspetti secondari di tanto affanno. Ma non saprei dire quali.

Corrado invece sembra molto soddisfatto da quello che potrà ricavare dalla sua collezione; forse inviti o semplicemente informazioni, simpatie e like da esibire nell'immagine sociale virtuale che si è creato.

Ma pensare bene a tutto questo mi ha messo un senso di nausea e tristezza, così l'ho eliminato dalle amicizie di FB e molto probabilmente eviterò anche di proseguire a frequentarlo in altri modi, grazie anche ad una certa recente attitudine alla misantropia social che inizio a considerare come salvifica.
 

giovedì 20 agosto 2020

Il mare sopra le case - II° parte



Via Assarotti - dal web

Se c'è un merito da assegnare agli speculatori dell'ottocento è quello di aver creato loro malgrado scenografie urbane uniche, in cui le delicate decorazioni eclettiche, tanto eleganti quanto eccessive, quasi si sfiorano; magra consolazione per una città dove gli spazi verdi sono piccoli ritagli soffocati nell'asfalto e la densità abitativa è degna di un sobborgo di Calcutta. In questa vertigine costruttiva l'unico a salvarsi è il mare, che da sempre conclude le prospettive più spericolate con il suo quieto movimento.

Questa foto gira spesso nelle pagine web cittadine, ritrae la via dei carri funebri, titolata ad un religioso dell'epoca inventore dell'alfabeto dei segni per i sordomuti, è chiamata così perché quando fu tracciata nel 1848 era la strada carrabile più breve per raggiungere il cimitero monumentale. E questo riferimento chiude il cerchio con la faccenda di Simonetta Vespucci.

lunedì 17 agosto 2020

La ragazza del '99

La prozia Ilda era nata il 18 agosto del 1899; tutte le sue foto da ragazza parlano di una vita serena, almeno sino al 1917, quando gli austriaci sfondano il fronte a Caporetto, costringendola a sfollare a Napoli, dove lavorerà alla manifattura tabacchi, assieme a sua sorella Laura.

Vivranno di sussidio sino all'armistizio del 4 novembre del 1918. Terminava la Grande Guerra, con un bilancio di 1.240.000 morti e tolto l'indennizzo governativo, la sua famiglia dovette rimboccarsi le maniche e ricominciare da zero. Fu a questo punto che la prozia Ilda decise di diventare crocerossina per aiutare i reduci negli ospedali militari.

Poco dopo, nel 1920, apparve l'influenza spagnola, la pandemia mondiale che in Italia ucciderà circa 600.000 persone. Lei nel frattempo aveva terminato la scuola per infermiere e si era fidanzata con un giovane medico inglese.

Si sposeranno nel 1922, anno in cui in Italia inizia il 'ventennio', l'epoca più buia della politica, celebrata con la marcia su Roma. 

Nel 1929 la bancarotta del padre, grazie alla crisi economica iniziata con il crollo della Borsa di New York, pone fine ad ogni sogno di recuperare l'agio borghese in cui era vissuta da ragazza, e mentre inflazione e disoccupazione dilagavano, lei ed il marito sorridevano in posa tra le ortensie del giardino di Grugliasco con i loro due figli.

Nel 1933 i figli erano tre, in Germania Hitler saliva al potere e l'Italia si avvicina pericolosamente al nazismo. La giovane coppia si chiedeva, non senza preoccupazione, quale futuro avrebbero avuto. Così quando nel 1938 vennero promulgate le leggi razziali, la decisione di trasferirsi a vivere in Inghilterra sembrò l'unica via percorribile.

Mentre in una cittadina del West Midlands ricominciano da zero, scoppia la Seconda Guerra Mondiale che terminerà sei anni dopo con un bilancio complessivo di 54 milioni di morti, di cui circa 14 milioni assassinati nei campi di concentramento.

Nel 1946 l'Europa, compresa l'Inghilterra, è un cumulo di macerie e la prozia Ilda prende la cittadinanza inglese, chiudendo definitivamente i suoi rapporti con l'Italia.

La prozia Ilda non si è mai lamentata della sua vita, avendo due certezze, la fede in Dio e l'amore del marito e della sua famiglia. Ed a quanto pare le bastarono per superare tutto questo.

Ci lascerà nel 1997, dopo aver conosciuto nipoti e pronipoti, senza più essere ritornata in Italia.


giovedì 13 agosto 2020

Legge dell'attrazione e ferie d'agosto

Da alcuni giorni sto indagando questa cosa, trovo interessante che qualcuno abbia elucubrato una legge per spiegare fenomeni diversamente inconoscibili.
Per quanto sia scettico in merito devo confessare di esserne molto incuriosito e sto cercando di capire se questa teoria possa rivelarmi qualcosa sul mio passato sociale e magari essermi utile per una sperimentazione sul campo.
Nell'attesa di elementi probatori mi consolo pensando che se davvero esiste una legge dell'attrazione ineluttabile, per contro c'è la possibilità di annullarla con un bel vaffanculo, infatti non è per forza detto che sia una condizione universale di cui dobbiamo subire gli effetti senza reagire.

Rimuginavo tutto questo dopo aver letto un messaggio WhatsApp di Mic; mi chiede se sono in ferie, ed io con una certa pazienza gli scrivo che quest'anno ad agosto non farò ferie, in parte perché il lock down ha già rappresentato una sorta di anteprima, inoltre ci sono stati i mesi di soggiorno into the badlands, che a loro modo sono stati una lunga pausa vacanziera, e poi ho cose da fare, quindi se ne parlerà a settembre. E c'è anche da dire che non sento troppo l'esigenza di fare delle ferie nel mese canonico.
Insomma gli scrivo tutto questo in risposta e la cosa è fastidiosa, perché mi rendo conto di averglielo già detto in almeno un paio di telefonate in cui abbiamo affrontato la questione ferie 2020; a metà luglio e l'altra a fine luglio.

Quindi mi chiedo, possibile che ogni 15 giorni serva un repetita iuvant
et sed continuata secant anche, quindi qual'è la parte che non capisci? 

Non sarà forse che mi chiedi cose a cazzo e manco stai ad ascoltarmi? o hai problemi di comprendonio?
Volevo chiederglielo ma poi sono pigro e non avevo più voglia di scrivere. Certo un vocale, direte voi, ma ero in fase negativo-aggressiva e avrei detto vaffanculo senza giustificare troppo.

Quindi vai a vedere che la legge dell'attrazione è vera. Ma se riesco ad attrarre perfetti idioti con la memoria da pesce rosso, potrò poi liberarmene con un fottiti? per una qualsiasi altra legge. A questo punto è solo questione di impegno giuridico.

Colomba della pace attratta dal tombino con lo stemma di Genova
in Vico Indoratori

mercoledì 12 agosto 2020

Oh My God!

Mentre scrivevo questo messaggio c'è stato un tuono fortissimo, forse è un segno che non dobbiamo andare all'incontro domani.

Ovviamente spettava ad altri disdettare; lei, Carolina, si limita a fare il ruolo della Sibilla, quella che dice agli altri cosa fare anche quando potrebbe farlo lei. 
Infatti sarebbe abbastanza imbarazzante dire: mi scusi, ma domani non posso partecipare all'incontro perché c'è stato un tuono fortissimo mentre pensavo di partire.

Così ho richiamato alla mente la prima regola del mago.

- le persone credono a tutto ciò a cui vogliono credere o a quello che temono di credere.

Carolina collega ogni azione ed ogni avvenimento a segnali che le manda l'Universo, e ovviamente solo lei è capace di interpretarli, con buona pace del pensiero razionale. Persino la scoreggia del cane del vicino di casa potrebbe segnalarle un temporaneo allineamento dei pianeti a lei favorevole per risolvere una questione delicatissima.

Credo si tratti di persone tremendamente insicure, con una mente confusa, che essendo incapaci di prendere autonomamente delle decisioni, ed operare delle scelte, lo fanno in base ad elementi insignificanti, ben sapendo che qualsiasi cosa accada dopo, potranno a loro comodo invocare gli astri per giustificare le scelte sbagliate e le loro perfette capacità taumaturgiche in caso contrario.

C'è anche da fare una considerazione sull'egocentrismo di queste persone, ma credo sia inutile perderci altro tempo... invece vi propongo questo fulmine a ciel sereno o quasi, chissà cosa voleva comunicare l'Universo alla tipa sul balcone, o magari era un messaggio per il gatto che si vede sul finale del video, che probabilmente starà ancora correndo adesso.


domenica 9 agosto 2020

Il mare sopra le case - I° parte


Questo panorama è la regola dalle mie parti, compresa la pessima edilizia in primo piano. Meno consueto è il passaggio di un veliero della Marina Militare. La Vespucci la riconoscerei tra mille, per via delle strisce bianche sulle fiancate. Ricordo che in quinta elementare ci portarono a visitarla ed a noi bimbi sembrò una specie di miracolo. Di quella gita avevo alcune foto che sono finite in cenere nel falò della memoria di cui ho scritto tempo fa. Nei giorni seguenti la maestra ci fece fare una ricerca su Amerigo Vespucci, ma anche il quaderno di quell'anno è finito nel camino, quindi mi limiterò a dire che diede il nome al continente americano anche se lo raggiunse cinque anni dopo il suo amico Cristoforo.

Mi sono chiesto se aver piallato tutti questi ricordi possa essermi di danno, ed ho risolto che NO.
Mi ricordo quello che ha senso ricordare e il resto ha poca, pochissima importanza.

Invece mi sono ricordato di Simonetta Vespucci, una genovese che fu la musa ispiratrice di Botticelli; è suo infatti il volto e forse anche il corpo della celebre Primavera, conservata agli Uffizi di Firenze. La Belen del rinascimento, morì di peste a soli 23 anni, ma alcuni sostengono che sia stata avvelenata per certe simpatie verso casa Medici. Così quando vedo la Vespucci navigare al largo della costa ligure, mi ricordo di Botticelli. 
Strane e complesse sinestesie estive.

venerdì 7 agosto 2020

Per te l'inferno sarà più caldo

Il mio vicino di sopra picchia la compagna. 
La cosa più squallida di tutta la faccenda è la commedia che recita, davanti agli amici la chiama amore-tesoro, ma quando sono soli e litigano diventa troia-puttana.

Lui è un prepotente arrogantello, con il totale controllo sulla compagna, lei una sottomessa, incapace di avere la minima autonomia. Credo viva nel terrore, o forse come accade a molte vittime di violenza domestica si sente perfino protetta.

Mi sono chiesto perché se un uomo odia così tanto una donna non la lascia, ed anche perché se una donna viene periodicamente picchiata dal compagno non riesca a svincolarsi.

Noi, io e la mia vicina, ci siamo consultati sul da farsi, ma a quanto pare non possiamo nulla di più che segnalare la cosa ai servizi sociali, sperando che lei una volta raggiunto il limite vada a denunciarlo, o magari dopo una medicazione al pronto soccorso si decida a chiedere aiuto al servizio anti violenza.

Nell'attesa lui ha cambiato tattica, basta schiaffi o pugni, la spinge facendola cadere. Che quotidianità può esserci in un rapporto del genere?

Io lo odio, non lo sopporto e quando mi capita di incontrarlo faccio finta di non vederlo. Lui sa che sappiamo ma si comporta in modo amabile, un lupo con la pelle della pecora. Che schifo.

domenica 2 agosto 2020

Aptenia Cordifolia



Si chiama così questa pianta che ho raccolto come piccola talea lo scorso anno. L'avevo lasciata che era poco più di un timido germoglio e la ritrovo ben radicata.
Il riconoscimento l'ho fatto tramite app; tra le molte che ho provato Plantnet mi è risultata la più pratica ed affidabile. Tuttavia ho notato che riconoscerle per foglia spesso è un problema, in quanto le piante con foglie simili sono moltissime e spesso l'app si confonde e fornisce suggerimenti multipli che ho trovato difficili da gestire. Con il fiore o il frutto invece si va a colpo sicuro.

Quindi da: bella piantina con fiori lilla presa a Vesima, sono passato a: aptenia cordifolia.
Nel frattempo lei ha usato la primavera per crescere e questa estate mi sta regalando dei bei fiori. Purtroppo non tantissimi, per via dell'esposizione in mezzo sole che a quanto pare ne limita la produzione.

La gestione sarà abbastanza semplice, poca acqua nel caso non piovesse, travasi e concimazioni non sempre necessari, cure invernali minime. La tecnica colturale delle succulente è facile e adatta a chi, come me, non desidera piante troppo impegnative.

Altra cosa che ho scoperto girando in rete è che le foglie sono edibili e quindi adatte per arricchire le insalate estive, cosa ottima che coniuga l'esigenza di potature per mantenere una chioma compatta alla novità di avere qualcosa di diverso dal solito basilico sul davanzale. Tuttavia dovrò aspettare che la chioma sia più folta prima di cominciare.