"La mia indipendenza che è la mia forza, implica la solitudine che è la mia debolezza"
Scriveva così, Pasolini, e trovo sia un pensiero molto coraggioso, forse anche scomodo. Riflettevo su queste parole valutando alcuni post di Corrado su FB, e l'ostinazione con cui certe persone rifuggono la solitudine.
Corrado ha sempre avuto un latente comportamento opportunista, per capirci è una persona che fa amicizia solo con quelli da cui può ricavare qualche vantaggio, oppure come succede su FB dove il concetto di amicizia è molto blando, con persone d'immagine.
La sua nuova iniziativa per raggiungere il massimo consentito di amici, è cercare personaggi influenti o famosi, cominciando da una selezione di cognomi importanti: Pescetto, Romanengo, Gavotti, Costa, Ragnoli, Dufour e derivati.
Me lo dice tronfio, come avesse fatto la scoperta del secolo, perché lui rincorre l'élite, sia ben chiaro.
L'ho lasciato dire, non ravvisando l'utilità della faccenda, tuttavia è possibile che mi siano sfuggiti alcuni aspetti secondari di tanto affanno. Ma non saprei dire quali.
Corrado invece sembra molto soddisfatto da quello che potrà ricavare dalla sua collezione; forse inviti o semplicemente informazioni, simpatie e like da esibire nell'immagine sociale virtuale che si è creato.
Ma pensare bene a tutto questo mi ha messo un senso di nausea e tristezza, così l'ho eliminato dalle amicizie di FB e molto probabilmente eviterò anche di proseguire a frequentarlo in altri modi, grazie anche ad una certa recente attitudine alla misantropia social che inizio a considerare come salvifica.
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