Dunque... ho visto in rete l'intervista a una Tipa che vive in campagna, in una casa che si è costruita lei, recuperando cose edili in discarica, usando materiali naturali. Nell'insieme era una bella casetta con attorno alberi e prati.
Si è allestita un piccolo mondo in cui lo spreco viene ridotto al minimo e nel riuso riprende le vecchie tradizioni contadine in cui tutto diventa utile risorsa. I suoi vestiti erano semplici e di fibre naturali, nella casa c'era il necessario, mobili e suppellettili che rifuggono il superfluo, l'ostentazione. Potrei dire una vita francescana laica, ma non di penitenza.
Nell'intervista affermava di riuscire a vivere con 300/400 euro al mese, anche se non era ben chiaro quali fossero le sue reali spese. Non ho capito nemmeno come si guadagnasse da vivere, cioè che lavoro facesse per avere i 300/400 euro al mese che le occorrono; lei non è entrata nel merito, l'intervistatore non glielo ha chiesto, come fosse un dettaglio trascurabile, ma ha tenuto a precisare che non entra in un supermercato da anni, perché li considera trappole per far spendere soldi alle persone. Poi c'era tutto un discorso condivisibile sulla genuinità dei prodotti, sull'industria agroalimentare ed altre faccende.
Sembrava molto serena e soddisfatta della sua vita, compiaciuta di esserci riuscita e di poterlo raccontare. Ecco una cosa che mi ha colpito è che non stava cercando di convincere nessuno, semplicemente spiegava al giornalista il suo punto di vista e le convinzioni che l'avevano portata a quella scelta. Poi gli altri facciano un po' come preferiscono.
In effetti è difficile immaginarsi in una realtà simile per chi vive condizionato dalla vita cittadina, perché se c'è una cosa evidente è che in città le persone sono più suggestionabili, per quella faccenda che chiamano conformismo. Insomma secondo la Tipa i cittadini sono polli da spennare e le città sono delle trappole mangia tempo e soldi per polli.
Così mi sono subito sentito in trappola.
che strano, una volta i mortidifame stavano in campagna dove, bene o male, una stalla o un fienile per dormire lo trovavano ed il mangiare era compreso, oggi invece sopravvivono meclio nelle metropoli, dove i più scaltri, quelli dai finti rolex riescono ad imitare persino i caporioni
RispondiEliminae poi ci penserà il ministro Foti con il nuovo Piano strategico nazionale per le aree interne, dove non si parla più di rilancio, ma di “accompagnamento nel declino".
EliminaCi sono anche orologi da 30 euro, eh...
RispondiElimina;-))
uso quello del cellulare, l'idea di avere un braccialetto al polso mi infastidisce
EliminaSi vede che non ha dei gatti.
RispondiEliminanon lo ha detto, ma aveva delle galline e delle oche
EliminaOrologi anche da dieci euro.. e funzionano alla grande.. ma perché dovremmo scandire continuamente il tempo, rimane mistero..
RispondiEliminain effetti non vedo molto l'esigenza di avere sempre sott'occhio l'orario... a meno che uno non faccia il capotreno ovvio
EliminaAnche se vivo in città, che è la nostra Genova, non sono una consumatrice. Nata dopo la guerra, sono cresciuta con la frase: Mi dispiace ma non si può. Quindi sono diventata parsimoniosa e ho ho bisogno di poco per vivere. Ciao.
RispondiEliminaLo spreco è volgare, c'è poca consapevolezza.
Eliminaal supermercato io ci vado: è economico e vicino.
RispondiEliminae spesso ne esco dopo pochi minuti con soltanto la baguette sotto braccio.
maradìmeo
però ovviamente vivo con molto meno di 300-400 euro
RispondiEliminaall'anno? :P
EliminaCiao EconomoPoe
non arrivo a tanto :)
Eliminasolo di condominio spendo di più.
però la media mensile totale delle spese è più bassa.
ciao