mercoledì 9 settembre 2020

Adiantum capillus-veneris



Altra pianta recuperata in giro da talea e rizoma. Cresce spontanea sul muretto della scuola, in una zona ombreggiata ed evidentemente umida. Ne ho preso un pezzetto che cresceva tra i mattoni con una buona parte di rizomi, senza badare troppo alla stagione ed al periodo di propagazione, che sicuramente non era luglio, ma devo dire che se all'inizio ha stentato a crescere, ad un certo punto le fronde si sono seccate e temevo sarebbe morta, ora invece pare si sia ripresa benissimo.

E'stato sufficiente coprire il terriccio con una buona pacciamatura di foglie e spostare il vaso sul davanzale della finestra del bagno per farla riprendere e vederla crescere rigogliosa.

Le nuove fronde sono delicate e chiare e ricordano davvero la morbidezza dei capelli di una dea, come dice il suo nome, ed hanno un profumo di sottobosco.
La coltivazione è abbastanza semplice, in fondo si tratta di una pianta rustica, ha bisogno di acqua e umidità regolari e l'ambiente del bagno aiuta a fare il resto.

Altra cosa interessante è il suo possibile utilizzo per farci delle tisane, e sono davvero curioso di provarne il gusto non appena ci sarà una quantità di fronde sufficienti.

La ricetta dell'infuso che ho trovato in rete infatti prescrive piccole quantità, ma le fronde sono davvero molto sottili e leggere e penso ne serviranno molte, e per adesso preferisco lasciarla crescere indisturbata.

2 commenti:

  1. Non credo sia facile da coltivare, in ogni caso la mia è morta.

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    1. ti saprò dire... anche perchè la tisana mi piacerebbe assaggiarla

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