domenica 15 novembre 2020

Solo una lacrima, ma che sia buona!



Sai cosa succederà a noi due?
Ci cercheremo ancora.
Ci cercheremo nelle canzoni, nelle citazioni, nei libri.
Ci cercheremo tra gli sguardi della gente.
Magari la sera, che ci frega sempre.
Avremo voglia di scriverci, ancora.
Magari nei sogni di entrambi.
Nonostante tutte le litigate, nonostante i
"con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita"
Ci penseremo, di nascosto...
...e fingeremo.
Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro.
Ci mancheremo...
...eccome.
E questa sarà la nostra punizione.
La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.
Charles Bukowski

Ero certo, di aver bloccato Emme ed ogni suo contatto, rimosso in modalità damnatio memoriae; ma ecco che questa poesia, buttata in una mail assieme a poche righe, mi colpisce come un fulmine, e così improvvisamente inizio a pensare di essere stato io lo stronzo, quello che non transige. 
Per fortuna ho ancora i diari del dopo Emme, uno scarno carteggio salvatosi dal rogo per pura malinconia ed anche per distrazione, in quell'epoca in cui il mondo stava franando per la malattia di mia madre, non ebbi tempo di raschiare ogni cassetto, poi sopraggiunse una comoda neghittosità.

Bukowski tuttavia è un mio lascito, la lettura de Il maestro e Margherita che avevamo fatto assieme per commentarlo come fossero fatti realmente accaduti, era un gioco che avevo inventato per avere un alibi di conversazione pronto per ogni evenienza, era stata una mia idea, e questa citazione mi rende furioso.

Poi ho pensato che in fondo le cose vanno come devono andare e Bukowski era un alcolizzato che ha passato più di metà della sua vita sbronzo, e qui concludo. In fondo la minestra riscaldata non mi è mai piaciuta.

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