venerdì 17 ottobre 2025

Il gigantismo dell'inezia

Nella foto a sinistra si vede una delle aree wifi free di Parigi, le sedie verdine fanno parte dell'arredo del giardino. In tutta la città le aree in cui turisti e cittadini possono connettersi alla rete internet pubblica sono 260 ed è possibile restare collegati per un massimo di due ore.

Quella della foto a desta invece è una delle 350 aree wifi free di Genova e il deserto di asfalto è l'attraversamento pedonale per andare in stazione. Lascio a voi ogni considerazione, perché se inizialmente mi ero imposto di fare dei confronti tra le due situazioni e lanciarmi nell'ennesima inutile crociata contro il pensiero italico, riflettendoci meglio ho deciso di scrivere di altro.

La cosa che mi interessa è la seguente:
perché mai un bel tipetto in giacca e cravatta dovrebbe connettersi a internet in un giardino pubblico quando potrebbe starsene nel suo ufficio a mettere i piedi sulle sue sedie? 
Perché invece non si gode la giornata e si fa una bella passeggiata nel verde, oppure si legge un libro o fa quello che normalmente ci si aspetta che le persone facciano quando sono in un giardino?

Credo che il wifi pubblico in aree esterne sia poco utile, principalmente perché ci si aspetta che le persone abbiano di meglio da fare. In luoghi come biblioteche e sale d'attesa già lo vedrei più calzante. Così mi sorge un sospetto, ma non sarà che questo desiderio di essere connessi sempre e ovunque è un modo per incastrare le persone? Una trappola per far si che proseguano a frastornarsi di notifiche e rimbecillirsi con giochi on line?

Alcuni dicono il contrario, ma fatico a crederlo.

domenica 12 ottobre 2025

Colombo andò in America a scambiare il battesimo con l'oro

Ovvero portare un'anima ai nativi americani.

La Vaticano spa, che già all'epoca aveva compreso ed attuato le più scaltre strategie di marketing, si occupò della creazione della domanda tramite i suoi venditori. I missionari esaminarono le esigenze dei consumatori, i nativi, ed offrirono loro un pacchetto specifico, il battesimo che monda dal peccato originale. Poco importa adesso stabilire se loro, i nativi, sapessero di cosa si trattava e se ne avessero realmente bisogno, in quanto son cose che si risolvono dopo la morte. Il prodotto adatto per far comprendere quanto fosse utile l'anima era la Bibbia, in cui si poteva leggere, per coloro che conoscevano il latino, come la disponibilità di posti in paradiso fosse limitata. Sorsero tuttavia alcuni dubbi etici, ma come ben sappiamo pecunia non olet e lasciare tutto quell'oro agli indigeni pareva brutto; anche perché lo usavano per farci le pentole invece di farlo rifulgere in monete o meglio in arredi sacri per Gloria in excelsis Deo.

L'alternativa era il genocidio, quindi il 6% dei nativi accettarono, il restante 94% invece, (circa 100 milioni di persone) venne massacrato; perché se uccidi persone senza anima non vai all'inferno. O almeno così piaceva pensare ai conquistadores. I Papi dell'epoca non lanciavano appelli per la pace sui social.

Ma adesso la questione non è tanto sull'avere o meno l'anima, diamo per certo che qualcosa ci sia e che pesi 21 grammi; ma quale tipo di anima abbiamo, insomma il modello in dotazione.
Se ne conoscono di tre tipi:

1) Anima inconsapevole - è il più numeroso. Si tratta di un'anima ingannata, a cui è stato fatto credere di avere qualcosa in sospeso e per questo è tornata sulla Terra

2) Anima pienamente consapevole - che è sulla Terra per sua scelta e per suoi motivi

3) Anima crocerossina - che ha scelto la Terra per aiutare lo sviluppo della coscienza

E niente, la questione è ancora irrisolta...

giovedì 9 ottobre 2025

A mali estremi, adesso risolviamo

Basta discutere di guerre, dazi, russi che sconfinano, israeliani che occupano, e poi basta discutere di politica, che sono finiti i tempi in cui davanti ai titoli dei giornali si faceva tribuna elettorale tra caffè e cornetto, alcuni aspettando il taglio dei capelli dal barbiere oppure in coda dal medico della mutua.
Ora i veri problemi sono altri, ben più spessi:

Federico Mastrostefano era davvero ubriaco a Uomini e Donne?
Ecco come sono andate davvero le cose

Barbara D’Urso rompe il silenzio sul suo “cachet astronomico” a Ballando con le Stelle

La Ruota della Fortuna, Samira Lui parla del fidanzato Luigi: “Ecco il nostro segreto”

mercoledì 1 ottobre 2025

Felice come un maiale nella merda

E' arrivato l'autunno, saranno già un paio di settimane, ma come sempre tendo all'inerzia stagionale per cui ero affezionato all'estate della riviera, temperature gradevoli, turisti ovunque, sagre e concerti. Insomma per risvegliarmi da questo torpore c'è voluto qualche allagamento. Dopo è anche arrivato un pensiero (il solito) sul fatto che l'Italietta, della prevenzione e della lungimiranza non sa cosa farsene ed anzi sono termini sospetti o sconosciuti.
Perfino la questione: ora pensiamo all'emergenza e poi perseguiremo i colpevoli è un'altra tiritera scontata, quasi quanto lo speaker di turno che taglia corto e afferma: bisogna 'alleggerire' e la radio è qui per fare intrattenimento.

In tutto questo, con gli auricolari nelle orecchie e gli occhi sul furbofono, l'italiano medio vive giocondo ed inconsapevole, meglio ancora se non rompe il cazzo a nessuno e subisce il disagio, grato che non sia peggiore. 
Ora... fare una lista è cosa ardua, quindi passo a qualche esempio facile da comprendere.

La piscinetta in foto si trova tra la fermata del bus e l'incrocio per andare a prendere la funicolare. Un punto di grande transito anche per l'ingresso di una struttura sanitaria dall'altra parte della strada. Da quanto è così? circa una quindicina di anni. E non serve la 'bomba d'acqua' per riempire il fosso, basta un temporale e l'acqua stagna per giorni.
Tuttavia si prosegue come se nulla fosse, le strisce vengono ripitturate, l'asfalto rifatto, lo spazzino spazza, e la questione permane. Non solo qui.





A questo punto mi chiedo:
Chi progetta queste cose (mi rifiuto di chiamarle opere) ci pensa a quello che fa?
Chi realizza queste cose (mi rifiuto di chiamarli lavori) è capace nel suo mestiere?
Chi approva a fine cantiere, sa cosa sta facendo?
Sui costi/pagamenti sorvolo, alcuni introdotti parlano di 260 mila euro.
Ma chi riceve decine di segnalazioni e lamentele, ha una vaga idea di come intervenire?

Poi c'è questo signore, che ha tutta la mia stima, e fa benissimo ad incazzarsi. Forse esagera nell'incolpare, ma quando le situazioni arrivano all'estremo le persone si esasperano. Una parte di me sente che è lecito, magari non si risolve ma si attenua l'incazzo. Facendo lavori correttamente, con una manutenzione continua che costa sicuramente meno sono certo che molte situazioni sarebbero più leggere e controllabili. Ma sappiamo bene come la gestione delle emergenze sia 'fruttuosa' per certi settori della politica e dell'edilizia.


sabato 27 settembre 2025

Il nichilismo del terzo millennio se ne frega di quelli che vengono dopo

Il Nichilismo, nella filosofia di F. Nietzsche, è quello che promuove e accelera il processo di distruzione degli ideali tradizionali, per rendere possibile l'affermazione di nuovi valori. 
Il problema della nostra società è che i nuovi valori di cui ci stiamo abbigliando non sono affatto migliorativi rispetto a quelli precedenti.

Ma veniamo alla questione pratica: saranno almeno cinquant'anni che si parla di inquinamento e mi pare che la situazione stia solo peggiorando. 
Perché? siamo tutti nichilisti? Possibile. 
Detta così appare come una commistione tra fregarsene-nuovi ideali-quelli che vengono dopo. Quindi...

Trentanove anni fa come oggi, esattamente alle 13,50 come ora, si verificava un evento che avrebbe dovuto far capire alle persone quanto sia stupido lanciare il cielo i palloncini colorati. Tuttavia questa consuetudine si verifica ancora, questo perché alcuni lo ritengono romantico, pensando che un desiderio possa avverarsi se al filo del palloncino legano un bigliettino, oppure altre fregnacce simili. Trovano poetico affidare al cielo una letterina per BabboNatale o chissà chi.

Credo che per come siamo messi, certe derive mentali dovremmo correggerle se non abbandonarle, anche se leggendo le cronache mi rendo conto che c'è di peggio.

Secondo una ricerca, i pezzi di palloncini costituiscono l'80% dei rifiuti trovati dentro lo stomaco delle tartarughe marine. I palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per uccelli marini, tartarughe e foche.
Nonostante siano composti da plastica morbida (lattice o lattice biodegradabile), un palloncino sgonfio abbandonato nell'ambiente impiega fino a 4 anni prima di degradarsi completamente, che non vuol dire scomparire ma rompersi in migliaia di pezzetti. Quindi a seguire diventa Littering, ovvero rifiuto di piccole dimensioni abbandonato in spazi pubblici. Per questo motivo da qualche tempo liberare palloncini nell'atmosfera è da perfetti imbecilli illegale.

Nel video un esempio di quanto possano essere pericolose molti imbecilli tante persone assieme che pensano di fare qualcosa di poetico e creativo, o non saprei come altro chiamare una faccenda del genere; sta di fatto che alcuni proseguono a lanciare palloncini in cielo, credendo che sia una buona cosa (per se stessi).

sabato 13 settembre 2025

Chi viene per farsi perdonare pensa ancora a se stesso

Ed è così, facendoci caso.
Insomma è l'epoca di far Canossa per la Bionda ed ha pensato bene di messaggiarmi qualcosa su w.a. prima di chiamare. Peccato perché se chiamava sarei riuscito a bloccarla, invece così dovrò attendere e la cosa mi snerva. Sì perché avranno anche messo lacci e lacciuoli alle chiamate dei call, ma posso assicurarvi che la rottura di coglioni è ancora molta. 
Così per prevenire dico sempre: mandami un w.a. prima. Poi trovo una scusa plausibile da srotolare, tipo: sono in front office-non rispondo, sul lavoro-non rispondo, se guido-non rispondo, se sono in riunione-non rispondo. 
E questo li scompensa, perché oramai quasi tutti vivono con il furbofono in mano come appendice del braccio. E poi certe persone non capiscono subito che sono uno che il telefono lo usa per telefonare e perfino per fare chiamate brevi, che mi scazza star lì a dire i fatti miei se sono in pubblico. E ancora non riesco a fare due cose contemporaneamente, è un mio limite, se cammino-non sto al telefono, se guido-non sto al telefono nemmeno con il vivavoce, se sono per negozi-non sto al telefono e nemmeno quando sono al bar per lo spritz sto al telefono, se mangio-non sto al telefono. Insomma ci sono un sacco di occupazioni nella mia giornata che non prevedono l'utilizzo del telefono; sarà perché sono rimasto affezionato quando i telefoni restavano in casa, a volte appesi al muro, altre sopra un tavolino, ed aspettavano che rientrassi senza dar fastidio, e solo in alcuni momenti potevi fruire di quelli pubblici.
Questo uso antico della tecnologia me lo sono portato dietro nel nuovo millennio. Insomma se mi arriva un numero fuori rubrica io prima blocco poi chiedo chi va là?

Quindi tornando alla Bionda, ecco, NO. 
Ci siamo lasciati a coltelli nella schiena che erano iniziati gli anni '10 ed io non ho ancora metabolizzato certe faccende. Insomma sono uno coerente, se mando affanculo è per sempre. un po' come i diamanti. Quindi riprendere a vederci solo perché ci siamo incrociati al semaforo della stazione, a me non garba. Senza contare che in quello stesso punto, prima che ci mettessero il semaforo, nel 1891, un polacco di 17 anni sparava ad una collega di lavoro che gli aveva dato il due di picche.
Insomma il genius loci di quell'incrocio non è favorevole ai ritorni di fiamma, ed alleminestre riscaldate, ed io a questi segni ci credo.

domenica 7 settembre 2025

Il futuro termina con la morte

 Mi spiace dirvelo ma è così, ricordatevelo ogni tanto ed eviterete molte inutili angosce.

Detto questo, oggi ascoltavo la radio di regime, un tizio affermava che a Kiev i russi hanno bombardato il palazzo del governo, ma per sbaglio, in realtà volevano colpire abitazioni civili, asili, ospedali, scuole, biblioteche, fabbriche, centrali elettriche (meglio se nucleari). Devono aver preso la lista sbagliata prima di far decollare i droni. Insomma non è proprio un bel modo per aprire i prossimi negoziati di pace, sempre che qualcuno abbia voglia di presentarsi ancora agli incontri. Tuttavia potrebbe essere un sistema per costringere Zelensky ad uscire dall'ufficio ed andare al Cremlino, direttamente nella tana del lupo, per vedere se alla fine un accordo si trova, magari dopo una bella tazza di caffè alla Sindona.

Più o meno nello stesso momento a Gaza l'esercito israeliano colpiva gli attici di Hamas, da cui si gode un ottimo panorama degli eserciti in marcia. Pare infatti che i terroristi si nascondano un po' dappertutto perfino tra i bambini in fila per l'acqua, e questo autorizza a sparare a cazzo di cane su qualsiasi cosa, salvo poi dire che si erano sbagliati. Ha funzionato con i giornalisti, figurati se non funziona per altri civili. D'altra parte mentre sei lì a commettere un genocidio, mica puoi stare a controllare questi dettagli.

In tutto questo, la quantità di cazzate che ci propinano i guerrafondai dal testosterone facile e dalle palle gonfie è impressionante, tuttavia è meglio far finta di crederci, almeno sino a che si è a tiro. E' anche stupefacente come i media europei, che non sono sotto tiro, riescano a fare eco a queste prese per il culo, presentandole come degne di essere riportate. Tutti presi a recitare la commedia oramai consumata del vogliamo la pace, ma proseguiamo a spararci addosso, ma voi mandateci medici, cibo e altri aiuti in modo che l'agonia sia lenta e ci sia più varietà di persone a cui sparare per sbaglio.

Prezzemolino Trump pare sia l'unico a divertirsi, una ne pensa e cento ne combina, tra dazi e meeting per la pace non ha un solo giorno libero in agenda per pensare agli USA ed ai cazzi suoi, e quell'unica volta che riesce a prendersi un quarto d'ora per pisciare, subito lo danno per morto.

martedì 2 settembre 2025

Scemo chi legge - figurarsi chi non legge

Oramai entrare in una libreria è diventato un atto di disobbedienza civile, qualcosa che molti fanno in via del tutto eccezionale, oppure che non fanno per i più svariati motivi. Che si legga di meno è oramai un dato di fatto, leggere è un piacere in via di estinzione
Come sempre gli Usa sono i capofila delle malsane tendenze europee con meno del 40% di lettori. Per quanto riguarda l'Italia i dati sono altrettanto disarmanti, oltre agli analfabeti di ritorno e quelli funzionali, aggiungo quella fetta di 'nuovi' italiani cui di leggere, entrare in un museo oppure in una biblioteca, non frega un cazzo; non lo facevano nei loro paesi di provenienza e non lo fanno in Italia. Poi c'è una fetta di popolobue che ha dismesso il cervello e preferisce il furbofono a qualunque altro tipo di pensiero.

In questo scenario in continuo, progressivo, declino è naturale che spariscano tutta una serie di avamposti della cultura, come era intesa in passato. 
Quindi dalla scena urbana e commerciale scompaiono le librerie ed assieme a loro tutto ciò che è collegato, cartolerie, edicole, biblioteche.
Il centro città si sta trasformando in Luna Park per turisti babbei, per croceristi da zoo safari, alla ricerca di una città storica verace, di una Genova che scompare proprio mentre loro la percorrono.
E' un po' come se un archeologo distruggesse i reperti mentre li sta scoprendo. Ma a questo paradosso ci aveva già pensato Fellini nel film Roma, dove la grande talpa che scava le gallerie della metropolitana fa entrare l'aria dell'innovazione che cancella le vestigia del passato.

lunedì 25 agosto 2025

Il formaggio gratis si trova solo nelle trappole per topi (*)


Dare cibo agli animali direttamente dalla mano, (come si vede nel video), invece di utilizzare una ciotola o un'area designata, è un'azione che vedo fare spesso. Ma perché se ne sente il bisogno?

Per capirlo ho tracciato un profilo psicologico chiedendo aiuto alla chat GPT.

Pare che in psicologia, questo atteggiamento sia associato a dinamiche emotive di controllo e potere. Quindi siamo nuovamente davanti all'essere umano padrone del mondo. Le conseguenze negative di questa onnipotenza le vediamo ogni giorno.
L'atto di nutrire dalla mano implica una maggiore interazione fisica, illudendo ad una maggior vicinanza con la natura e gli animali, ma come spesso accade è l'ennesimo inganno di interazioni distorte; sintomo di un senso di solitudine o mancanza di legami.
In alcuni casi, spero pochi, questo comportamento può nascondere il bisogno di sentirsi l'unico dispensatore di cibo e genera un senso di potere. Altro segnale di problemi relazionali. 

A volte l'atto di dare il cibo dalla mano è guidato da una visione romantica e idealizzata della natura e degli animali. Si può credere di stabilire un rapporto speciale, ignorando il fatto che si sta alterando il comportamento naturale dell'animale.  in mancanza di relazioni umane soddisfacenti. Questa cosa si capisce bene nell'ultimo video. 
Andando con ordine ecco alcuni possibili tratti di Personalità, individuati dalla chat GPT:

Narcisismo: In alcuni casi, l'atto può derivare da un desiderio di essere ammirati o visti come persone speciali che hanno un legame particolare con gli animali.

Impulsività: La decisione di dare il cibo dalla mano può essere frutto di un'azione impulsiva, senza considerare le conseguenze per l'animale e per sé stessi.

Incapacità di Stabilire Confini: L'incapacità di rispettare le distanze e i confini con gli animali può riflettere una difficoltà nel farlo anche con le persone. E quindi ci sono i tratti di una persona invadente.

Non sempre è un comportamento negativo: in alcuni casi, questo atto può derivare da un genuino amore per gli animali e da un desiderio di connettersi con la natura. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle possibili conseguenze negative per gli animali e per l'ecosistema.

In questo video invece, l'avere tanti amici come scritto nella descrizione, è percepito come una forma di validazione personale, un segno di accettazione e affetto, anche se effimero. Questo può rafforzare l'autostima, soprattutto in persone che hanno una bassa opinione di sé.

Personalmente credo che gli animali 'selvatici' vadano lasciati in pace, perché noi esseri umani gli abbiamo già rotto le balle a sufficienza.


(*) Secondo la Manchester Metropolitan University, il formaggio non rientrerebbe tra i cibi più 'appetitosi' per topi. Anzi, dalle loro ricerche emerge che gli esemplari di topi studiati prediligono cibi dolci e ricchi di zuccheri, compresi frutta e cereali.

lunedì 11 agosto 2025

Non è tutto oro quello che cade dagli alberi

 A quanto pare la nuova frontiera dell'arredo urbano è segnata. Quando leggo queste notizie un piccolo barlume di speranza nasce, anche se poi per diretta conseguenza vorrei espatriare immediatamente. Quindi inizio subito a fare paragoni con il mio quotidiano e mi dolgo di essere in Liguria e penso perfino di stare vivendo in una nazione che non mi appartiene ed a cui non appartengo, o magari vivo in un'epoca che non corrisponde alle mie aspettative e quindi mi sento avulso da ogni contesto a prescindere. O peggio mi trovo per mio dispetto su un pianeta ostile. Avete mai questa sensazione?

Per farla breve, mentre a Parigi viene inaugurata la foresta urbana, prima di una serie di interventi a misura di cittadino, che prevedono la trasformazione delle piazze in boschi urbani, zone capaci di contrastare il riscaldamento della città dovuto ai cambiamenti climatici, regalando ai cittadini zone fresche e gradevoli in cui poter passeggiare.



Noi qui in città inauguriamo il deserto urbano, uno dei tanti costosissimi interventi di trasformazione di una piazza in una piastra di asfalto e cemento in cui friggere d'estate e seccare d'inverno. Zone ostili, fastidiose perfino da attraversare, con un design cimiteriale che ha immediatamente sollevato polemiche.

Ed è proprio qui che si avverte la distanza 'mentale' da fuga dei cervelli, da spreco del denaro pubblico, da elefante che partorisce un topo. Ci meritiamo tutto questo?

lunedì 4 agosto 2025

La maledizione di Norma Jeane

Marilyn Monroe: (+ 4 agosto 1962), Brentwood, Los Angeles. Ebbe una relazione con JFK e Robert F. Kennedy.
Sulla morte di Marilyn sorsero molte ipotesi: omicidio ad opera della mafia e dei servizi segreti.

John F. Kennedy: (+ 1963), assassinato a Dallas. L'omicidio è stato attribuito ufficialmente a Lee Harvey Oswald, ma le teorie di complotto sull'evento sono ampie e varie. Aveva una relazione sentimentale con Marilyn Monroe.

Lee Harvey Oswald: (+ 1963) Presunto assassino di JFK, fu a sua volta ucciso da Jack Ruby due giorni dopo l'assassinio del Presidente.

Dorothy Kilgallen: (+ 1965) Giornalista investigativa e amica di Marilyn, stava indagando sulla sua morte e sul coinvolgimento dei Kennedy. La sua morte per una combinazione di alcol e barbiturici è stata dichiarata accidentale, ma anche in questo caso non mancano speculazioni e dubbi.

Jack Ruby: (+ 1967) Uccise Lee Harvey Oswald accusato di aver ucciso JFK. Morì in carcere per un'embolia polmonare. Anche in questo caso sono sorte delle teorie complottistiche.

David Ferrie: (+ 1967) Pilota di aerei e accusato nella cospirazione per l'assassinio di JFK, collegato a Lee Harvey Oswald. La sua morte per emorragia cerebrale fu dichiarata naturale, ma le circostanze sono state messe in dubbio.

Robert F. Kennedy: (+ 1968), fratello di JFK. Morì in seguito a un attentato all'indomani della sua vittoria nelle elezioni primarie di California e Dakota del Sud. Aveva una relazione sentimentale con Marilyn Monroe.

Martin Luther King: ( + 1968),  Memphis. Morì in seguito a un attentato.
Sia JFK che MLK sfidavano il potere costituito con le loro politiche (diritti civili, disgelo con l'Unione Sovietica nel caso di Kennedy) e con la loro attività di attivismo (lotta per i diritti civili nel caso di King). In quel periodo storico, questi gruppi reazionari e suprematisti bianchi erano molto attivi e influenti.

Sia Lee Harvey Oswald (assassino di JFK) che James Earl Ray (assassino di MLK) erano figure complesse e con un passato ambiguo, che avrebbero potuto essere manovrate o indotte da gruppi più potenti a commettere gli omicidi. C'erano dubbi sulla capacità di entrambi di agire ed organizzare da soli omicidi del genere.

martedì 29 luglio 2025

L'opera d'arte senza la schizofrenia dell'autore non sarebbe mai nata

Esattamente 135 anni fa, a 37 anni, Van Gogh dipingeva: Campo di grano con corvi.

Poi per vari e personalissimi motivi si sparava un colpo di pistola nello stomaco, che gli avrebbe procurato un'agonia di due giorni. Giusto il tempo per saldare il conto alla locandiera, salutare il fratello e raccontargli quanto era stata tormentata la sua vita. E far diventare questo il suo ultimo quadro dipinto, aumentandone spropositatamente il valore di mercato.

Vincent non lo sapeva, ma era un arrischiante, come lui anche Caravaggio, Michelangelo, Munch, Kahlo, Bacon, Claudel e molti altri artisti più o meno famosi. Gli arrischianti, secondo la definizione dello psicopatologo Jaspers, sono persone che mettono a repentaglio la propria salute mentale per sondare il confine. Un confine da cui le persone 'normali' si tengono debitamente alla larga. Quanto ci sia di volontario in questo sondare non è dato saperlo.

Resta il fascino per la creazione di opere che mutano la materia in qualcosa capace di trasmettere emozioni. Forse pure uno scrittore rientra nella categoria degli arrischianti, alcuni poeti di sicuro. Quanto ai blogger non saprei.

lunedì 21 luglio 2025

Il momento in cui qualcosa va storto alla fine arriva

 

E' deciso, per arredare il nuovo salotto comprerò una Kenzia, o forse più di una. Quindi mi sono informato...la Kenzia (Howea forsteriana) è una palma tropicale originaria dell'Isola di Lord Howe in Australia, appartiene alla famiglia delle Arecacee (una delle più antiche famiglie, infatti sono stati trovati resti fossili nel Cretaceo, vale a dire circa 70 - 80 milioni di anni fa).
E poi riflettevo... la comparsa dell'essere umano, Homo sapiens, sulla Terra è stimata intorno a 200.000 anni fa.

Per fare un paragone, la Kenzia è sulla Terra da 80 cm e gli esseri umani da 2 millimetri.

C'è poco da fare, le piante sono gli esseri viventi più longevi e intelligenti del pianeta, lo ricorda spesso Stefano Mancuso nei suoi libri che indagano il mondo verde; sono esseri che meglio si sono adattati alle condizioni di vita sulla Terra. Inoltre, contrariamente agli esseri umani, non distruggono il loro habitat naturale. 

Vivremo anche noi per 80 cm? Inizio a dubitarne

mercoledì 16 luglio 2025

Gente con la TV più grande della libreria

Capita spesso, sempre più spesso. Vado in case in cui i libri non esistono. Case in cui c'è un arredamento meno che essenziale, che ti chiedi: ma questi ci vivono in questa casa o la usano solo per esporre i mobili come alla fiera?
I libri non sono contemplati, nemmeno quelli finti di cartone, non rientrano tra gli oggetti necessari.
Per contro ci sono in giro un sacco di altri oggetti, vasi di cristallo, bottigliette colorate, oggetti di ceramica dal valore commerciale di un leccalecca. Roba dall'utilità improbabile, posizionata in luoghi inaccessibili proprio per non essere mai usata. Invece non mancano tutti i dispositivi della casa domotica, wifi, telecomandi, cavi e cavetti, casse bluetooth, home theatre, stereo e l'immancabile plasma big size, che troneggia sull'intera parete con davanti il divano.
Tutto questo mi fa sempre ricadere in quelle faccende: dimmi come vivi e ti dirò chi sei.
Difficile farsi un'idea della personalità di chi abita questi spazi spaziosi.

venerdì 11 luglio 2025

Ho l'età in cui sono gli altri che devono piacermi

Giovani ninfette dell'est, delicate fanciulle dai modi garbati, in realtà abili e avide predatrici di danarosi polli europei, utili per il loro soggiorno e mantenimento. Forse in fuga da un passato mercenario, con i loro vestitini fiorati tanto innocenti quanto ingannatori.

C'è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Se al pollo piace essere spennato. Magari consciamente, consapevolmente e felicemente 'pollo'.

Altro fenomeno da indagare.

sabato 5 luglio 2025

Sia l'orologio da 300 euro che quello da 3000 segnano la stessa ora

Dunque... ho visto in rete l'intervista a una Tipa che vive in campagna, in una casa che si è costruita lei, recuperando cose edili in discarica, usando materiali naturali. Nell'insieme era una bella casetta con attorno alberi e prati.
Si è allestita un piccolo mondo in cui lo spreco viene ridotto al minimo e nel riuso riprende le vecchie tradizioni contadine in cui tutto diventa utile risorsa. I suoi vestiti erano semplici e di fibre naturali, nella casa c'era il necessario, mobili e suppellettili che rifuggono il superfluo, l'ostentazione. Potrei dire una vita francescana laica, ma non di penitenza.
Nell'intervista affermava di riuscire a vivere con 300/400 euro al mese, anche se non era ben chiaro quali fossero le sue reali spese. Non ho capito nemmeno come si guadagnasse da vivere, cioè che lavoro facesse per avere i 300/400 euro al mese che le occorrono; lei non è entrata nel merito, l'intervistatore non glielo ha chiesto, come fosse un dettaglio trascurabile, ma ha tenuto a precisare che non entra in un supermercato da anni, perché li considera trappole per far spendere soldi alle persone. Poi c'era tutto un discorso condivisibile sulla genuinità dei prodotti, sull'industria agroalimentare ed altre faccende.
Sembrava molto serena e soddisfatta della sua vita, compiaciuta di esserci riuscita e di poterlo raccontare. Ecco una cosa che mi ha colpito è che non stava cercando di convincere nessuno, semplicemente spiegava al giornalista il suo punto di vista e le convinzioni che l'avevano portata a quella scelta. Poi gli altri facciano un po' come preferiscono.
In effetti è difficile immaginarsi in una realtà simile per chi vive condizionato dalla vita cittadina, perché se c'è una cosa evidente è che in città le persone sono più suggestionabili, per quella faccenda che chiamano conformismo. Insomma secondo la Tipa i cittadini sono polli da spennare e le città sono delle trappole mangia tempo e soldi per polli.
Così mi sono subito sentito in trappola.

lunedì 30 giugno 2025

Incredibile come vola il tempo quando sta andando tutto a puttane

Sembra ieri che i media parlavano del Tycoon che se la giocava al rimbalzello con la Harris e già oggi è lì che bombarda a tutto spiano esporta l'ideologia democratica statunitense, il famoso destino manifesto di cui si è già parlato in queste paginette; esattamente come tutti i suoi predecessori. Se non capite come funziona la Democrazia statunitense, ve lo spiegano con un paio di bombe. Porto per esempio l'Italia, ma potrei farne molti altri. C'è anche da dire che radere al suolo è parte di un 'vizietto' diffuso. Quindi lascio a voi altre considerazioni intelligenti.

Nel frattempo la nostra premier gli cita detti latini a caso, sarà perchè vivendo a Roma si sente la diretta discendente di qualche matrona imperiale. Poi la trovi a rovistare nei fondi del PNRR per trovare qualche spicciolo per il riarmo; e noi già sappiamo che tagliare fondi alla sanità ed alla scuola è sempre cosa buona e giusta. Perché chi può la salute se la paga nel privato ed avere sudditi ignoranti è assai comodo per un sacco di altre cose.

Per contro delle questioni ucraine non frega più un cazzo a nessuno, tutta quella smania di pace e parliamone, che era intervenuta all'inizio, si è infranta contro l'ostinazione di Putin a volere il Donbas e tutto il resto della torta. Nel frattempo noi da bravi voltagabbana abbiamo cambiato il ministro della cultura ed è certissimo che il giurin giuretto di Franceschini sulla ricostruzione a nostre spese del teatro di Mariupol, (era il 2022) possa restare lettera morta e dimenticata, esattamente come le 600 vittime che ancora giacciono sotto quelle rovine. Evitata così una fastidiosa gatta da pelare per Sangiuliano; sempre per la questione che si vis bellum para culum e quei soldi li useranno per comprare (dagli USA) qualche indispensabile manufatto bellico da tenere in garage.

Ora il vero centro del ciclone si trova in Cisgiordania, tra Israele e Siria, a volte in Palestina, a volte a Gaza, altre ancora in Iran dentro qualche sito nucleare (pare ne abbiano diversi modelli). Sempre luoghi dove Netanyahu prima e il Tycoon dopo, esportano lungimiranza, democrazia e sobrietà nell'arricchimento dell'uranio, anche se la strada l'aveva già aperta Khamenei e gli altri si sono uniti al festino per quella questione della condivisione di intenti e linea politica.

Come andrà a finire? 
Non lo sappiamo, e nemmeno la Vaticano SpA nonostante il recente avvicendamento, riesce a venirne a capo. Di sicuro c'è una questione, per noi sudditi ignoranti di cose di guerra, se la chiusura dei porti ucraini sul Mar Nero aveva fatto schizzare i prezzi del grano e le conseguenti speculazioni su pane, pasta e pastine, ora la minaccia che incombe sullo Stretto di Hormuz già fa luccicare gli occhi agli speculatori del petrolio, che a questo punto possono aumentare ciò che meglio gli conviene.

Insomma vada come vada, la guerra è sempre e solo una questione di soldi. Inutile farsi altre illusioni scomodando diritti umani e ideologie varie. 
Ma intanto parliamone a tavola...

mercoledì 25 giugno 2025

Le persone rovinano le cose belle

E' risaputo, ai genovesi i concittadini celebri stanno sul cazzo, li invidiano. Per esempio a Paganini, uno dei più famosi violinisti del suo tempo, è stata demolita la casa. Quasi lo stesso con Colombo. Poi c'è la questione della reggia del principe Andrea Doria. Qui non si poteva demolire nulla, anche se gli Alleati ci hanno provato in più occasioni. Quindi la soluzione adottata è l'incuria e la decontestualizzazione.
All'interno del porticato un tempo si intrattenevano gli ospiti importanti, che arrivavano via mare. Luogo di eleganti delizie che anticipava i giardini della reggia, ricchi di fontane e statue.
Oggi spazzatura, posteggi, impalcature ed inferriate arrugginite proteggono l'officina meccanica che ha occupato l'imbarcadero.
In questo dipinto di James Holland della metà dell'ottocento, si vede ammiccare il loggiato marmoreo della reggia, in riva al mare. In meno di cento anni sarà trasformato in un ingombro sotto strada contro cui ammassare ogni tipo di immondizia. Dubito sarà possibile tornare indietro.

martedì 17 giugno 2025

Là in mezzo al mar, ci sta un camin che fumano


La nebbiolina che si vede all'orizzonte tutto è tranne che innocuo vapore, ma è lo scarico dei fumi di tre navi da crociera. Quindi se pensate al mare come luogo salutare e salubre, scordatevelo. Nel dettaglio, la chat GPT adeguatamente interrogata fornisce questi elementi, direi preoccupanti:

"Le navi da crociera sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti, superando anche le auto in termini di emissioni di inquinanti atmosferici. Un singolo passeggero su una nave da crociera produce mediamente quattro volte più anidride carbonica di un viaggiatore in aereoInoltre, le navi da crociera emettono grandi quantità di polveri sottili, tanto che una nave ne emette quanto un milione di automobili in un giorno".

Nel dettaglio:
Emissioni di gas serra:
Le navi da crociera, che utilizzano principalmente combustibili pesanti, emettono grandi quantità di anidride carbonica, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Queste emissioni contribuiscono al riscaldamento globale e all'acidificazione degli oceani.

Inquinamento atmosferico:
Le navi emettono anche particolato, causando un'elevata concentrazione di inquinanti in aree portuali e costiere. Le emissioni di ossidi di zolfo, in particolare, sono molto elevate.

Inquinamento da rifiuti:
Le navi da crociera producono grandi quantità di rifiuti, tra cui plastica, acque reflue e altre sostanze potenzialmente dannose. Sebbene siano in vigore norme internazionali per la gestione dei rifiuti, molte navi non seguono correttamente le procedure.

Impatto sugli ecosistemi marini:
L'inquinamento da parte delle navi da crociera può avere effetti negativi sugli ecosistemi marini, compromettendo la salute degli organismi viventi e danneggiando l'ambiente. Inoltre, le collisioni con cetacei sono un problema crescente.

Inquinamento acustico:
Le navi da crociera possono causare inquinamento acustico, disturbando la fauna marina e alterando il comportamento degli animali.

Ancora più nel dettaglio:

Nel 2023, il traffico di navi da crociera nel porto di Genova ha visto un aumento significativo, con 340 toccate nave che hanno portato 1.698.639 crocieristi, di cui 624.997 come "home port" (partenza e arrivo della crociera) e 1.073.642 come transiti.

Considerazione finale: forse erano meglio le acciaierie di Cornigliano degli anni '80.



giovedì 12 giugno 2025

Più a lungo rimani sul treno sbagliato, più costoso sarà tornare indietro

Ed eccola qui!


La nuova giunta in gran lustro per il giorno della Repubblica Italiana; tutti in posa come fossero al matrimonio della cugina ricca. Con il neosindaco, fascia tricolore d'ordinanza, il deposto doge sindaco, mestizia e sconforto, divenuto il Presidente di Regione, il precedente Presidente di Regione non c'è, perché è ai lavori socialmente utili, da qualche parte, oppure a patteggiare.


Insomma niente di nuovo sotto il gonfalone, perfino gli scenari ed il fondale della commedia sono gli stessi di molti molti regimi precedenti, che non bastarono i giacobini a dar potere al popolo, se poi il popolo di detto potere se ne fotte. Le stanze del Palazzo tali restano pure oggi, restaurate e rispolverate per le occasioni solenni. E se trecento anni fa l'oligarchia portava un manipolo di prodi a governare il mediterraneo rendendo la Repubblica (di Genova) quella che ben tutti sanno, oggi un manipolo di neo eletti, inerpicato sulla stessa scala, è pronto a disfare quasi ogni passo della giunta precedente, a smentire, a smontare, cose che nemmeno Penelope saprebbe fare. Tutto pur di mutare la direzione a destra intrapresa, e poi "queste sono un'eredità della vecchia giunta", detta di qualsiasi rogna, funziona sempre. Il costo di tutto questo fai e disfa? Non è dato saperlo. Ma è il pensiero che conta.

venerdì 6 giugno 2025

La felicità da fastidio

E' indubbio, la società attuale è attraversata da diversi tipi di paranoie, ansie ed insicurezze. Me lo ripetevo l'altro giorno mettendo insieme una serie di notizie di cronaca.
In Italia, si stima che tra 1 e 2 milioni di persone siano affette da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). Ma secondo me sono molte di più.
Lo verifico ogni giorno; mi basta uscire di casa prendere la metropolitana ed ascoltare i discorsi della gente, vedere cosa dimentica, ovunque: le chiavi nella macchina, lo zaino sulla panchina, la bicicletta al parco, il cane al supermercato, il figlio in auto o all'asilo.

Cosa abbia amplificato tutto ciò non mi è dato saperlo. Ma dire: è tutta colpa dei furbofoni e dei social, sarebbe facile e demagogico. Anche se in molti suggeriscono che l'uso eccessivo degli smartphone può peggiorare i sintomi dell'ADHD e aumentare il rischio di sviluppare dipendenza. Lo scrolling infinito, ad esempio, può portare a un peggioramento dell'iperattività e della disattenzione, mentre la dipendenza da social media può interferire con la vita quotidiana e la salute mentale.
Ma possibile che uno stupidissimo dispositivo abbia un potere così grande? 
Cosa abbiamo sottovalutato?


Questo preambolo per dire che ultimamente ho notato un eccesso di esposizione della felicità, sui social non c'è profilo in cui non traspaia l'esigenza di mostrare al mondo quanto si stanno divertendo. Una felicità esibita come status, e declinata nei luoghi simbolo: spiagge esclusive, locali vip, yacht e auto di lusso, accessori griffati, selfie a trentadue denti. Tutto condito da super commenti d'invidia degli 'amici'. 
Ed in questo c'è il martellare perenne del mondo del marketing, che serve a far vetrina, utile al commercio per vendere. Quindi sempre più spesso sento gente che rosica quando vede gli altri sereni, facendosi i film su vite che nemmeno conoscono.

Poi penso a Spinoza, che già alla metà del '600, osservava che «per l'invidioso nulla è più gradito dell'infelicità altrui, nulla è più molesto della felicità dell'altro».
Quindi amplifichiamo qualcosa che è nell'animo umano, così invece di crescere in consapevolezza, regrediamo in imbecillità.

venerdì 30 maggio 2025

La verità è un desiderio oscuro

Anche così, con il Reverse Zoo, la faccenda ha del ridicolo, eppure spopola; quindi mi chiedo: ma quella gente non poteva starsene a casa, senza rompere il cazzo a nessuno? Che poi i leoni nemmeno possono mangiarseli a fine visita.

Tuttavia pare che agli esseri umani piaccia cacciarsi in situazioni patetiche. Recentemente alla fiera dell'antiquariato di Maastricht, é riapparso un dipinto di Klimt, intitolato: ritratto di un principe africano. Chi se l'è tenuto in soffitta per 80 anni, ora lo vende al prezzo di 15 milioni di euro.

La storia dietro questo quadro la trovo raccapricciante. Si tratta del ritratto di un principe, William Nii Nortey Dowuona, appartenente ad una tribù dell'odierno Ghana. Il dipinto venne realizzato nel 1897 quando a Vienna si tenne una mostra etnografica che si svolse in un giardino zoologico. 

In questi spazi venivano ospitate alcune popolazioni provenienti dalle colonie, ricreando i loro ambienti di vita. Della tribù Osu, alla quale apparteneva il principe, erano presenti 120 membri che potevano essere osservati dal pubblico in un villaggio tipico ricostruito artificialmente. Trovate poco etico tutto questo? eppure accadeva nella civilissima Europa delle monarchie. E voi accettereste di essere esposti allo zoo per mostrare come vive un italiano del XXI secolo?

venerdì 23 maggio 2025

Gli estremi rimedi ai mali estremi

Ovvero: (imbecilli che fanno cose)

Per far comprendere la questione faccio una precisazione; la Sopraelevata è una strada a 4 corsie, due per senso di marcia, che congiunge il quartiere della Foce (vicino al centro) al casello autostradale di Genova Ovest, lunga 6 km. Quindi è assimilabile ad un raccordo autostradale e per le sue caratteristiche è vietata ai pedoni, alle biciclette, ai ciclomotori, ai veicoli a braccia e a trazione animale ed ai mezzi pesanti.


Faccio questa premessa perché quasi ogni giorno, questa strada, che dovrebbe consentire di attraversare la città velocemente, viene bloccata dall'imbecille di turno, che pensa bene di ignorare i divieti e transitare ugualmente. Quindi  è un continuo di ciclisti, tir e pullman turistici che forzano i varchi, mandando in tilt il traffico cittadino. Tutto questo ha dei costi, anche elevati, di personale ed interventi di ripristino. Come si legge in vari articoli che sollevano il problema e chiedono soluzioni definitive.

«Coprire tutti i varchi, tutto il giorno, ha creato non pochi problemi: 24 agenti  erano destinati a questo servizio, risorse di cui l’amministrazione non dispone sul lungo periodo - ha spiegato Balleari - Abbiamo quindi disposto dei pattugliamenti sulla strada  stessa, che richiedevano però sempre l’ausilio di risorse di un certo tipo, anche se meno. Abbiamo quindi deciso di investire sui dissuasori, e su un progetto a lungo termine».

Ma tutto ciò non basta, l'ultimo genio della serie, un tipo in sedia a rotelle elettrica, ha pensato bene di imboccarla per dirigersi in centro evitando il traffico cittadino, ma di fatto creando un blocco ed un disagio notevolissimo, oltre ad aver messo a repentaglio la propria vita.

Conclusione:
le persone in deficit cognitivo sono in continuo esponenziale aumento, sia per il covid, sia per l'uso dei furbofoni che friggono l'intelletto, o per chissà quali altri oscuri motivi. Il risultato è che sarà comunque un costo ed un impatto che pagheremo tutti.

martedì 20 maggio 2025

Un popolo con la pancia piena non può diventare comunista

Diceva così Nelson Rockefeller e nel 1957 partecipa, affiancando la famiglia Caprotti e altri soci minori, con una quota decisiva all'apertura della prima catena di grande distribuzione aperta in Italia, la Supermarkets Italiani, oggi conosciuta come Esselunga.

Come Coordinatore degli Affari Interamericani, è convinto, (a buon titolo) di poter condizionare un paese politico attraverso l'economia, e chi meglio dell'Italietta democristiana degli anni '50 che aveva ancora le pezze al culo del dopoguerra e si stava affrancando dalla dittatura, per sottomettersi alla gestione USA. Da lì all'Italia del boom economico sarà un attimo.

Chissà se è per questo che in città si continuano ad aprire supermercati grandi marche e quasi contemporaneamente dal retropalco elettorale si sente dire che bisogna aiutare la piccola distribuzione, i negozi di quartiere, le botteghe artigianali che soccombono e chiudono, ma evidentemente sono troppo di sinistra per piacere alla politica economica cittadina.

L'opposizione non pare nemmeno percepire tutto ciò, davanti alle piccolezze di un supermercato c'è ben altro che bolle nel pentolone. Non ha tempo, impegnata com'è a proporre un programma politico di contrasto sul tipo: voi lo volete bianco? e allora NOI lo faremo rosso. 
Quindi inutile aspettarsi soluzioni creative, propositive, intelligenti perfino risolutive. Inutile aspettarsi soluzioni.

A farne le spese sono i cittadini, non tutti, ma sicuramente quella fetta di popolo che sopporterà l'impatto delle grandi opere. Dopo l'annuncio dell'adeguamento dei costi, ecco che l'inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto, è prossimo. Quindi anche a Genova si predispongono le bandierine per lo skymetro e la funivia dei forti, la mega diga foranea già presenta difficoltà, ma poco importa, futtitinni. 
Sono super opere, così necessarie per il rilancio della città, da non dover chiedere. 
Talmente utili da non poter dire di NO
Perché son posti di lavoro, son palanche, immagine di una giunta che vuole proseguire dritta e dura nel compito che si è prefissata e che l'elettorato vuole sia.


Se poi nella lungimiranza qualcuno troverà magagne, opere inutili, costi imprevisti, impatti ambientali devastanti, manutenzione insostenibile, pazienza; l'importante è fare, che chi si ferma è perduto.

giovedì 15 maggio 2025

sabato 10 maggio 2025

La vita non è aspettare che passi il temporale, ma ballare sotto la pioggia

Nasceva oggi, Rosanna Benzi. Una leader, attivista e intellettuale, esempio di coraggio e determinazione. Il suo impegno sociale e politico ha lasciato un segno indelebile nella storia cittadina degli anni'80, dimostrando che la disabilità non è un limite alla partecipazione attiva alla vita sociale. Per l'epoca erano concetti inusuali e forse per alcuni pure scomodi. Rosanna ha vissuto 30 anni della sua vita in un polmone d'acciaio, una macchina che la aiutava a respirare.
Da lì ha fatto parlare di se, ed a Genova è diventata famosa, la sua storia ha avuto un grande impatto sull'opinione pubblica, contribuendo a creare una maggiore visibilità e sensibilità nei confronti delle persone fragili.

"Il Rumore del Silenzio" del 1974: è il suo libro più noto. Rosanna racconta la sua vita nel polmone d'acciaio, le difficoltà quotidiane, la lotta contro gli stereotipi da cui emerge la sua straordinaria forza d'animo. Affronta il tema della malattia non come limite, ma come condizione che stimola una profonda riflessione sulla vita, sulla società e sui diritti umani. Il libro non è solo una biografia, ma una potente denuncia delle barriere affrontate ogni giorno, un invito all'empatia e all'inclusione.

Scritto da Rosanna all'età di 26 anni, il libro è oggi considerato un testo fondamentale per comprendere le sfide e le opportunità legate alla disabilità, sottolineando con crudezza ed onestà le condizioni di vita e le difficoltà affrontate ogni giorno. 

Un'eredità che non è andata perduta con la sua morte, ma ha contribuito a creare una sensibilità ed una consapevolezza nell'associazione che ancora oggi prosegue il suo lavoro.

giovedì 1 maggio 2025

Lo Stato dà un posto, l'impresa privata un lavoro

Pare funzioni a questo modo:
sei bravo nel tuo lavoro, e ti danno una promozione, quindi una mansione di maggior responsabilità. 
La svolgi al meglio, ti impegni e quindi hai ancora una promozione; questo fino ad arrivare al culmine, in cui ti danno compiti che non sai fare, ed a quel punto diventi un dirigente incapace.
Ma a nessuno verrà mai in mente di rimuoverti da quell'incarico, al massimo potrai chiedere il trasferimento e proseguire le tue incapacità in qualsiasi altro settore.
Prima o poi, in tutte le cariche pubbliche per come sono strutturate, qualcuno arriverà a un posto di dirigenza senza averne le competenze o le capacità, ma solo per anzianità di servizio o per raccomandazione o perché è bravo a leccare i culi. Poi arriva il pensionamento e si salvano, lasciando il posto al prossimo incapace.
Dicono sia una regola base.

venerdì 25 aprile 2025

La libertà non viene data, si prende



Venerdì - 25 Aprile 2025

Via XX Settembre 6 - Genova











Mercoledì - 25 Aprile 1945

Via XX Settembre 6 - Genova












"Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione".

domenica 20 aprile 2025

La libertà dell'imbecille

Un fenomeno, perverso, della nostra contemporaneità:
 l’illusione di poter finalmente fare a meno dell’Altro, di bastare a se stessi.

giovedì 17 aprile 2025

I fiori finti non crescono, anche se gli dai acqua tutti i giorni


Questo spot con Zingaretti come testimonial lo trovo accattivante, tuttavia ha il sapore di uno spot della Fata Confetto che vive nel Paese della Frutta Candita; insomma non mi convince. Troppo rassicurante, c'è troppo Tavor in certe iperboli grammaticali, che suonano quasi ipocrite, sfacciatamente stereotipate. In questo mondo perfetto gli italiani sono ancora e sempre un popolo di poeti, santi e navigatori.

Ma qualcosa mi dice che non è così. Vogliamo aprire gli occhietti belli?

Cominciamo da Napoli...


Poi proseguiamo con Roma ...


E concludo con Milano...


Insomma in tutta Italia la storia è sempre la stessa, ad una buona parte degli italiani del loro 'glorioso' passato non frega un cazzo, e... ciliegina sulla torta, "la metà dei beni italiani è esposta a frane e alluvioni"Bisognerà dirlo al commissario prima o poi.