Ogni tanto serve fare una bella pulizia di contatti su tutti i social e sulla rubrica del telefono. Se un tempo rovistavo nei cassetti e nelle scatole delle cartoline, per far posto, gettando lettere e biglietti di gente dimenticabile, oggi scorro FB ed un paio di altre rubriche digitali per scoprire persone di cui mi sono dimenticato semplicemente perché non hanno più risposto ai messaggi.
In queste liste trovo alcuni parenti, avendone molti e sparsi in giro per il mondo è anche facile perderseli, ma la cosa più fastidiosa sono quelli con cui c'è stata una certa interazione, anche interessante, che poi sono passati oltre. Ho pensato: magari gli sto pure sul cazzo e non lo dicono, preferendo defilarsi, salvo poi scoprire invece che mi contattavano per necessità, terminata la quale sono tornato ad essere un parente di vario grado che vive in Italia - al nord - in Liguria - a Genova - in centro - insomma geograficamente utile se parti per la Sardegna o per tutte le logistiche che mi geolocalizzano comodo. Nemmeno la soddisfazione di essere sfanculato per una qualche disfunzionalità familiare. Lo dico perché provate voi a dire la verità a certa gente e poi vedrete come svaporano risentiti.
In passato, si riallacciava, con una lettera, una cartolina, una telefonata. In tempi jurassici perfino un telegramma di condoglianze serviva a ristabilire la connessione.
Oggi lascio perdere e cancello, mi dico: non vale la pena, il tempo, il pensiero a rincorrere le persone, di qualsiasi grado siano. C'era bisogno di spazio ed è stato creato, si è creato, l'ho solo mantenuto libero questo 'spazio'.
Lo spazio serve sempre, anche nei rapporti interpersonali, posso applicare il metodo Fumio Sasaki - che diventa estendibile a quasi tutto e tutti. E passare da far posto nei cassetti, nella rubrica e poi nella vita, è un attimo. Lo consiglio.
Fare spazio, in tutti i sensi, è qualcosa di davvero utile; beato chi ci riesce.
RispondiEliminaIn seconda battuta, quanto scrivi mi ha fatto pensare anche a questo (sarà che il post della Curiosona l'avevo letto subito prima del tuo):
https://lacuriosona.blogspot.com/2025/03/non-facciamoci-del-male.html
En passant, quand'ero giovane detestavo il buddismo (quel poco che recepivo del buddismo) con tutte le mie (inutili) forze, convinta fino al midollo che tutto ciò che c'era di sbagliato andava sempre e solo e a testa bassa combattuto, perdìo!
Adesso che sono vecchia il buddismo (quel poco che recepisco qua e là del suo spirito) non solo lo apprezzo ogni giorno di più, ma cerco pure di metterne ogni tanto qualcosa in pratica, con profonda gratitudine e terapeutico sollievo.
ciao Siu,
Eliminami hai segnalato un blog interessante. Grazie!
poi...
spesso sono i condizionamenti che ci impediscono di riuscire a guardare oltre e capire, una mente non condizionata invece può valutare molte cose senza esserne turbata
lo spazio è essenziale, vitale, la consorte non lo capisce: quando saremo morti solitari in qualche ospedaletto del mondo ai miei eredi occorreranno mesi e camion per svuotare la mia casa prima di venderla
RispondiEliminamolti pensano di fare spazio solo quando arriva l'esigenza... personalmente preferisco fare spazio a prescindere, e credo che questo apra delle occasioni inaspettate
EliminaA me dispiace invece per certi affetti che ho perso, non parlo di ex fidanzati, ma di persone, anche parenti, alle quali ho voluto bene e che non mi considerano più per beghe di risulta.
RispondiEliminaO amiche che a un certo punto hanno trovato una compagnia migliore della mia.
spiace, ma forse meglio così, se c'era davvero qualcosa di 'saldo' non sarebbe finita...
EliminaFare spazio è utilissimo in tutti i sensi,tempo fa in cantina ho trovato un oggetto che avevo perso anni fa...
RispondiEliminaUn saluto
Ciao, è capitato pure a me, ma quando l'ho trovato non mi serviva più.
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