sabato 15 marzo 2025

La nostalgia arriva quando il presente non è all'altezza delle aspettative


Ero in giro nel centro quando da una piazzetta fuorimano mi è arrivata alle orecchie la musica di una fisarmonica. Era una musica conosciuta, che non sentivo da moltissimo tempo. 
Così eccola e come d'incanto si sono materializzati nei miei ricordi, La Ninin che ballava con Sandrone, in quella pista da ballo improvvisata nel fienile di Luigiotto, quando c'era la festa del Paese e ci trovavamo tutti nell'aia grande per festeggiare San Fermo e la Madonna della Guardia.

Io li vedevo ogni giorno, La Ninin e il Sandrone, contadini dalle scarpe grosse, con i vestiti da lavoro, girare con la gerla e la zappa e poi eccoli lì, a ballare al suono della fisarmonica, leggeri come due farfalle, i volti rossi di sole e di vino, con i vestiti della festa che avevano l'eleganza semplice e la serenità del dopo guerra, il profumo di fieno, lavanda e polvere. Di legna e salsicce. 

Quale miracolo poteva mai averli trasformati, loro, per una sera, bellissimi. Tornati giovani ed innamorati e quella malinconia che gli brillava negli occhi, come di chi ha visto e sentito e rimpiange cose che altri non conoscono e mai conosceranno. Giusto il tempo di un giro di danza.

6 commenti:

  1. qui crescenta con salame e lambrusco :)
    poi a ballare, fino a esser sudati fradici.
    grazie e ciao

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    1. salam, lambrusco e pane casareccio
      che bontà

      Ciao OsservatorePoe

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  2. stupendo questo racconto e belli la Ninin e il Sandrone che per un breve giro di danza diventano altro dalla fatica quotidiana.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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  3. però questa , di nostalgia, arriva solo ad una certa età, arriva e ti fa rivedere con i pantaloncini corti, ché allora si portavano anche d'inverno, mentre mangi qualche dolcetto casereccio e ti rompi un po' le balle seduto a guardare tutti quei movimenti senza capirne bene il perché

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