Nella foto si vede la chiesa di San Rocco a Camogli, accanto, sulla sinistra c'è il Castel Dragone. Tutto questo fa del luogo un posto suggestivo per i fotografi, ma anche per tutti coloro in cerca di scatti romantici. Il posto diventa ancora più affascinante durante le mareggiate invernali.
Sin qui tutto bene, ma come sempre quando gli imbecilli ci si mettono d'impegno poi le cose vanno in vacca. (Tipo come a Roccaraso, tanto per fare un esempio recente). Risultato?
L'ordinanza che vieta i selfie in caso di mareggiata. La racconta questo articolo; ma io resto sgomento. Principalmente per il tempo che un consiglio comunale è stato costretto a perdere dietro ad una questione diversamente risolvibile con il buon senso. Dopo i limiti di velocità definiti sulle capacità di guidatori minus haben, la jungla di divieti, balzelli e controlli per tutelare o reprimere atti inconsulti e stupidi, è sicuramente destinata a salire vertiginosamente.
Ma resto scettico sull'effettiva utilità di tutto questo, che dovrebbe proteggere persone con una percezione della realtà talmente sfalsata e distorta dall'utilizzo del furbofono, da non percepire il rischio che le proprie azioni hanno sugli altri e perfino sulla loro incolumità.
Una complessità legislativa che dimostra la perdita del raziocinio e chissà come evolveranno tutte queste ordinanze. Per parte mia inizierei a fare un po' di triage, lasciando agli aspiranti selfie-suicidi la libertà e l'onere delle loro azioni. Se volete chiamiamola selezione naturale.
finora la selezione naturale ha funzionato male :)
RispondiEliminapenso sia solo questione di tempo
EliminaCiao PuchPoe
qualcosa si deve pur fare per passare il tempo, io, ad esempio, sto stuccando col cemento tutte le mattonelle attorno casa e nel giardino
RispondiEliminasicuramente meglio le fughe tra le piastrelle che farsi portare via dalle onde
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