sabato 4 gennaio 2025

Barpi-Chillotti - amabili resti

Qui giace

Maria Madd[alen]a Barpi-Chil[lotti] in Pinelli 

devota figlia di Agostino e Maria Ce[cilia]
da crudele morbo str[appata] all'affetto dei suoi
ad anni 23
il suo ric[ordo] di sposa semplice e onesta 
rimanga vivo nel rimpianto della sua famiglia 
e di quanti la [conobb]ero e l’am[arono]

Resa quasi illeggibile dal tempo e dai passi devoti dei religiosi, questa lastra pavimentale suggerisce poche righe da cui trarre alcune considerazioni.
Forse l'ultima discendente della sua nobile e laboriosa stirpe, possiamo legare la sua scomparsa alla grande peste che devastò la Repubblica due volte nel giro di venticinque anni; nel 1630 e nel 1656 e provocò la morte di più di centomila persone. Gli storici stimano che morirono in media più di mille persone al giorno: una ogni due minuti circa. Numeri impressionanti che lasciarono la Repubblica con il 75% di abitanti in meno. Ed il borgo dei pescatori non fu risparmiato, passando da 4200 anime a poco più di 1000. Altro non sappiamo, essendo il voluminoso carteggio dei Barpi-Chillotti perduto nella devastazione della IIGM. Ipotizziamo perciò che alla morte di Maddalena, l'immenso patrimonio di ville familiari all'epoca ancora esistenti, finisca in eredità ai Pinelli.

4 commenti:

  1. Vai in Archivio! Tra l'altro di recente c'è andato pure il ministro!

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    1. sarà sempre più difficile andare in quell'archivio, ora che è stato declassato

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  2. grazie alle epidemie, la razza umana si rafforzava, le difese dei più forti aumentavano, le risorse della terra bastavano, oggi i caporioni l'hanno capito

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    1. una selezione naturale che tuttavia non contempla, se non parzialmente, l'intelligenza

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