I palazzi di villa dei Barpi-Chillotti hanno rappresentato uno dei pilastri della storia sociale ed economica del Borgo dei Pescatori. Sin dal XVI secolo la villa divenne il simbolo del potere dell'oligarchia aristocratica e della ricca borghesia mercantile, per le quali era lo specchio del palazzo padronale: fuori le mura si portavano il lusso e la magnificenza che si vivevano nelle dimore cittadine.
Più di una decina erano le ville sul territorio del Borgo dei Pescatori, un sistema di dimore in parte andate perdute, per la maggior parte oggi in decadenza o destinate ad usi diversi, che però lasciano intravedere, l'opulenza di una famiglia divenuta incredibilmente ricca grazie alle proprie capacità imprenditoriali e politiche.
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