Lei, con addosso un leggero vestitino estivo in raso di seta color cipria e un paio di sabot in tinta, si era avventurata tra le vie del centro storico di Genova con l'aria svagata di una turista americana.
Lui, in jeans e camicia bianca di lino ad esaltare l'abbronzatura stava uscendo dal caffè degli specchi per accendersi una sigaretta. Lo scontro era stato inevitabile, le braccia forti di lui l'avevano salvata da una pericolosa caduta; si erano guardati negli occhi per un istante che ad entrambi parve lunghissimo. E poi l'aveva baciata, d'istinto, inaspettatamente, ma lei non si era sottratta, aveva ricambiato quel bacio appassionato, respirando il suo dopobarba e il sapore del caffè. I loro corpi così vicini e ancora così estranei si erano modellati in quell'abbraccio. Era nata una relazione intensa, impaziente, che aveva bruciato le tappe, ma le anime gemelle queste cose le sanno bene, ripeteva lei con convinzione.
Tre mesi dopo lui era sparito, così come era comparso, non si era presentato all'appuntamento, senza dare spiegazioni, senza rispondere al telefono. Cosa poteva essere accaduto?
Credo di essere stata al Caffè degli Specchi circa 10 anni fa, in compagnia di un sindacalista di una sigla rivale.
RispondiEliminaè il luogo perfetto per un incontro romantico
Eliminal'aveveno ingabbiato er furfantello
RispondiEliminaper bigamia? chiederò al caporione :P
EliminaMi garba 'sto racconto breve! :)
RispondiEliminaEgli non voleva che dal colpo di fulmine si passasse alla quotidianità.
EliminaOppure ne aveva trovata un'altra, una splendida mora carbona cagliaritana.
Eliminauno sciupafemmine seriale che le lascia all'altare... sì potrebbe essere...
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