Questa storia inizia nel 2017, quando il quotidiano USA Today pubblica un report che evidenzia la morte o la scomparsa di 38 russi di alto profilo in un arco temporale di circa tre anni, una media di 12 all'anno. Non è inusuale, che gli oppositori o gli scettici che scelgono di contestare il presidente Vladimir Putin vengano imprigionati, assassinati oppure fatti sparire; ma a questa conclusione non si può che far spallucce.
Diciamolo, a noi italiani ci frega qualcosa se gli oppositori del regime russo vengono ammazzati?
Quindi torniamo ai giorni nostri:
1) 30 gennaio 2022, Leonid Shulman, dirigente di Gazprom indagato per frode, perde la vita nel quartiere Lenisky, abitualmente usato come rifugio dai dirigenti russi. Il suo corpo viene trovato nel bagno del cottage in cui viveva insieme a una presunta nota di suicidio in cui si lamentava del dolore alla gamba, scaturito da un incidente avvenuto durante le vacanze di Capodanno.
E siamo a circa un mese prima che il Cremlino ordini l’invasione dell’Ucraina.
2) 25 febbraio, Alexander Tyulyakov, vicedirettore generale del dipartimento di tesoreria di Gazprom viene trovato impiccato nel garage di un cottage di Lenisky, in Russia. Aveva 61 anni e lavorava da circa un decennio per Gazprom. Inoltre, aveva supervisionato la sicurezza aziendale e si era occupato delle risorse umane.
3) 28 febbraio, Mikhail Watford, muore nel garage della sua casa nel Surrey, nel Regno Unito. Le autorità britanniche ipotizzano che il magnate del petrolio e del gas divenuto miliardario dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica si sia suicidato, come riporta la BBC.
4) Marzo 2022, Vasily Melnikov, e la sua famiglia vengono trovati morti nel loro appartamento di lusso situato a Nizhny Novgorod. Il miliardario ha riportato ferite da taglio secondo il giornale russo Kommersant ed è deceduto con la moglie e i due figli piccoli. I coltelli usati per compiere gli omicidi erano presenti sulla scena del crimine. L’uomo lavorava per la società di attrezzature mediche Medstom che era prossima al collasso a causa delle sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente.
5) 19 aprile 2022, Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank, viene trovato senza vita, ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco, insieme alla moglie Yelena di 47 anni, e alla figlia di 13 anni, nell’appartamento al 14esimo piano di un grattacielo di Mosca. Secondo quanto riportato alcuni media britannici, che citano la Tass, è stata la figlia maggiore Anastasia, 26 anni, a trovare i corpi.
6) 27 aprile 2022, Sergey Protosenya, vicepresidente del colosso del gas Novatek, viene trovato morto insieme alla moglie Natalya e alla figlia Maria, appena diciottenne. Erano nella villa di famiglia a Lloret de Mar, in Spagna. L’allarme è stato dato dal figlio maggiore che non riusciva a mettersi in contatto con i genitori. Natalya e Maria sono state uccise a coltellate, mentre Protosenya è stato trovato impiccato, accanto a un coltello insanguinato e ad un’ascia. Ma sul suo corpo non ci sono tracce di sangue.
In appena quattro mesi siamo già a sei morti, secondo me questa volta la media annuale sarà superata.
non ci si improvvisa oppositori se non si riesce nemmeno a capire con chi si ha a che fare.
RispondiEliminaI nostri carbonari nell'800 eran più organizzati
ingenui ed avidi, da un certo punto di vista sembrerebbe una pulizia salutare per il regime
EliminaStasera ne ho sentito parlare in tv di queste morti sospette. Il futuro mi fa temere di peggio!
RispondiEliminauna grande pulizia dei dissidenti, ma anche dei corrotti... anche io credo sia solo l'inizio
EliminaSolonin Iraq gli SUA hanno fatto sparire un milione di persone.
RispondiEliminaIdem in una lista lunga così di altri bombardamenti di democrazia.
I russi sono dei dilettanti da strapazzo.