lunedì 15 agosto 2022
Della Negritudine e dei Musei
sabato 13 agosto 2022
Dov'è finito il figliol prodigo?
mercoledì 10 agosto 2022
Ti penso pure quando sto alle poste, spedisco lettere ai tuoi occhi blu
domenica 7 agosto 2022
Molto rumore per nulla
«Chi ha paura di se stesso ricerca compagnie chiassose e rumori strepitosi, per scacciare i demoni. (I primitivi si servono a questo scopo di urla, musica, tamburi, fuochi d’artificio, scampanii ecc.) Il rumore infonde un senso di sicurezza, come la folla; per questo lo si ama e si ha timore di contrastarlo, perché istintivamente si percepisce la magia apotropaica che ne emana. Il rumore ci protegge da penose riflessioni, distrugge i sogni inquietanti, ci assicura che siamo tutti quanti insieme e facciamo un tale chiasso che nessuno oserà aggredirci. Il rumore è così immediato, così prepotentemente reale che tutto il resto diventa pallido fantasma. Esso ci risparmia la fatica di dire o fare qualsiasi cosa perché persino l’aria vibra della potenza della nostra indomabile vitalità.
L’altra faccia della medaglia è la seguente: non avremmo il rumore se, sotto sotto, non lo volessimo. Non è soltanto inopportuno o addirittura nocivo, ma è un mezzo inconfessato e incompreso, volto allo scopo, una compensazione cioè dell’ansia che invece è motivata fin troppo bene. Nel silenzio infatti l’angoscia porterebbe gli uomini a riflettere e non si può prevedere che cosa allora potrebbe affiorare alla coscienza.
venerdì 5 agosto 2022
Non tutta l'anidride carbonica viene per nuocere
Non saprei dire se per educazione ricevuta o altro, ma in casa mia certe mollezze da cittadini non sono mai approdate, una su tutte l'acqua frizzante e più in generale l'acquisto di acqua in bottiglia.
L'uso dell'ottima acqua del rubinetto ci ha sempre trattenuto dallo spendere soldi e fatiche nell'acquisto e trasporto di bottiglioni di acqua dal supermercato a casa. Ed è un impegno non da poco, se poi si pensa allo smaltimento delle bottiglie e tutto il casino conseguente, evitabile semplicemente aprendo il rubinetto del lavello. E per chi voleva l'acqua frizzante c'erano le bustine di Idrolitina.
Detto questo, l'altro giorno incappo in una discussione sul web circa il nuovo (presunto) disagio, effetto combinato della guerra e della pandemia. Tutto parte da un comunicato che lascia poco spazio alle repliche...
L’amministratore delegato di acqua Sant’Anna ha lanciato lo stop della produzione dei prodotti gassati a causa della mancanza di CO2.
TaDan!
Vi lascio solo immaginare i commenti a questa ferale notizia... una deriva mentale con una tipa che vaneggiava un: meritiamo l'estinzione! in risposta ad una querelle tra haters. Per parte mia spesso mi viene da correggere: meritate l'estinzione, ma poi mi pare troppo egocentrico.
Ma tranquilli, per tutti coloro che temono la caduta del proprio stile di vita bengodi, è già in atto una mezza smentita, sia mai che il consumatore, che per comodità chiamerò produci-consuma-crepa, si scompensi per la mancanza di qualcosa che garantisce al business delle minerali in bottiglia di plastica, una fetta di mercato considerevole. Quindi guadagni assicurati e aumenti giustificati.
Comprate Comprate Comprate
mercoledì 3 agosto 2022
GattaLuna e l'albero
GattaLuna ha scoperto l'albero, non che prima non sapesse dov'era, ma a quanto pare aveva bisogno di un incentivo per appropriarsene; io ero già impostato sul taglio delle unghie, ma poi con la questione dei cinghiali ho preferito rimandare, sempre che poi esista una stagione in cui spariranno. Forse in inverno? Per ora meglio si tenga allenata...
martedì 2 agosto 2022
Unum castigabis, centum emendabis
"Questo tipo di commenti piovono di continuo e il web è l’impero di questa merda. Una fogna a cielo aperto. Ha cambiato l’uomo? Io non credo. Ha semplicemente reso - con prove e tracce - visibile il suo essere. Questi messaggi mostrano una strana alleanza tra il mondo criminale e il banale odio qualunquista. Il filo che li collega altro non è che traccia umana, un modo di stare al mondo che ci condanna come specie."
Questa amara considerazione è di Roberto Saviano, in risposta a qualche commento poco gradito lasciato sulla sua pagina fb, a fare il paio con le sue parole ci sarebbero anche le considerazioni di Liliana Segre e di altri personaggi della politica e dello spettacolo che si sono trovati bersagliati da commenti inutilmente aggressivi. Non ho idea di cosa passi nella testa di queste persone, ma spesso sollevano inutili acredini, tutte gratuite in quanto il web difficilmente serve a sviluppare la consapevolezza delle persone. Recentemente sulla pagina fb del mio comune un tizio augurava al sindaco che qualcuno lo prendesse a bastonate, solo perché avevano ridimensionato un parcheggio per eseguire dei lavori stradali.
Ma come dice bene Saviano, non è tanto il web che ha cambiato l'essere umano: Ha semplicemente reso - con prove e tracce - visibile il suo essere. Questo non giustifica ciò che accade e nemmeno serve per accettarlo o peggio per giustificarlo, ma è utile per capire che è arrivato il momento di punire! Sì, punire, perché è chiaro che fino a quando questi poverelli non patiscono le pene per le loro cazzate non impareranno, non la smetteranno e proseguiranno a sputare inutile veleno Quindi: Unum castigabis, centum emendabis dicevano saggiamente i latini, castigarne uno per educarne cento, e trovo che sia un motto da applicare senza indugio.
Da poco tempo il Giappone, che pare brilli per senso civico ed empatia, ha istituito il reato di cyberbullismo, punibile con multe e carcere. Evidentemente per i legislatori nipponici la misura era colma, e dopo il suicidio di Hana Kimura hanno deciso di porre un freno alle derive di questi psicopatici che imperversano nel web, perché di veri e propri psicopatici si tratta.
In ogni caso la parte preoccupante che ravviso è che debba essere la legge a rimediare-redimere-reprimere ciò che invece dovrebbe essere il buon senso, o un bravo psicologo, a fare. Perché se da un lato nella società sono sempre più presenti persone fragili, frutto di varie disfunzionalità caratteriali, dall'altro ci sono sempre più persone arroganti, in crisi con se stesse e col mondo che li circonda. Questi squilibri sociali hanno diverse valvole di sfogo e differenti abitudini comportamentali, e trovano facilità d'espressione nel web, che quindi diventa una sorta di cartina tornasole.
Ma basta una legge? mi chiedo sempre perché debba servire la paura per far si che gli esseri umani vivano pacificamente tra loro. Ma anche questa sembra essere una domanda ingenua. Allora mettiamola così, il mondo è pieno di feccia, di merda come la chiama Saviano, e la società civile deve difendersi dai danni che questa merda può fare. Danni a se stessa (e poco importerebbe) ma anche e soprattutto danni a chi invece vive per far progredire la razza umana senza rompere il cazzo a nessuno. Quindi ecco leggi e leggine, norme e regolamenti, e più aumentano queste tutele più si alza il livello di allerta della società. Diventa infatti discrezione del legislatore stabilire reato e pena sul campo minato della libera espressione.
Quindi sarà una legge a far mutare la rotta? oppure è l'ennesima ipocrisia di una società oramai alla deriva? La paura della pena redimerà tastiere e coscienze? Servirebbe invece un percorso di riabilitazione.
Quindi la merda resta merda, anche se ci metti sopra delle violette. I coglioni continueranno a commentare a sproposito, e una legge non estirperà il fenomeno rendendo le persone più intelligenti, e poi vogliamo condannare una persona solo perché ha dei pensieri meschini e li esprime sul web?