mercoledì 1 ottobre 2025

Felice come un maiale nella merda

E' arrivato l'autunno, saranno già un paio di settimane, ma come sempre tendo all'inerzia stagionale per cui ero affezionato all'estate della riviera, temperature gradevoli, turisti ovunque, sagre e concerti. Insomma per risvegliarmi da questo torpore c'è voluto qualche allagamento. Dopo è anche arrivato un pensiero (il solito) sul fatto che l'Italietta, della prevenzione e della lungimiranza non sa cosa farsene ed anzi sono termini sospetti o sconosciuti.
Perfino la questione: ora pensiamo all'emergenza e poi perseguiremo i colpevoli è un'altra tiritera scontata, quasi quanto lo speaker di turno che taglia corto e afferma: bisogna 'alleggerire' e la radio è qui per fare intrattenimento.

In tutto questo, con gli auricolari nelle orecchie e gli occhi sul furbofono, l'italiano medio vive giocondo ed inconsapevole, meglio ancora se non rompe il cazzo a nessuno e subisce il disagio, grato che non sia peggiore. 
Ora... fare una lista è cosa ardua, quindi passo a qualche esempio facile da comprendere.

La piscinetta in foto si trova tra la fermata del bus e l'incrocio per andare a prendere la funicolare. Un punto di grande transito anche per l'ingresso di una struttura sanitaria dall'altra parte della strada. Da quanto è così? circa una quindicina di anni. E non serve la 'bomba d'acqua' per riempire il fosso, basta un temporale e l'acqua stagna per giorni.
Tuttavia si prosegue come se nulla fosse, le strisce vengono ripitturate, l'asfalto rifatto, lo spazzino spazza, e la questione permane. Non solo qui.





A questo punto mi chiedo:
Chi progetta queste cose (mi rifiuto di chiamarle opere) ci pensa a quello che fa?
Chi realizza queste cose (mi rifiuto di chiamarli lavori) è capace nel suo mestiere?
Chi approva a fine cantiere, sa cosa sta facendo?
Sui costi/pagamenti sorvolo, alcuni introdotti parlano di 260 mila euro.
Ma chi riceve decine di segnalazioni e lamentele, ha una vaga idea di come intervenire?

Poi c'è questo signore, che ha tutta lamia stima, e fa benissimo ad incazzarsi. Forse si esagera nell'incolpare, perché quando le situazioni arrivano all'estremo le persone si esasperano. Ma una parte di me sente che è lecito, che magari non si risolve ma si attenua l'effetto facendo lavori correttamente, con una manutenzione continua che costa sicuramente meno. Ma sappiamo bene come la gestione delle emergenze sia 'fruttuosa' per certi politicanti.


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