Nella foto a sinistra si vede una delle aree wifi free di Parigi, le sedie verdine fanno parte dell'arredo del giardino. In tutta la città le aree in cui turisti e cittadini possono connettersi alla rete internet pubblica sono 260 ed è possibile restare collegati per un massimo di due ore.
Quella della foto a desta invece è una delle 350 aree wifi free di Genova e il deserto di asfalto è l'attraversamento pedonale per andare in stazione. Lascio a voi ogni considerazione, perché se inizialmente mi ero imposto di fare dei confronti tra le due situazioni e lanciarmi nell'ennesima inutile crociata contro il pensiero italico, riflettendoci meglio ho deciso di scrivere di altro.
La cosa che mi interessa è la seguente:Credo che il wifi pubblico in aree esterne sia poco utile, principalmente perché ci si aspetta che le persone abbiano di meglio da fare. In luoghi come biblioteche e sale d'attesa già lo vedrei più calzante. Così mi sorge un sospetto, ma non sarà che questo desiderio di essere connessi sempre e ovunque è un modo per incastrare le persone? Una trappola per far si che proseguano a frastornarsi di notifiche e rimbecillirsi con giochi on line?
Alcuni dicono il contrario, ma fatico a crederlo.
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