martedì 2 agosto 2022

Unum castigabis, centum emendabis

"Questo tipo di commenti piovono di continuo e il web è l’impero di questa merda. Una fogna a cielo aperto. Ha cambiato l’uomo? Io non credo. Ha semplicemente reso - con prove e tracce - visibile il suo essere. Questi messaggi mostrano una strana alleanza tra il mondo criminale e il banale odio qualunquista. Il filo che li collega altro non è che traccia umana, un modo di stare al mondo che ci condanna come specie."

Questa amara considerazione è di Roberto Saviano, in risposta a qualche commento poco gradito lasciato sulla sua pagina fb, a fare il paio con le sue parole ci sarebbero anche le considerazioni di Liliana Segre e di altri personaggi della politica e dello spettacolo che si sono trovati bersagliati da commenti inutilmente aggressivi. Non ho idea di cosa passi nella testa di queste persone, ma spesso sollevano inutili acredini, tutte gratuite in quanto il web difficilmente serve a sviluppare la consapevolezza delle persone. Recentemente sulla pagina fb del mio comune un tizio augurava al sindaco che qualcuno lo prendesse a bastonate, solo perché avevano ridimensionato un parcheggio per eseguire dei lavori stradali.

Ma come dice bene Saviano, non è tanto il web che ha cambiato l'essere umano: Ha semplicemente reso - con prove e tracce - visibile il suo essere. Questo non giustifica ciò che accade e nemmeno serve per accettarlo o peggio per giustificarlo, ma è utile per capire che è arrivato il momento di punire! Sì, punire, perché è chiaro che fino a quando questi poverelli non patiscono le pene per le loro cazzate non impareranno, non la smetteranno e proseguiranno a sputare inutile veleno Quindi: Unum castigabis, centum emendabis dicevano saggiamente i latini, castigarne uno per educarne cento, e trovo che sia un motto da applicare senza indugio.

Da poco tempo il Giappone, che pare brilli per senso civico ed empatia, ha istituito il reato di cyberbullismo, punibile con multe e carcere. Evidentemente per i legislatori nipponici la misura era colma, e dopo il suicidio di Hana Kimura hanno deciso di porre un freno alle derive di questi psicopatici che imperversano nel web, perché di veri e propri psicopatici si tratta.

In ogni caso la parte preoccupante che ravviso è che debba essere la legge a rimediare-redimere-reprimere ciò che invece dovrebbe essere il buon senso, o un bravo psicologo, a fare. Perché se da un lato nella società sono sempre più presenti persone fragili, frutto di varie disfunzionalità caratteriali, dall'altro ci sono sempre più persone arroganti, in crisi con se stesse e col mondo che li circonda. Questi squilibri sociali hanno diverse valvole di sfogo e differenti abitudini comportamentali, e trovano facilità d'espressione nel web, che quindi diventa una sorta di cartina tornasole. 

Ma basta una legge? mi chiedo sempre perché debba servire la paura per far si che gli esseri umani vivano pacificamente tra loro. Ma anche questa sembra essere una domanda ingenua. Allora mettiamola così, il mondo è pieno di feccia, di merda come la chiama Saviano, e la società civile deve difendersi dai danni che questa merda può fare. Danni a se stessa (e poco importerebbe) ma anche e soprattutto danni a chi invece vive per far progredire la razza umana senza rompere il cazzo a nessuno. Quindi ecco leggi e leggine, norme e regolamenti, e più aumentano queste tutele più si alza il livello di allerta della società. Diventa infatti discrezione del legislatore stabilire reato e pena sul campo minato della libera espressione.

Quindi sarà una legge a far mutare la rotta? oppure è l'ennesima ipocrisia di una società oramai alla deriva? La paura della pena redimerà tastiere e coscienze? Servirebbe invece un percorso di riabilitazione.

Quindi la merda resta merda, anche se ci metti sopra delle violette. I coglioni continueranno a commentare a sproposito, e una legge non estirperà il fenomeno rendendo le persone più intelligenti, e poi vogliamo condannare una persona solo perché ha dei pensieri meschini e li esprime sul web?

10 commenti:

  1. Ho letto proprio oggi che il Comune di Riccione ha sospeso i commenti sulla propria pagina in merito all'incidente in cui due sorelle hanno perso la vita finendo sotto un treno. Pare che in molti se la prendessero con i genitori. Se nemmeno davanti a una tragedia di questa gravità certa gente non riesce a esimersi dal vomitare le proprie stronzate, dubito che una legge possa fare la differenza.

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    1. Che in futuro saremo meno deficienti.
      Disse... Nichelle Nichols, ovvero Nyota Uhura, responsabile comunicazioni dell'astronave Enterprise. :P

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  2. Lasciare un commento senza metterci la faccia è: vincere facile. Non capisco tutta questa acredine da dove abbia origine. Non frequento facebook proprio perché c'é troppa cattiveria.

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    1. su FB molti commentano anche con il profilo ufficiale, è tuttavia spesso un commentare nel posto sbagliato, come chiedere al postino di consegnare il giornale, e poi incazzarsi se non lo fa... per capirci

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  3. I soldi son finiti e questi acculturati predicano più leggi, perchè forse non sanno che A NOI contribuenti un carcerato ci costa 350 euri al giorno. Gli acculturati poi disdegnano i campi lavoro come da programma del mio partito degli under 70.000. Perchè allora, visto che non amano i cazzari, non fanno come Sara che modera i commenti e pubblica solo quelli che gli piacciono, un pò come fanno i direttori dei quotidiani nel pubblcare le loro lettere al direttore

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    1. i tuoi 70k dovrebbero darsi una mossa per il 25 settembre se vogliono davvero cambiare le cose... oppure restare tra i partiti della fuffa al bobbolo, ultimamente ce ne sono così tanti che è perfino difficile capirne lo schieramento

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  4. I social hanno portato alla ribalta ignoranza e frustrazione, credo che ci siano persone che hanno bisogno di odiare qualcuno.

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    1. è l'odiare senza motivo che non capisco, che poi spesso sono talmente fini a se stesse certe polemiche che quasi fanno compassione

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  5. Saviano è nello spazio dei problemi. Grossi e gravi.

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    1. Lui preso come esempio, ma c'è questa abitudine di voler garantire a tutti diritto di parola, pure ai manifestatamente imbecilli. Per esempio se Saviano avesse cancellato i commenti sgraditi, e fine lì... qualcuno avrebbe urlato alla censura, dimenticando perfino il livello infimo occupato dall'Italia nella lista della libertà di stampa.

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