Questa chiesa è di proprietà del Comune di Genova, quando questo passaggio sia avvenuto non ho avuto modo di scoprirlo, forse durante le soppressioni napoleoniche nel 1810 o forse durante quelle sabaude del 1861, in ogni caso la lunga storia della chiesa non ha mai smesso di scorrere e riservare sorprese. Non è una delle mie preferite, troppo oro, troppi colori, troppo barocco; uno sfarzo sopravvissuto ai ritocchi bellici e perfino all'immane saccheggio di opere d'arte che fece seguito alla distruzione di musei e palazzi; evento che non risparmiò nemmeno le chiese. Una cosa nota già al tempo e risultato di ogni conflitto, che gli storici più cauti chiamano: "dispersioni legate alla situazione generale della città sotto l’effetto delle bombe"; ed è risaputo come reagiscano male alle bombe le città d'arte italiane. Invece quanto sia realmente scomparso in quelle dispersioni non è dato saperlo e forse meglio così, tuttavia questa volta qualcosa torna indietro, e torna al suo posto.
Tommaso Gentile e Ginetta Pinelli |
Finalmente una bella notizia! Mi sono detto.
Salvate miracolosamente dalle macerie da mani amorevoli o forse furbescamente sottratti da mani rapaci, insomma per lucro o amore dell'arte poco importa, quello che conta è che le due sculture, due busti in marmo, sono sopravvissute intatte e tornano al loro posto, o meglio ci torneranno dopo un periodo di esposizione al museo civico. Torneranno esattamente dove le avevano sistemate i committenti che nel 1679 le fecero scolpire quale completamento della loro cappella funeraria.
un barocco che pare stupendamente equilibrato.
RispondiEliminabuon giorno
preferisco il romanico, più austero...
Eliminaciao Poe
la prossima vita penserò a cosa preferisco in architettura :)
Eliminaciao
che in questa già ti basta essere poeta
Eliminaforse :)
Eliminabuon giorno