domenica 6 febbraio 2022

E' il passato che regola i conti

Questa chiesa è di proprietà del Comune di Genova, quando questo passaggio sia avvenuto non ho avuto modo di scoprirlo, forse durante le soppressioni napoleoniche nel 1810 o forse durante quelle sabaude del 1861, in ogni caso la lunga storia della chiesa non ha mai smesso di scorrere e riservare sorprese. Non è una delle mie preferite, troppo oro, troppi colori, troppo barocco; uno sfarzo sopravvissuto ai ritocchi bellici e perfino all'immane saccheggio di opere d'arte che fece seguito alla distruzione di musei e palazzi; evento che non risparmiò nemmeno le chiese. Una cosa nota già al tempo e risultato di ogni conflitto, che gli storici più cauti chiamano: "dispersioni legate alla situazione generale della città sotto l’effetto delle bombe"; ed è risaputo come reagiscano male alle bombe le città d'arte italiane. Invece quanto sia realmente scomparso in quelle dispersioni non è dato saperlo e forse meglio così, tuttavia questa volta qualcosa torna indietro, e torna al suo posto.

Tommaso Gentile e Ginetta Pinelli
Finalmente una bella notizia! Mi sono detto.
Salvate miracolosamente dalle macerie da mani amorevoli o forse furbescamente sottratti da mani rapaci, insomma per lucro o amore dell'arte poco importa, quello che conta è che le due sculture, due busti in marmo, sono sopravvissute intatte e tornano al loro posto, o meglio ci torneranno dopo un periodo di esposizione al museo civico. Torneranno esattamente dove le avevano sistemate i committenti che nel 1679 le fecero scolpire quale completamento della loro cappella funeraria.

5 commenti:

  1. un barocco che pare stupendamente equilibrato.
    buon giorno

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    Risposte
    1. preferisco il romanico, più austero...
      ciao Poe

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    2. la prossima vita penserò a cosa preferisco in architettura :)
      ciao

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    3. che in questa già ti basta essere poeta

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