martedì 8 febbraio 2022

Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande

Che è all'incirca quello accaduto negli ultimi due anni. Mentre l'Italia si avvicina a quota 150mila decessi per Covid a botte di 300 al giorno, sono andato a fare la terza dose... o booster, come dicono gli introdotti. Sarà che ero già infastidito per tutta una serie di altre faccende, ma a questo giro stavo per diventare no vax e sì vaff.

Quindi è andata così, ho prenotato on line, seguendo delle indicazioni che dicevano di far passare sei mesi dall'ultima vaccinazione. Faccio i conti e trovo luogo e orario congeniali. Poteva finire lì, ma non ho tenuto conto di essere in Italia, paese del potrebbe e del forse, dove ogni regola è interpretabile e mai certa, di conseguenza mutabile a discrezione. Quindi mi chiamano per anticipare la data, perché il dottore non può in quel giorno. Verrebbe da chiedersi a cosa serve il calendario delle disponibilità se poi non c'è il medico, ma facciamo finta che il dottore abbia avuto un impedimento improvviso e quindi eccoci qui, a due settimane dal giorno concordato ad anticipare. A quando? ma fra tre giorni, dice allegro il tipo al telefono.

Io penso ad una disponibilità da just eat, come non avessi un cazzo da fare; comunque visto che stiamo parlando di un obbligo ecco, la prossima settimana va bene, mica fra tre giorni. Tutto ok e amici come prima.

Poi arriva il giorno, e mi chiamano di nuovo al mattino: Buongiorno signor Pier, lei è prenotato per oggi alle 12e30, ma non è che potrebbe passare prima? tipo alle 9e30?

- Eh no guardi... se potevo alle 9e30 mi prenotavo alle 9e30, ma siccome posso alle 12e30 mi sono prenotato per le 12e30. Mi rendo conto che è un concetto difficile da comprendere se non si è nati nel paese degli orologi a cucù. Tuttavia faccia uno sforzo mentale e mi venga incontro.
...mi spiace ma non riesco ad anticipare così all'ultimo momento.

- Capisco, allora la aspettiamo alle 12e30. Arrivederci

Quindi alle 12e31 eccomi seduto sulla seggiolina dell'ambulatorio, per rispondere alle solite domande, scrivere sul modulo dati che dovrebbero già avere e tutta una serie di personalissimi fastidi collaterali, tipo le siringhe con l'ago. A me mettono sempre una certa apprensione tutti quegli aghi; sarà perché quando ero piccolo mia madre mi aveva fatto credere che le siringhe non avevano ago, in realtà lei lo toglieva e lo teneva nascosto e poi zak uno schiaffetto sul culetto e PIC Indolor. La cosa aveva funzionato benissimo sino a quando mi avevano operato di tonsille ed avevo scoperto la verità, ed era stato deludente come scoprire che Babbo Natale non esiste. 
Sì perché a me sapere di siringhe senza l'ago mi tranquillizzava molto, informazione confermata pure dalle siringhe del Dottor McCoy che lavorava sull'Uss Enterprise NCC-1701 (nel 2266) e si vedeva benissimo che non esisteva l'ago nemmeno nelle sue siringhe.

Insomma mentre controllavo il calendario delle visite alla mia destra, l'abile medico condotto faceva il suo a sinistra, poi metteva il cerotto e mi spediva in sala d'attesa per i soliti 15 minuti di possibilità infarto.

Così ero lì in sala, seduto a pensare se avrei avuto materiale per un post prima di morire, magari anche dopo visto che mi attendevano 24 ore di possibile febbre e fastidi collaterali. Faccio un post se sopravvivo, e rimuginavo alla possibilità di prendere l'aspirina effervescente, o qualcosa di preventivo tipo una mezza boccia di Mirto Zedda Piras o altro succedaneo, per alleviare la sofferenza.

Poi mi son detto: e se me ne andassi? invece di tornare in ufficio prendo permesso e vado a farmi un giro. In fondo siamo in Italia, il paese pizza, spaghetti e mandolino, mica quello degli orologi a cucù, quindi chiamo la segretaria e le dico: segnami permesso che oggi pomeriggio non ci sono e domani ho ferie. Così sono andato a guardare il mare e se domani il booster fatto dal medico condotto con una siringa con l'ago mi ha steso ed ho le allucinazioni da febbre e Zedda Piras me lo sogno anche.
Poi per concludere ho anche elaborato un mezzo pensiero serio sulla situazione: andrà tutto bene.

Non ne siamo usciti migliori,
ma almeno ci siamo fatti un’idea più precisa
di chi sono i peggiori.

8 commenti:

  1. Alla fine febbre o no? Qua da me il centro vaccinale, per quanto sempre molto affollato, per lo meno è gestito in maniera svizzera. Sono rimasta basita. Anche se ogni volta ci ho perso un'ora, non mi sono incarognita perchè funzionava tutto bene.

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    1. Febbre nella notte, ma non l'ho misurata, stamattina meglio ma sono rimasto a dormire, avevo cmq ferie e meglio così perché in città c'era Draghi e un gran casino dappertutto.

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  2. certo che cor bustere è tutta nantra cosa.
    Tra 8 mesi ci sarà un richiamo

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  3. ma dai hai paura di una iniezione, sei proprio un uomo :)

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    1. La belonefobia si caratterizza, come una paura persistente, patologica e ingiustificata di aghi e spilli e, in generale oggetti taglienti come forbici e coltelli.

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  4. è andata dai
    per il resto davvero ne avrei da raccontare anche io
    tipo che chi doveva farlo a casa perché impossibilitato sta ancora aspettando

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    1. Come diceva Sara ci sono (almeno) due Italie che si sovrappongono; ed io aggiungo, sì: una del vorrei ma non posso e l'altra del rimandiamo a domani.

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