mercoledì 16 febbraio 2022

Notizie dal Paese dei Balocchi - Le cose sono molto più complicate di quello che sembra

"Alle primarie e alle medie è emersa dagli scrutini del secondo quadrimestre una incapacità espositiva nella produzione orale e scritta. C’è stato un abbassamento molto forte dei livelli. Quest’anno in terza media sarà reintrodotta la prova scritta di italiano. Non so come i ragazzi che non sono più abituati si cimenteranno con un testo argomentativo".

"Tante insufficienze in matematica, infatti attiveremo corsi di recupero mirati. E soprattutto grossissimi disagi per gli stranieri, che sono il 45,6% della popolazione scolastica. Abbiamo dovuto attivare tantissimi piani didattici personalizzati, ovvero semplificazioni delle programmazioni con obiettivi minimi". 

"gli insegnanti hanno pure notato che i bambini delle elementari spessissimo, anche in quinta, non conoscono la differenza tra destra e sinistra, sono goffi, scoordinati sul dove andare. Terribile. Questo mi ha lasciato perplessa. Cosa sta succedendo? Possibile che siano tutti in questa situazione? Inoltre, sulla valutazione artistica alla primaria abbiamo riscontrato che non sanno disegnare, non sanno suddividere un foglio, tenere la matita, organizzare il lavoro all’interno di un foglio”.

Questo e molto altro si può leggere nella sconfortante intervista alla preside di un istituto comprensivo romano.

Tuttavia ho come l'impressione che l'articolo scopra l'acqua calda, perché l'argomento è oggetto di indagine da diversi anni; allarmi lanciati da docenti e presidi che faticano a trovare soluzioni valide. Come mai?
Forse perché c'è una vasta fascia di professori-maestri-giornalisti-tecnici-politici-addetti ai lavori, (Attenzione: uso del maschile inclusivo) per cui l'importante è parlare del problema. Parlarne mica risolverlo! insomma chiacchiere.
O forse perché lo tsunami di imbecillità è già così esteso che non è possibile porvi rimedio e quindi si annaspa? Io sono davvero preoccupato per queste considerazioni, sullo stato della scuola pubblica, ma ancora di più sullo stato di cervelli che invece di funzionare vanno in corto circuito senza apparente possibilità di ripresa.

Tuttavia le preoccupazioni di questa preside non dovrebbero coinvolgere solo gli studenti, sarà anche vero che avendo in classe un 45% di studenti stranieri sia più complesso mantenere un buon livello di istruzione generale, ma le famiglie di questi alunni dove sono? tutto il retro-dopo-fuori scuola che dovrebbe collaborare all'educazione dei figli, dov'è finito?

Passi la famiglia immigrata che non ha le competenze per assistere un figlio che si confronta con una cultura totalmente nuova e sconosciuta per gli stessi genitori, ma il restante 55% con figli di italiani veraci, cosa sta combinando?

Chiaramente quest'ondata di ignoranti fatti e finiti arriverà ben oltre i confini della primaria, approderà nei licei, nelle università, nelle scuole di specializzazione e a seguire nelle istituzioni, nelle imprese, nelle fabbriche, nei ministeri, tra il personale tecnico, medico, scientifico, alle poste, nei negozi, circolerà per strada e chissà dove altro riuscirà a filtrare. Avremo immensi eserciti di ebeti, e forse lo diventeremo noi stessi, sempre che non lo siamo già senza saperlo.

Mi chiedo: quanti ostacoli/esami/test verranno abbassati per farli passare? quanto scenderà il livello delle prove, da scritte a orali o basta il pensiero, la qualità degli esami e degli insegnanti e quindi degli studenti, cola a picco solo per poter liberare le classi da questo immenso stuolo di citrulli che la scuola pubblica non riesce più a gestire.

Così arriveranno (in realtà sono già arrivate) le 'costose' scuole private, quelle a gestione vaticana per capirci, pregne di valori e di competenze utili per facilitare l'uscita dei cervelli verso Paesi meglio preparati all'intelligenza. Troppo cinica questa conclusione? Se invece preferite la sintesi di uno scrittore...

La metà degli italiani è semi analfabeta e basa le proprie convinzioni solo sulla televisione.

(2016 - A. Camilleri)

14 commenti:

  1. "quanti ostacoli/esami/test verranno abbassati per farli passare?":
    Questo è uno degli aspetti gravi di una grave questione. Ho un'amica che da alcuni anni insegna tecnica alle medie e mi ha sempre detto di come la meravigli che i ragazzini siano incapaci di disegnare o di fare lavoretti molto semplici. Danno l'impressione di non averli mai fatti. E ricordo che una volta si lamentava di dover riuscire a preparare un test al quale potessero prendere la sufficienza anche i più somari, questo per colpa dei genitori che non accettano che l'insegnante dica loro che il figlio ha preso un brutto voto perchè non ha studiato. La loro replica infatti è che il figlio studia, sono verifiche e interrogazioni a essere troppo difficili. Davvero non c'è da essere ottimisti per il futuro...

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    1. Recentemente ho verificato personalmente in alcuni bimbetti, la goffaggine a cui accenna la preside, una cosa davvero imbarazzante, ai limiti dell'autismo. Credo bene che i genitori, convinti di aver partorito bimbi prodigio, siano terrorizzati da chi, avendone le competenze, evidenzia certe mancanze.

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  2. preferisco la sintesi :)
    ma abbasserei la percentuale :)
    lieto giorno

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    1. ciao Poe(ta)
      pensavo fosse una percentuale ottimistica... valutavo un 80% ma in base ai social

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    2. l'ottimismo del pessimismo :)
      ciao

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  3. oggi fanno tutto i robot, i computer, le cose non si riparano si buttano, quindi le specializzazioni necessarie sono poche ed i filosofi possono tranquillamente improvvisarsi economisti o mandare avanti intere città

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    1. in effetti l'intelligenza artificiale sembra l'unica soluzione praticabile

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  4. o forse si potrebbe anche dire: se la metà non sa scrivere, l'altra metà non sa leggere...

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    1. il cieco che aiuta il sordo insomma

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    2. Poi c'è anche questa considerazione di Luciano Canfora:

      Gli studenti condannati a una preparazione scarsa o apparente, o addirittura all’ignoranza, diventano più facilmente vittime del potere. Sono cittadini debolissimi, indifesi, aperti a ogni influenza improvvisata e chiassosa.
      Chi ha rovinato la scuola, ha ferito gravemente anche la Repubblica, il sistema democratico, la libertà individuale e la consapevolezza dei diritti. Spero che qualcuno prima o poi se ne accorga. I futuri cittadini vengono resi così più fragili e manipolabili. Non vorrei apparire troppo pessimista, ma il successo di movimenti irruenti e semplificatori sul piano della lotta politica, si spiega anche con questa debolezza culturale.


      Intervista sul potere, 2013

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  5. È sconfortante! Anni fa pensavo che se avessi avuto un figlio gli avrei fatto fare una scuola privata.

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    1. forse i criteri di scelta degli insegnanti nelle scuole private garantiscono una qualità differente, resta il fatto che una famiglia che può permettersele garantirà ai figli un'istruzione in molti casi, migliore

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  6. ... molti studenti in questi giorni guardando la TELEVISIONE e le vicende ucraine avran pensato :"Speriamo non scoppi la terza guerra mondiale, sennò ci toccherà studiarla!" ..

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    1. Temo che molti studenti non si siano nemmeno accorti di quello che succede nel mondo.. forse anche meglio così, visto che non è che possono fare molto per sistemare la questione Ucraina

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