Le campagne di sensibilizzazione ambientale ispirano il talento dei pubblicitari, alcune sono addirittura diventate una forma d'arte, tuttavia credo ci sia un inganno di fondo, perché il problema non è quello della salvaguardia del pianeta, ma semmai della salvaguardia dell'essere umano. Il pianeta se la cava benissimo senza di noi e nel caso ci fossero ancora dei dubbi, lo si è capito durante il lock down.
Chiaramente i tempi della natura non coincidono con quelli umani, ma non ha molta importanza, in un mondo molto simile ad un video gioco, arriveremo al GameOver per poi ricominciare da capo.
Come sono giunto a questa conclusione? Ecco qualche indizio...
1) Passato - segnali dal passato ce ne sono moltissimi, si chiamano OOPArt, ovvero i manufatti fuori posto, quelli che fanno discutere archeologi e scienziati. Alcuni sono visibili nei musei, altri restano nei depositi in attesa di essere studiati. Taluni storici li rifuggono come fake, frutto di qualche burlone, tuttavia trovo certe (fanta)teorie davvero avvincenti. In sintesi sul pianeta ci sarebbe già stata almeno un'era industriale, che però per qualche motivo è finita male. Di questo passato tecnologico restano alcuni frammenti, opere grandiose e rappresentazioni enigmatiche.
2) Presente - l'attuale situazione di inquinamento ed entropia fa pensare nell'arrivo di un periodo in cui le condizioni di vita per gli esseri umani e per alcuni animali, saranno così estreme da causarne l'estinzione. Nell'attesa molte zone della Terra sono già diventate inospitali, ma questo non pare preoccupare molto, anzi una prossima catastrofe artificiale porrà rimedio a tutto questo, a quel punto il disequilibrio dell'ecosistema si avvierà al recupero.
3) Futuro - in tempi impossibili da stabilire, la Terra troverà un nuovo equilibrio permettendo una ripartenza agli organismi buoni, quelli capaci di ricreare l'ecosistema; la flora avrà nuovamente la possibilità di proliferare indisturbata, certi funghi provvederanno a ripulire l'ambiente dalle radiazioni, mentre bruchi e batteri si occuperanno di smaltire la plastica rendendola disponibile alla catena organica. Non ci sarà posto per i Sapiens Sapiens in tutto questo; ma diciamolo, nella vastità dell'Universo pochi si accorgeranno della sua assenza.
Il piano B - preoccupati? non è necessario perché tutto è già stato previsto, vedi a volte gli scienziati quanto sono lungimiranti. D'altra parte perché sprecare soldi per aggiustare le cose quando invece si può tranquillamente preparare la scatola nera della Terra!
Non conoscevo gli OOPart,accipicchia. Mi sembrano un po'sospetti!
RispondiEliminaNe avevo sentito parlare, in merito all'ananas che compare in un dipinto di Pompei, ma non pensavo fossero così tanti.
EliminaQuando noi Sapiens Sapiens, una sciagura per il pianeta ancora peggiore del meteorite che fece estinguere i dinosauri, ci saremo estinti, la natura si riprenderà i suoi spazi e torneranno a proliferare forme di vita diversissime. Non avremo più altri Leonardo da Vinci o altri Beethoven, ma la vita esploderà di nuovo in altre forme.
RispondiEliminatempo fa avevo visto in qualche museo di scienza naturale un grafico con la cronologia del pianeta Terra, dinosauri etc... la comparsa dell'essere umano è un granello su una scala di tempo vastissima in cui altre specie hanno dominato
EliminaÈ così. La vita è comparsa quattro miliardi di anni fa. Se riduciamo questi quattro miliardi a un anno, le prime cellule complesse (dotate di nucleo) compaiono in agosto, i dinosauri compaiono a dicembre inoltrato, l'era dei mammiferi nell'ultima settimana, l'homo Sapiens Sapiens negli ultimi minuti, la scrittura negli ultimi secondi. Questo rende bene l'idea di quello che siamo.
Eliminaottima precisazione. ci preoccupiamo per noi e non per la vita e il pianeta.
RispondiEliminatempo fa volevo farci un post. poi il presente ha preso il sopravvento :)
ciao
ciao Poe, le occasioni per riflettere sul tema ambiente sono moltissime, a cominciare da certe incoerenze sulle responsabilità dell'inquinamento
EliminaMa noi facciamo bene a preoccuparci per noi. Siamo noi quelli in pericolo, mica lui. Lui continuerà tranquillamente la sua vita per altri quattro o cinque miliardi di anni, indipendentemente dal fatto che noi ci estinguiamo o no. Mi fa sempre sorridere leggere titoli tipo "Salviamo il pianeta!" e simili. Ma quale pianeta? Dobbiamo salvare noi stessi, non il pianeta. Vabbe'...
RispondiEliminasarebbe da indagare questo modo di affrontare il problema, chissà se si iniziasse a dire salviamo l'umanità se cambierebbe qualcosa...
Eliminaper fortuna che NOI non ci saremo
RispondiEliminacombinare casini immensi e poi svignarsela è tipico della razza umana... pure in caso di estinzione!
Eliminapraticamente la scatola nera è già fatta.
RispondiEliminaun pianeta intero avvolto dall'atmosfera.
se un giorno qualcuno sbarcherà o nascerà gli basterà grattare con un'unghia il terreno e si toglierà dall'imbarazzo della scelta tra l'idea di restare e quella di scappare
l'idea sarà anche 'poetica' ma la trovo abbastanza inutile, come dire: ci siamo già arresi; e poi chissà, magari il cubo che i cinesi dicono di aver avvistato sulla Luna, è una replica fatta dai nostri antenati... sai che colpo di scena!
EliminaIn Italia dovremmo essere 6M, nel mondo 1.5G.
RispondiEliminaQui è tutto uno disperarsi per la decrescita delle sardine nella scatola, cattolici e sinistranti im/deportano più milionate possibili di stranieri.
Poi si baloccano coi giochini da salotto con le sostenibilità, i griin questoequello. Cretini fanatici prima, durante e dopo.