domenica 9 ottobre 2022

Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno

Era tradizione, fermare gli orologi e coprire gli specchi quando in casa c'era un lutto. Le persiane si chiudevano, la radio veniva accesa a volume bassissimo, si parlava sussurrando, ci si muoveva con cautela, ed in tutta la casa calava il silenzio.

Quegli anni sono lontani, e quasi appare ridicolo oggi rispettare certe usanze, come spedirsi cartoncini di condoglianze, mettere il fiocco nero sul portone, o tener chiusa l'anta per rispetto al morto. Tutto questo non si fa più, perché la morte fa paura ed ogni segnale che la ricorda è stato rimosso. Oggi si muore negli ospedali, nelle case di riposo, si muore altrove e solo per sbaglio in casa, nel proprio letto.

Era fermo da un po', al punto che lo credevo rotto, era fermo dal 2000, l'anno della morte di Augusto, in quell'autunno faticoso rispettammo tutte le regole del lutto che se  non altro tenevano impegnato il cervello ed impedivano certe dolorose derive. Poi lo abbiamo semplicemente dimenticato, d'altra parte non è più molto utile, ed è rimasto al suo posto solo per distrazione, tuttavia c'è stata una frase della decana che lo ha rivalutato, che improvvisamente lo ha fatto nuovamente diventare utile e così è stato rimesso in funzione - Mi fa compagnia mentre ricamo o quando leggo.

E poi alle quattro del pomeriggio, quasi ogni domenica, prendiamo il te, rigorosamente Earl Grey tea al bergamotto, servito in gradevoli tazze di porcellana Rosenthal ed accompagnato dalle pastine di Panarello; chi meglio di lui potrebbe annunciare un tale rito.

venerdì 7 ottobre 2022

Qualunque cosa è in vendita, è solo questione di prezzo

Ritratto di dama, (olio su tela, 150x105cm) - dipinto da Rubens nel 1606, questo quadro fa parte delle collezioni del Faringdon Collection Trust, ed è esposto nella dimora di Buscot Park nell’Oxfordshire. La nobildonna rimasta sconosciuta per 300 anni, ritorna a Genova, e grazie agli studi in preparazione della mostra dedicata a Rubens inaugurata ieri, ora ha un nome ed un cognome: Violante Maria Spinola Serra.

Come sia finito in una collezione inglese resta per me un mistero.
Tuttavia c'è stato un periodo della storia di Genova in cui tutto era in vendita, dai palazzi alle collezioni di argenteria e gioielli, ma anche mobili, quadri, sculture e perfino porte intagliate e dipinte, caminetti e fontane marmoree. Le ricche famiglie cittadine erano pronte a disfarsi dei loro capolavori per pagare le ingenti tasse imposte da Napoleone a nobili e religiosi, ma anche per colpa di scellerate divisioni ereditarie. In questo piglia-piglia ci finirono in mezzo anche oggetti preziosissimi. Come nel caso dei fratelli Pallavicino che  non esitarono a tagliare un quadro di famiglia pur di avere ognuno il proprio ritratto da fanciullo, commissionato dalla madre a Van Dick, primo pittore di corte in Inghilterra.


Tornando alla dama del dipinto, rappresentata al pari di una regina, oggi sappiamo che apparteneva ad una delle più ricche famiglie genovesi, e quando dico ricche, intendo incredibilmente-immensamente-incommensurabilmente-schifosamente ricche, al punto da avere come pittore di casa, Rubens, che normalmente dipingeva per il re di Spagna, ed a Genova fu chiamato dal doge per dipingere sua moglie, il figlio ed il loro cane da compagnia. Tanto per dire lo sfregio all'opulenza. Sarebbe come chiamare Michelangelo per imbiancare la cantina.

Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607; considerata per l'epoca una città meravigliosa e sorprendente, vera e propria capitale d’Europa dal punto di vista non solo finanziario e commerciale, ma anche fucina di talenti artistici e culturali. Visitandola al seguito del Duca di Mantova Vincenzo I, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte, Rubens ebbe modo d'intrattenere rapporti diretti ed in alcuni casi molto stretti, coi più ricchi ed influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.
Questo gli permetterà non solo di avere commissioni per ritratti e quadri a soggetto religioso, ma anche di poter accedere alle dimore dei suoi committenti, palazzi innovativi e nuovissimi, fulgidi esempi dell'arte del saper vivere ed abitare. Ad essi dedicherà un libro che diventerà un manuale per costruire palazzi all'italiana.
Quanto a Vincenzo I Gonzaga, s’innamorò delle donne di Genova (tutte), considerate di una bellezza ed eleganza rara, anche se non credo fossero solo le nobildonne ad attirare la sua attenzione, ma data l'età del Duca all'epoca della visita, è ben pensabile che avesse ripiegato sulle più abbordabili spiagge, ville ed ameni giardini affacciati sul mare. Ed è di queste meraviglie che narra alla giovane consorte Eleonora nelle sue lettere.

mercoledì 5 ottobre 2022

In Omnia Pericula Tasta Testicula


Altro terremoto, uno scrollone 3.8 prima della mezzanotte. La serie prosegue la prima scossa del 22 settembre e da allora 13 scosse di assestamento si sono succedute. Meglio tante e piccole che una sola grande, tuttavia un po' di apprensione c'è, pure se non siamo in zona storicamente sismica.

Insomma a quelli che dicevano: 
col Covid siamo arrivati alla frutta,
risponderei tranquillamente che quello era solo l'antipasto.

domenica 2 ottobre 2022

Solo un avaro nasconde ciò che non gli servirà mai

Come era prevedibile la Gea ha trovato pretesti per lamentarsi dell'aumento e quindi per non concederlo, e siccome Ada non è molto brava a discutere questioni di soldi, ha semplicemente lasciato il prezzo invariato, resterà sino alla fine del mese e, questo appare chiarissimo, non tornerà. Ma lo dirà all'ultimo, giusto per creare un po' di disagio.

Io a sentire tutta la questione, cioè entrambe le campane come si dice, l'avevo quasi da subito considerata una mentecatta, la Gea, ricca ma con il braccino corto, quelle borsa di Vuitton in pelle e spesa al discount di prodotti bio per capirci, e tale si è rivelata. Per questo sono stato ad osservarle come fossero due cavie da esperimenti, e nonostante questo per più di una volta ho avuto una sorta di senso di nausea a certe argomentazioni della Gea che avevano davvero i modi e gli argomenti del politico con il culo sporco. Non mi aspettavo grandi cose. Anche se Ada mi ha un po' deluso, e contemporaneamente piacevolmente sorpreso; insomma non è una attaccata ai soldi, ma in questo caso trovo sia un peccato. Invece è un po' come me, quando una persona la delude ha chiuso per sempre e senza possibilità di recupero.

E' la regola del vaso rotto, lo puoi anche incollare perfettamente, ma sempre rotto rimane.

Peccato, ma a quanto pare la gente di merda è in aumento, questo ha concluso Ada non senza sospirare di triste soddisfazione, come avesse aggiunto una voce alla lista. Sarà anche per via della crisi, degli aumenti, della guerra, del covid, dei social che hanno cambiato le persone rendendole più superficiali, e poi che altro? Della scuola che non insegna più l'educazione civica, dei film americani privi di valori morali, del buco nell'ozono e pure qualcosa nell'aria che rende le persone cattive.

Insomma la realtà è che la gente di merda c'è sempre stata, ma fa bello pensare di trovarsi davanti all'eccezione comparsa tutta per noi. Trovare giustificazioni, anche ridicole, a cui credere o far finta di farlo. Qualsiasi cosa piuttosto che dire: me lo dovevo aspettare che quella era un pezzo di merda. Che sarebbe come ammettere di aver sbagliato a valutare o peggio di aver creduto che certi rapporti lavorativi in nero siano basati sull'educazione, sul rispetto e sul merito. Inganno.

Spiace, perché Ada per le prossime volte sarà meno educata e onesta, ed io in tutto questo mi trovo sempre più spesso a pensare che l'onestà non paga e che aveva ragione Armando quando diceva che lo metteva nel culo agli altri prima che lo facessero a lui. A me pareva una logica assurda, e l'ho odiato per quel pensiero; ma avevo 22 anni ed ero talmente ingenuo da fare quasi tenerezza. E lo stesso Ada, troppo credulona per scovare le bitch inside, quelle che anche solo per risparmiare un euro sul compenso della domestica le contano i minuti di ritardo, ma per loro non lesinano e sono pronte a spendere cifre assurde in estetista.

A tutte le Ada del mondo quindi dico: fottetele prima, fottetele subito, fottetele sempre queste troie arricchite, queste parvenu tutte selfie, abbronzatura Lancome e labbra botox a culo di gallina, fottetele ed andateci giù duro, fate la cresta sulla spesa, rubatevi i detersivi e sostituiteli con l'acqua, pulite di meno, non date disponibilità oltre gli orari concordati, fatevi pagare anche il quarto d'ora in più, non fate favori, arrivate in orario, ma andate via in tempo, e se vi dicono che sarete amiche non credeteci, nessun datore di lavoro può essere un buon amico. Siate opportuniste prima che lo siano loro.

E poi siate fiere del vostro lavoro, che senza di voi vivrebbero sommerse di merda, non lasciatevi umiliare, perché non esistono lavori umili, solo lavori sottopagati, come ricorda bene Crozza!


giovedì 29 settembre 2022

Poi ci sono quelli che diventano scemi quando parlano con gli animali

Questa categoria la sto ancora studiando. Era iniziata con le vecchie e i bambini, non so perché ma alcune persone, soprattutto anziane, quando parlano con i bambini piccoli devono fare la vocina in falsetto ed esprimersi come farebbero con un ritardato mentale. Trovo la cosa abbastanza diseducativa, ma poi mi ricordo che sono affari loro.

Lo stesso ora sta accadendo con gli animali, e non sono solo gli anziani a farlo, sempre più persone decidono di adottare un cane, per poi trattarlo come avessero un bambino, mettergli dei cappottini raccapriccianti assieme a tutta una serie di accessori tipici di un bambolotto. A queste attenzioni eccessive spesso per contro corrisponde un trattamento da 'animale peluche', dove diventa consuetudine lasciarli soli per otto-dieci ore al giorno, oppure posteggiarli in auto, quasi fossero un fastidio. Quando queste bestiole si incontrano in quelle mezz'ore d'aria, sono talmente isteriche per la reclusione forzata che tentano di scannarsi vicendevolmente, forse per porre fine alla loro condizione, costretti a mangiare e cagare quando lo decidono gli altri.

Umanizzare i cani, e gli animali da compagnia in generale, comporta seri rischi, la cosa è risaputa e il fenomeno in crescita, ma a quanto pare, nonostante gli avvertimenti, la faccenda viene percepita come 'normalità', espressione di amore verace, di attenzioni dovute. Una morbosità contagiosa a cui difficilmente si sottraggono i possessori di animali.

Al contorno c'è un florido mercato di pet food, negozi specializzati in cui ogni oggetto contribuisce a legittimare questa tendenza, perfino a renderla salvifica per tutte quelle persone desiderose di salvare il mondo iniziando dal loro animaletto.

Cade così il limite del rispetto per l'altro, in questo caso il cane, o chi per lui, diventa soggetto passivo, fulcro delle attenzioni eccessive che snaturano la sua essenza di bestia, dimenticando il suo patrimonio genetico. Un rapporto asimmetrico in cui il proprietario riversa sull'animale le sue paranoie, il livore e tutte quelle dinamiche distorte con cui non potrebbe bersagliare un altro essere umano, instaurando un rapporto senza possibilità di evoluzione; come invece accadrebbe con un bambino che diventando adulto riequilibra la relazione genitore-figlio e raggiunta l'adolescenza ti manda affanculo.

lunedì 26 settembre 2022

Chiedere al potere di riformare il potere. Che ingenuità!

Questo affermava Giordano Bruno, questo e molto altro, poi lo hanno messo al rogo.
Oggi forse basterebbe una querela, ma la sua era un'epoca in cui si andava per le spicce. Ma questa è un'altra storia...

Dunque ci risiamo, il balletto elettorale è iniziato in agosto, coprendo le faccende di Covid e guerra, aumenti di gas ed energia ed altre amenità recessive; è iniziato con le solite consolidate dinamiche, e poco importa se sono oramai talmente vecchie e scontate da sembrare una presa per il culo, gli italiani ci credono, se le aspettano così come si pretende il cacciucco alla sagra del cacciucco, le assecondano perché potrebbero perfino comportare qualche tornaconto, magari una sanatoria o un condono fiscale, e quasi ne sono rassicurati, perché sono entrate nel folclore nazionale, sono oramai parte di una tradizione pluridecennale o meglio plurigovernativa. 

Ora... non importa chi vince e chi perde queste elezioni, chi siederà a destra e chi a sinistra, chi farà le alleanze farlocche per salvarsi la poltrona, chi cambierà fazione per assicurarsi i soliti privilegi, chi vorrà abolire le auto blu, per prendere il lauto bonus viaggio, quale partito riciclerà candidati corrotti e indagati o programmi di altri, per aggiudicarsi consensi e ghiotti rimborsi elettorali. Draghi lo ha detto prima di andarsene: ce la faremo con qualsiasi governo. 
Speranza o ironia?
Insomma, ma li avete visti i candidati del centro destra? leggo alcuni nomi a caso: Tremonti, Brambilla, La Russa, Gasparri, Sgarbi, Calderoli, Giorgetti, Bossi; il peggio del ventennio berlusconiano che ha devastato l’Italia.
Ce la faremo con questa gente nei ministeri? Viene da pensare che agli italiani piace prenderlo nel culo, poi c'è la questione Mafia-Vaticano-Colonia Usa. E forse ha detto bene CassandrDraghi, non importa chi eleggerete, sarà lo stesso. Tutti i partiti, tutta l'Italia, tutti gli Stati dell'EU hanno un solo unico obiettivo, lasciare tutto com'è, perché ogni cambiamento è pericoloso, nefasto, controproducente. Serve il totale immobilismo! Pare sia così.

Alternative? Nessuna. A sinistra c'è un clima da lobotomia generalizzata, o geriatria incipiente, roba da far rivoltare nella tomba le ceneri di Gramsci. E poi oramai sono tutti (troppo) radical chic, per produrre un programma nuovo. E non parliamo dei sindacati, che da tempo hanno calato braghe e mutande.

A questo punto, con qualsiasi governo, credo più a Macron: una nuova era è arrivata: la fine dell'abbondanza. Questo mi pare il miglior programma elettorale da perseguire, concreto, certo, ineluttabile, con quella affidabilità di realizzazione tutta francese. Tutto il resto è solo fuffa.

giovedì 22 settembre 2022

E se fossero meglio gli orologi a cucù?

 Se vuoi documentarti sull'America compra un libro

Se vuoi documentarti sulla Russia compra una pala.

Con questa battuta da film si potrebbe riassumere quasi tutta la situazione attuale e passata dei conflitti sovietici. In alcune zone dell'Ucraina il fronte indietreggia e si scoprono le fosse comuni, un'usanza tipica dei periodi bellici di ogni epoca. Credo che il numero reale di morti di questo conflitto non si saprà mai con certezza, in quanto ogni fazione produce i numeri che gli fanno comodo, lo dico per i fanatici delle statistiche.
Per adesso le stime sono tuttavia desolanti, e cercando in rete si trovano cifre molto differenti:

Russia
- secondo la CIA, alla fine di luglio, la Russia aveva perso più di 15.000 soldati in Ucraina, l'intelligence britannica ha parlato di 20.000 morti a giugno e secondo I rapporti dello stato maggiore ucraino i russi hanno invece perso più di 44.000 soldati e ufficiali.

Ucraina
- secondo Shoigu, "le nostre perdite nell'operazione speciale ammontano a 5.937 persone", mentre più di 61.200 militari ucraini sono morti.
Il bilancio di metà anno in guerra è durissimo: oltre 13.000 vittime civili, che si aggiungono ai militari.

Complessivamente si parla di più di centomila persone e le cifre sembrano destinate ad aumentare, grazie alla chiamata alle armi dei riservisti russi, altri 300.000 soldati sono pronti per proseguire il massacro in nome di non si sa quale ideale.

Da notare infatti che a fronte di sondaggi che danno il consenso dei russi all'operazione militare a oltre il 70% e quello per Putin che supera l'80%, solo il 3 % della popolazione si dice disposta a combattere per la Russia.
E gli effetti di questo 3% si vedono nelle prenotazioni dei voli per lasciare la Russia, che in poco meno di un'ora dalla chiamata alle armi hanno registrato il tutto esaurito.

Morale della storia?

- Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cosa hanno prodotto? Gli orologi a cucù.

da: 'Il Terzo Uomo' di Carol Reed (GB-USA, 1949)