venerdì 7 ottobre 2022

Qualunque cosa è in vendita, è solo questione di prezzo

Ritratto di dama, (olio su tela, 150x105cm) - dipinto da Rubens nel 1606, questo quadro fa parte delle collezioni del Faringdon Collection Trust, ed è esposto nella dimora di Buscot Park nell’Oxfordshire. La nobildonna rimasta sconosciuta per 300 anni, ritorna a Genova, e grazie agli studi in preparazione della mostra dedicata a Rubens inaugurata ieri, ora ha un nome ed un cognome: Violante Maria Spinola Serra.

Come sia finito in una collezione inglese resta per me un mistero.
Tuttavia c'è stato un periodo della storia di Genova in cui tutto era in vendita, dai palazzi alle collezioni di argenteria e gioielli, ma anche mobili, quadri, sculture e perfino porte intagliate e dipinte, caminetti e fontane marmoree. Le ricche famiglie cittadine erano pronte a disfarsi dei loro capolavori per pagare le ingenti tasse imposte da Napoleone a nobili e religiosi, ma anche per colpa di scellerate divisioni ereditarie. In questo piglia-piglia ci finirono in mezzo anche oggetti preziosissimi. Come nel caso dei fratelli Pallavicino che  non esitarono a tagliare un quadro di famiglia pur di avere ognuno il proprio ritratto da fanciullo, commissionato dalla madre a Van Dick, primo pittore di corte in Inghilterra.


Tornando alla dama del dipinto, rappresentata al pari di una regina, oggi sappiamo che apparteneva ad una delle più ricche famiglie genovesi, e quando dico ricche, intendo incredibilmente-immensamente-incommensurabilmente-schifosamente ricche, al punto da avere come pittore di casa, Rubens, che normalmente dipingeva per il re di Spagna, ed a Genova fu chiamato dal doge per dipingere sua moglie, il figlio ed il loro cane da compagnia. Tanto per dire lo sfregio all'opulenza. Sarebbe come chiamare Michelangelo per imbiancare la cantina.

Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607; considerata per l'epoca una città meravigliosa e sorprendente, vera e propria capitale d’Europa dal punto di vista non solo finanziario e commerciale, ma anche fucina di talenti artistici e culturali. Visitandola al seguito del Duca di Mantova Vincenzo I, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte, Rubens ebbe modo d'intrattenere rapporti diretti ed in alcuni casi molto stretti, coi più ricchi ed influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.
Questo gli permetterà non solo di avere commissioni per ritratti e quadri a soggetto religioso, ma anche di poter accedere alle dimore dei suoi committenti, palazzi innovativi e nuovissimi, fulgidi esempi dell'arte del saper vivere ed abitare. Ad essi dedicherà un libro che diventerà un manuale per costruire palazzi all'italiana.
Quanto a Vincenzo I Gonzaga, s’innamorò delle donne di Genova (tutte), considerate di una bellezza ed eleganza rara, anche se non credo fossero solo le nobildonne ad attirare la sua attenzione, ma data l'età del Duca all'epoca della visita, è ben pensabile che avesse ripiegato sulle più abbordabili spiagge, ville ed ameni giardini affacciati sul mare. Ed è di queste meraviglie che narra alla giovane consorte Eleonora nelle sue lettere.

13 commenti:

  1. arte pura, così bella da far arrossire

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    1. e pure il taglio del VanDick ha fatto arrossire molti

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  2. Era diffuso tra le famiglie nobili il terribile vizio del gioco,chissà grazie a questo quanti capolavori hanno cambiato proprietario!
    Un esperto studioso di famiglie genovesi è Andrea Lercari, l'ho conosciuto all'Archivio di Stato di Genova.

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    1. il gioco, è vero, ci furono nobili che in una sola notte persero intere fortune a Montecarlo.

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  3. Penso che mi recherò a visitare la mostra...merita. Le cose antiche spariscono anche oggi, pensa alla cancellata della casa di Colombo e ultimamente alla vecchia porta nel tunnel sotto l' Acquasola.

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    1. la cancellata artistica della casa di Colombo, di cui resta solo un lato verso la Banca d'Italia, credo sia finita a recintare il giardino di qualche assessore... in compenso oggi abbiamo quella nuova, simile al cancello di un pollaio.

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  4. peccato che con la scoperta della fotografia si mise fine a così bella arte

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  5. le gorgiere mi han sempre fatto sorridere molto.
    se la trovo ne voglio comprare una :)
    al momento possiedo solo fiocchetti coloratissimi alla cow boy

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    1. forse in qualche sartoria teatrale si trovano ancora
      ciao Poe

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  6. Mi immagino quelle sedute per la posa. Ma quanto duravano?

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    1. diventava un momento di convivialità... ma penso durassero molto per il viso, il resto era dipinto in bottega

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