giovedì 20 ottobre 2022

Fingilo oppure fallo - come fare la raccolta differenziata, oppure fingere

Fingilo oppure fallo ovvero: Fake it till you make it, il motto principe della psicologia cognitivo comportamentale; Fingi fino a quando non lo ottieni.
Nel video a seguire ecco che dopo anni, anzi decenni, di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata siamo finalmente ad un punto di svolta. 

Non è splendido questo? io guardo queste cose e mi beo per la loro perfetta perfezione, un mondo assolutamente ideale dove tutto funziona benissimo, perfino la spazzatura, quasi profuma di violette.

Poi esco di casa e il mondo reale mi da subito un ceffone, di quelli che ti lasciano impietrito a girare su te stesso come una trottola. E mi dico: eccola qui la vera verace indole del genovese medio mediocre, eccolo qui il cittadino che sbraita e pontifica sui doveri della pubblica amministrazione e poi va a buttare la spazzatura, che se il buongiorno si vede dal mattino... così mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa, e di dire solo... non ce la faremo MAI.


12 commenti:

  1. La prima produttrice di rifiuti la terna GDO - paranoie fobico-securitarie - pigrizia sciatto-cialtronesca.
    Peggio dalla psicosi virus corona in poi: impacchetterebbero nel "nailon" sterile persino le monete da 20 centesimi.
    Prendi 50g di parsött e te lo mettono in una vaschetta USA&getta da 50g di plastica.
    Io mi sono rotto il pipo da tempo e, al mercato contadino, al GAS usove riuso sempre i miei contenitori. Rifiuti rifotti del 95%.
    Il fatto buffo è che io pago lo stesso dei vicini che portano un sacchetto di rumenta (indifferenziata) al giorno.

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    1. produrre tanta spazzatura da alcuni è visto come status symbol, si sentono ricchi a sprecare e buttare, anche questa sarebbe una deriva mentale da correggere

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  2. Uomo ha ragione! Poi c'è chi non ha una residenza ufficiale e dunque non paga la Tari e non differenzia. Da noi rubano i bidoni dei privati per la differenziata.

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    1. qui c'è una specie di bonus se porti in discarica, ma c'è molta gente che smaltisce mobilio vario dove capita

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  3. Noi siamo in attesa della raccolta porta a porta. Nei comuni vicini, da che c'è, si è scatenata l'apocalisse. Si narra di gente che nottetempo va a buttare la monnezza nei paesi vicini dove ancora ci sono i cassonetti dell'indifferenziata facendolo traboccare, e questo è il minimo. Quindi mi sa che sono giunta alla tua stessa conclusione, ovvero che non ce la possiamo fare.

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    1. a me spiace per il decoro, e i topi vari, in centro con i turisti non è il massimo esibire la spazzatura, e poi per gli operatori che devono raccogliersi sacchetti ed altro

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  4. si purtroppo è vero, ciò che dimentichiamo facilmente è che spesso dal cittadino arrivano comportamenti pessimi.

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    1. la cosa che penso scompensi le persone è il dover "toccare" il tasto e la maniglia del cassonetto, mentre quelli precedenti si aprivano con il pedale

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  5. Nel luogo in cui vivo i grandi cassonetti per strada non esistono più da anni. Si fa la differenziata con raccolta a domicilio. Ovviamente gli "zozzoni" ci sono comunque e abbandono rifiuti ma spesso vengono beccati dalle fototrappole.

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    1. Qui c'è un abbandono diffuso nonostante ci sia il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti, ma in generale ogni tipo di rifiuto viene buttato dove capita senza pensarci troppo, comprese le spiagge disseminate di mozziconi.

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  6. Quando vivevo a Borgo di Terzo, un paesino della bergamasca, una decina di anni fa c'era già la raccolta differenziata porta a porta e una bella zona ecologica dove portare gli ingombranti. Parchi e strade pulite.
    Mi manca quella bella organizzazione sai?
    E ti dirò di più; prima ancora vivevo a Seriate, un paesone confinante con Bergamo, per più di un anno ha vinto il primo premio come paese riciclone... ne andavo davvero fiera!!
    Dove vivo ora non c'è nulla di tutto ciò ma io mi ostino a dividere la spazzatura in sacchi diversi e a metterli vicino al cassetto. Non so che fine facciano, immagino che vada tutto in discarica ma... non riesco a farne a meno!
    Ah, qua la plastica cresce sugli alberi, uno spettacolo spettrale;distese di arbusti e alberi pieni di sacchetti di vario colore, folclore tunisino! Bleah!

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    1. Ci sono nazioni come l'India in cui non c'è la minima percezione della tutela dell'ambiente, e d'altra parte anche in Italia è arrivata tardi rispetto ad altre realtà, penso alla Svizzera. Il problema è che quando un'amministrazione pubblica spende energie e denaro per un miglioramento, il cittadino non collabora perché non viene informato o 'educato'.
      Poi ci sono molte altre questioni connesse come il senso civico e la convenienza, ma spesso è pura pigrizia mentale.

      Chissà se la colazione berbera produce molti rifiuti oppure è a km 0
      :D

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