Questa storia inizia nel 2004 quando Giorgio mi regalò il suo libro, sette racconti sulla resistenza, dedicati alla moglie, Mariuccia detta Mariù; il piccolo volume è andato smarrito, ma non l'ho mai rimpianto molto, principalmente perché non è stata una grande perdita editoriale. Tuttavia c'era una bella storia dietro quei racconti partigiani ed in tutti ricorreva una canzone al tempo popolare, che è rimasta nei miei ricordi. Così inizia questa storia!
Era il 1932, quando, nell'Italia ancora ammaliata dal regime, la cinematografia produceva Gli uomini che mascalzoni, con un esordiente e bellissimo Vittorio DeSica, il cui figlio avrebbe imperversato sugli schermi regalandoci i cine panettoni degli anni '90.
Insomma all'inizio degli anni '30 sembrava davvero che tutto sarebbe andato benissimo, tutte le promesse di pace e prosperità sarebbero state mantenute e finalmente era stata imboccata la strada del benessere. In questa splendida utopia pochi lungimiranti scorgevano i nodi che sarebbero venuti al pettine solo qualche anno dopo. I più, come Nonna Maria si abbandonavano al sogno romantico, ai romanzetti di Liala ed alle lettere del Segretario Galante (l'antenato di Tinder per capirci). Solo quelli smaliziati, in quella maliarda sirena, nell'inganno degli occhi di Mariù, vedevano l'inganno di un regime che avrebbe portato l'Italia al baratro.
Ma volendo restare nel sogno e nella magia, in quegli anni le donne innamorate, compresa Nonna Maria, ballavano al ritmo delle musiche di Togliani.
Il vantaggio di aver avuto dei nonni innamorati è anche questo, perché non appena arrivavamo al Paese, la nonna recuperava il grammofono e proseguiva a consumare i solchi della colonna sonora di questo film.
Ma la magia di certe melodie, lo sappiamo, è difficile da dimenticare e può tranquillamente passare da un 78 giri in bachelite, a un 33 giri in vinile, senza perdere di smalto e fascino. Così arriva lui, suonato trent'anni dopo dalle cugine innamorate, lui un gigante della canzone italiana, lui che appartiene oggi al gotha del cantautorato ligure assieme a Umberto Bindi, Gino Paoli, Bruno Lauzi e Fabrizio De Andrè.
Con lo pseudonimo di Gordon Cliff è Luigi Tenco a farla riscoprire, nel 1960, con le note di Tell Me That You Love Me, utile a far ballare ed innamorare un'altra generazione di Nonne Marie.
E poi a me piace proprio questa canzone, indipendentemente da tutto, mi piace in tutte le sue versioni, anche in quella edulcorata del 2019, quella nella pubblicità di D&G. Mi piace ricordare che forse, le musiche giuste passano le epoche, a cadenza trentennale, libere da etichette e mode, semplicemente perché sono degli evergreen, capaci di far ballare ed innamorare tre o quattro generazioni, con queste parole...
Come sei bella, più bella, stasera, Mariù
Splende un sorriso di stella negli occhi tuoi blu
Anche se avverso il destino domani sarà
Oggi ti sono vicino, perché sospirar?
Non pensar
Splende un sorriso di stella negli occhi tuoi blu
Anche se avverso il destino domani sarà
Oggi ti sono vicino, perché sospirar?
Non pensar
Parlami d'amore, Mariù
Tutta la mia vita sei tu
Gli occhi tuoi belli brillano
Fiamme di sogno scintillano
Tutta la mia vita sei tu
Gli occhi tuoi belli brillano
Fiamme di sogno scintillano
Dimmi che illusione non è
Dimmi che sei tutta per me
Qui sul tuo cuor non soffro più
Parlami d'amore, Mariù
Dimmi che sei tutta per me
Qui sul tuo cuor non soffro più
Parlami d'amore, Mariù
So che una bella e maliarda sirena sei tu
So che si perde chi guarda quegli occhi tuoi blu
Ma che m'importa se il mondo si burla di me
Meglio nel gorgo profondo, ma sempre con te, sì, con te
So che si perde chi guarda quegli occhi tuoi blu
Ma che m'importa se il mondo si burla di me
Meglio nel gorgo profondo, ma sempre con te, sì, con te
Parlami d'amore, Mariù
Tutta la mia vita sei tu
Gli occhi tuoi belli brillano
Fiamme di sogno scintillano
Tutta la mia vita sei tu
Gli occhi tuoi belli brillano
Fiamme di sogno scintillano
Dimmi che illusione non è
Dimmi che sei tutta per me
Qui sul tuo cuor non soffro più
Parlami d'amore, Mariù
Dimmi che sei tutta per me
Qui sul tuo cuor non soffro più
Parlami d'amore, Mariù
Qui sul tuo cuor non soffro più
Parlami d'amore, Mariù
Parlami d'amore, Mariù
Ce l'ho in una collezione di 45 giri (credo degli anni '70). Lo scricchiolio della polvere sul vinile ne aumenta il fascino. Anche a me piace molto!
RispondiEliminaUna canzone che adoro, la canto da sola quando annaffio i fiori. Mi fa venire voglia di indossare uno scialle e di una notte romantica al chiaro di luna.
RispondiEliminaè una certa magia che scatta con certe canzoni, come l'ultima di M¥SS KETA, che cita la canzone di Edoardo Vianello, in ‘Finimondo’... oppure la Carrà ripresa dalla canzone disco di Bob Sinclar.... ripescaggi interessanti
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