mercoledì 3 luglio 2024

Non tutti siamo nati e abbiamo trovato la gallina già con l'uovo in culo

Sto attraversando una fase di concretezza e quindi ogni faccenda è ricondotta alla ragione. In queste forche caudine ci sono finite le case museo, le ricche dimore di chi è nato nella bambagia, e si è potuto permettere lussi inimmaginabili. Oggi inutili baracconi di un modo di vivere superato, sia culturalmente che esteticamente, spesso vuote per estinzione degli stessi proprietari. 
Testimonianze del passato glorioso? forse.

Gli artigiani capaci di tanto laborioso saper fare sono estinti assieme alle loro tecniche, ai loro attrezzi e perfino i materiali usati, oggi in buona parte, non esistono più.
Insomma la fiera dell'inutilità, che è come andare allo zoo a vedere gli animali in estinzione, o anche al museo di storia naturale per scoprire quelli impagliati.
Ma preservare il loro ambiente naturale?

Quindi dimore belle, gradevoli, volendo pure fiore all'occhiello per ex nazioni che un tempo governavano il mondo, bancomat stipendiali per qualche conservatore, trappole acchiappa turisti ed alimento per stuoli di restauratori che campano mummificando segatura, ragnatele e polvere.

L'Italia è disseminata da centinaia, migliaia, di palazzi, castelli, ville, che occupano migliaia di metri quadrati, ingombrati di oggetti inutilizzati ed inutilizzabili, con l'unica funzione di esporre se stessi. Luoghi spesso in fase terminale di conservazione, o in semi abbandono, che è come avere la dispensa piena di barattoli di marmellata scaduta. Testimoni incancreniti della ricchezza perduta. Servono?

In questa foto una delle tante camere da letto di Carlo Alberto di Savoia nel Castello di Racconigi.
Bellissima.
Ma pensateci, entri, la guardi, non puoi toccare nulla, tappezzerie improbabili da riprodurre oggi, così come tutto il resto della stanza, per altro illuminata con la solita lucetta verso la volta che è oramai lo standard dell'esposizione museale a buon mercato. Un baldacchino acchiappa polvere, l'odore tipico di tappeto ammuffito, un allestimento ben lontano dalla disposizione originale, con meno della metà degli oggetti che componevano la camera al tempo in cui i suoi illustri occupanti ci dormivano.
Un museo ha uno scopo didattico, ma qui mi sfugge il senso, forse un rimpianto di qualcosa che nemmeno ben sappiamo e che viene perpetuato per inerzia o peggio per costipazione mentale.

Insomma ... non è meglio una cosa così?

6 commenti:

  1. "Ma pensateci, entri, la guardi, non puoi toccare nulla"
    Sai che ho pensato la stessa cosa la settimana scorsa quando ho visitato "La Rotonda"nella riviera berica a Vicenza?
    Un saluto

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    1. preferisco di gran lunga i musei didattici o almeno quelli dove c'è una guida che racconta delle cose...

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  2. èh le galline, le galline!
    son sempre state di grande aiuto per i mortidifame, chissà se torneranno in auge dopo che essi si ridurranno almeno del 50%

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    1. ♬♫♪ La gallina non è un animale intelligente
      Lo si capisce, lo si capisce
      Da come guarda la gente
      ♬♫♪

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  3. La seconda foto non si vede.
    In effetti anzi che certi allestimenti improbabili,anzi niente.

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    1. La seconda è un video di un B&B ricavato dentro ad un castello completamente arredato con mobili e oggetti d'epoca - tutti utilizzabili

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