Ho ripreso gli esperimenti con le piante. una cosa che non facevo da decenni. principalmente perché se qualcosa riesce e inizia a crescere non so dove metterlo. Ora con il giardino dei gatti innamorati le cose sono piazzabili - biodiversità potenziale.
Tuttavia ora l'idea è di rendere gli interni della Casa dei Pescatori una sorta di serra urbana, usando i davanzali a sud come veri e propri terrari di aromatiche. In questo ho trovato bei consigli nei
video di Alice. Ed anche la filosofia di
Fumio Sasaki (di cui forse scriverò) per gestire il resto della casa, mi pare percorribile e quasi in linea con la mia idea di rinnovamento conseguente al trasloco nel borgo dei pescatori.
Le talee di Potos hanno prodotto belle radici, per ora stazionano in acqua in attesa di nuova destinazione. Ma forse le lascerò in idrocoltura che pare sia la scelta più facile e meno impegnativa a livello gestione piante quando sei in ferie.
La talea di
Rosa bianca rampicante invece è in stasi, sono ancora in zona 30-40 giorni per radicare o morire. Molti anni fa ne ottenni una per sbaglio e venne fuori una piantina robusta che devo aver regalato a qualcuno. Ora ne voglio una tutta per me, e ci tengo particolarmente. Avendo deciso che le rose bianche rampicanti fanno parte di quei residui di giardini romantici di inizio '900 che caratterizzavano i quartieri collinari, insomma mi sembra di fare archeologia botanica. Anche se la questione
storia delle rose è ancora un argomento da indagare meglio.
La piantina di Campanula ha preso, d'altra parte è una pianta che si può considerare infestante e cresce ovunque senza troppi riguardi. Mi piace molto il colore dei fiori e soprattutto il fatto che abbia una fioritura abbondante e prolungata. Potevo comprarla per un paio di euro, ma vuoi mettere la soddisfazione di vederla crescere da pochi steli?
Invece posso definitivamente salutare le talee di Asparagina. Un esperimento con una pianta che non è proprio il massimo dell'estetica, solitamente cresce a spelacchio e difficilmente produce fiori gradevoli. Quindi ero preparato ad un tentativo senza troppo impegno. Insomma che anche per le piante ci vuole una sorta di affinità e con certe non funziona e basta.
La talea di Rosmarino ha prodotto subitissimo radici e il secondo travaso nel vaso finale ha rinvigorito gli steli. Dopo la bella fioritura primaverile, ora dovrò sorvegliarne il terriccio per evitare che l'afa estiva gli dia il colpo di grazia. Nell'attesa ho coperto di paglia tutta la terra; nel farlo ci sono finiti dei semini di papavero che mi hanno regalato una fioritura violetta purtroppo abbastanza effimera.
Talea di Timo era ferma dallo scorso anno. Due rametti che davo papabili e un pezzo di ramo secco inserito per distrazione e lasciato per non buttarlo. Ha preso il ramo secco, gli altri due sono morti.
Ora sta crescendo, nel vasetto piccolo piccolo, che siccome nemmeno speravo attecchisse avevo buttato un po' di terra dentro il contenitore delle mozzarelle ciliegine.