Genova perde abitanti, la città torna alla quota di residenti degli anni '30. Uno dei baluardi della campagna elettorale era stato l'impegno ad invertirne la rotta, promessa difficile da mantenere visto il contesto.
Il calo è una tendenza nazionale, come ricorda spesso Tridico, il presidente dell'Inps. Lui lo rimarca con preoccupazione, perché l'Inps dovrebbe usare i contributi dei lavoratori per fare investimenti utili a garantir loro la pensione, quindi aumentare la ricchezza, mentre invece l'istituto li ha negli anni usati per altre questioni e quindi oggi si è innescata la mala abitudine di pagare le pensioni con i contributi dei lavoratori attivi. In soldoni si distribuisce. Il meccanismo in altre latitudini è una truffa chiamata Schema Ponzi, qui in Italia lo chiamiamo previdenza sociale.
Ma questa è un'altra storia.
A me l'idea che la popolazione cittadina diminuisca mi piace, sarò sociopatico ma vedo in questo la possibilità di riduzione degli imbecilli, del traffico, dell'affollamento, insomma pochi ma buoni. Lo so che è un pensiero ingenuamente ottimistico, ma lasciatemelo fare, e poi la faccenda di cui volevo parlare è altra ancora.
Gli effetti tangibili di questo calo sono principalmente nel costruito. Un diradamento come da anni non accadeva, la voglia di far posto ed eliminare il 'brutto' ereditato dai tempi della speculazione selvaggia.
1 - Fiera del mare: l'ex zona espositiva da anni in parziale dismissione, serviva un progetto di recupero; a regalarlo ci ha pensato Renzo Piano, architetto a cui si devono alcune delle più azzeccate riqualificazioni urbane. Con il Blue Print, questo il nome del programma, via padiglioni, capannoni e uffici fatiscenti, meno cemento e più acqua.
2 - Diga di Begato - non serve per l'acqua, ma sono case popolari, così soprannominate per la loro forma, e questo già dovrebbe far capire la qualità della faccenda. Un mostro edilizio che scompare per lasciar posto a qualcosa di meglio, almeno nelle intenzioni e vista la qualità, qualsiasi cosa è meglio, anche le sole macerie.
3 - Area ex Ponte Morandi - sicurezza e viabilità, qui non c'è molto da dire; la tragedia ha innescato l'attenzione per quello che c'era sotto, in parte travolto dal crollo ed in parte demolito per consentire la ricostruzione. Quindi via case, depositi e capannoni, che lasciano il posto agli alberi di un parco urbano in una zona dove il verde lo si vedeva solo sugli angoli dei marciapiedi.
con la fine delle materie prime, il riscaldamento globale è inevitabile il dimezzamento dei mortidifame residenti ed il relativo dimezzamento di tutte le pensioni
RispondiEliminaaggiungerei acqua e gas alla lista
EliminaBisogna vedere chi va e chi resta.
RispondiEliminagià, la famosa fuga di cervelli
Eliminatorno alla mia "vecchia" proposta di selezione.
RispondiEliminanon casuale o dettata da esigenze e necessità.
resta il problema del decalogo di attuazione :)
facciamo 10 proibizioni accertabili oggettivamente? via al dibattito sui presupposti :)
di che colore il cervello? attestato da quante generazioni?
esempio: cervello giallo da più di due: castrazione :)
allegata tabella con campione del colore.
lieto giorno
così a prima impressione andrei per un controllo dei reati commessi...
Eliminanon mi dire! :)
Eliminache tipo di reati? contro il patrimonio? :)
ciao
omicidio
Eliminal'unico che avrei escluso :)
Eliminalieto giorno
Poca brigata, vita beata!
RispondiEliminaPopolazione diminuita?
RispondiEliminaMmmh.
Andiamo a contare gli invasori (ad iniziare dai clandestini) e vediamo.
Genova è uno dei vari tumori urbani italiani che dimostra il grado di follia al quale si è arrivati stipando, accatastato centinaia e centinaia di migliaia di persone in posti ristretti a deficit di tutto.
RispondiEliminaCi sono posti peggiori: Città del Messico ha 20M di abitanti.
EliminaC'è sempre un grado di follia a dimensione superiore.
c'è un fenomeno speculativo tipico degli anni '70 e seguenti, lo chiamano Rapallizzazione=urbanizzazione selvaggia. da Rapallo, una località in Liguria in cui è più evidente il fenomeno. A Genova lo stesso e non sarà semplice ne rapido rientrare nella normalità, forse manco si potrà.
EliminaSì la popolazione dei nativi è diminuita. In centro non ci vado più. Mi ricordo nel mese di Agosto Genova di svuotava, era bello camminare per le vie cittadine senza incontrare nessuno. Invece ora tra i croceristi di passaggio e le innumerevoli etnie presenti nel nostro capoluogo, la città è diventata invivibile.
RispondiEliminanemmeno all'Acquasola?
EliminaLa spianata, era deserta, il chioschetto chiuso e intorno un degrado spaventoso.
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