E così fu costruita la Basilica di Carignano, per una ripicca tra donne.
Era il 1478 quando la moglie di Bandinello Sauli, avendo chiesto ad una nobildonna della famiglia Fieschi di attenderla, ritardando di qualche minuto l'inizio della messa, si sarebbe sentita rispondere proprio così.
Oltraggio e dispetto! Al punto che l'interessata decise di costruirsi una chiesa tutta sua. Ma mica una chiesetta, lei voleva una basilica, a sfregio di quella sfrontata della Fieschi, e per farlo chiamò il miglior architetto sulla piazza. Le cose tuttavia andarono per le lunghe e bisognerà aspettare il 1564 per assistere alla celebrazione della prima messa, non sappiamo se con un orario comodo per i Sauli, i cui discendenti proseguiranno nel completamento della chiesa durante i secoli.
Secondo una leggenda, quando nel 1737 Domenico Sauli fece realizzare le campane, gettò nel crogiolo, durante la fusione, alcuni sacchi di monete d'argento per rendere il suono più armonioso.
Ed oggi, a distanza di 543 anni da quell'offesa e 284 anni dopo la fusione delle campane, è ancora possibile ascoltare il tintinnio melodioso delle monete d'argento...
Ho studiato a Carignano, l'Archivio di Stato è proprio lì vicino!
RispondiEliminaDella documentazione della famiglia Sauli è anche nel mio Istituto.
Resto sempre affascinato da queste famiglie che proseguono nella costruzione di un opera per generazioni.
Eliminaallora la manodopera costava poco.
RispondiEliminaoggi nemmeno er nano so potrebbe permette
c'è anche da dire che per finirla hanno impiegato 400 anni
Elimina…che bella…
RispondiElimina… ci andrei anche per sentire il suono dei soldi …
per fortuna suonano in questo modo solo per le festività comandate...
EliminaIl suono delle campane infatti è argentino. Mi piace tanto anche il suono dell'organo, oggi restaurato, all'interno della Basilica.
RispondiEliminaLa scritta non l'ho trovata... spero sia stata cancellata.
Elimina