venerdì 1 aprile 2022

Ruine de Rome

Così la chiamano i francesi, la sua origine italiana e il suo affetto per le pietre antiche gli valsero il nome volgare di rovina di Roma

E penso siano state le rovine della Roma del XVIII secolo ad aver incuriosito i viaggiatori, ed anche Joseph Gaertner, un botanico tedesco che classificò la pianticella nel 1753. Ovviamente oggi sappiamo che la rovina di Roma furono i vandali e non questo innocuo rampicante dalle radici superficiali. Nessuna tecnica colturale, niente travasi o complicate concimazioni, solo un po' d'acqua e normalissimo terriccio. E magari un edificio millenario su cui crescere liberamente.


Quindi mentre sistemavo il vaso del capelvenere nella sua nuova posizione, all'ombra delle arelle, mi sono chiesto se era necessario togliergli da sotto questo piccolo fiorellino, la cymbalaria muralis, oppure le due piante riusciranno a convivere senza soffocarsi a vicenda. Per adesso la presenza dei fiori, piccoli ma perfetti, mi ha trattenuto dal farlo. Vedremo con il progredire della crescita cosa accadrà. Alla peggio, ho pensato, visto che le foglie si possono usare per arricchire l'insalata...

4 commenti:

  1. NOI qui a Roma costituimmo l'associazione del cappero romano e col ricavato della vendita dei capperi delle gloriose mura ci stiamo pagando i debiti accumulatisi dai tempi delle gioiose estati romane

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    1. quindi al posto dei defunti 70k l'associazione del cappero. Bono pure quello coll'inZalata.

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    1. ora che sono attenzionato lo sto vedendo ovunque... il centro storico ne è pieno

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