domenica 3 aprile 2022

Il riso abbonda... in ore stultorum

"Pur collocando la commedia tra i generi letterari di grado inferiore Aristotele, nella Poetica, ammette il riso solo se opportunamente dosato, poiché se viene esercitato con eccessiva frequenza e reiterata abitudine risulta degradante per l'uomo".

Aristotele formula questa teoria intorno al 330 A.C. ma da allora sono in molti ad affrontare la teoria del riso, condannandone la pratica eccessiva. 

Pensavo a questa faccenda mentre scorrevo alcuni filmati su FB. Il web è pieno di video con persone che fanno delle immani cazzate o si fanno male e poi ridono, ridono e sembra siano in balia di qualche farmaco, gas esilarante o droga; ed io mi chiedo: fai una cosa che, quando va bene, ti esporrà al ridicolo, ma potresti anche riportare dei traumi, qualche ferita o peggio coinvolgere altre persone, e nonostante questo ridi? Il sorrisetto ebete dovrebbe autorizzarli a fare qualsiasi cosa perché è "divertente"?

Non trovo risposta, se non invocando un insano desiderio di punizione o istinto suicida insito in gran parte dei protagonisti, magari diffuso masochismo, anche se temo sia solo una questione di pieno possesso delle facoltà mentali. Tuttavia a quel che vedo c'è la corsa a chi ottiene più visualizzazioni e like, questa è la vera aspirazione a tutto quel postare, senza esclusione di colpi.

A questo punto ho avuto dei sentimenti molto molto simili a quelli del venerabile Jorge, ve lo ricordate? il vecchio monaco intriso di filosofia scolastica medioevale, che condanna il riso al punto da offrire un libro avvelenato agli incauti in cerca di verità, condannandoli alla morte per la loro insana curiosità e forse stoltezza. Purtroppo oggi non è legalmente possibile fare altrettanto.

Ma ecco il vero inganno dei social, puoi solo mettere like, nulla consente il dislike, i brand come gli influencer & C° sono tutti belli e buoni, l'importante è macinare visualizzazioni, un conteggio scevro dalla qualità del contenuto, al massimo lo si può ignorare, o fare commenti da hater.
Tuttavia oltre all'indifferenza, nessun veleno ci libererà da stuoli di stupidi che si sbellicano di risate dopo aver combinato le peggio coglionate ed averle condivise sui social. Resta sperare nella selezione naturale, che in alcuni casi è già una realtà.

11 commenti:

  1. a parte altre valutazioni (in merito a certi comportamenti :) occorre considerare anche la funzione apotropaica del riso.
    buon giorno

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    1. il riso fa buon sangue dice il saggio, ma c'è anche quello che crepa dalle risate... come sempre è la dose a fare il veleno...

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    2. dosi da trovare ed equilibrio da ricercare. alchimia :)
      buon giorno

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  2. Se ad un certo punto avessero più like i video in cui tutti piangono, stai sicuro che sarebbe tutta una tragedia. Tanto queste persone fanno le cose finalizzate appunto ad ottenere like. A me piace ridere, ma queste "esibizioni" mi mettono tristezza.

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    1. mi chiedo solo, tolti gli influencer che ci fanno cassa, a cosa serva affannarsi tanto...

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  3. è la società dei Like, dove se non hai like non esisti.

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    1. purtroppo miete vittime e adepti oltre ogni ragionevole misura

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  4. certo che da sempre sono in tanti ad affacciarsi al balcone ed aspergere i bobboli di chiachiere. Solo NOI del partito degli under 70.000 ci siamo spesi per l'aspersione di sani, semplici e realizzabili programmi, tempo sprecato, i bobboli amano le chiachiere

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    1. gli under 70k oramai son storia passata... il futuro sta nell'associazione del cappero :P

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  5. Mancanza di selezione (nessun [idiota] rimanga indietro) e artificializzazione urbana hanno prodotto e producono milioni di sbroccati, deficienti e dissociati.
    Le reti sociali li mettono in evidenza.

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    1. temo anche io che fossero così tanti anche prima, ma semplicemente restavano sconosciuti

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