sabato 9 aprile 2022

Quando arrivi alla mia età essere giovane è l'unica cosa che ti manca

La prozia Elena classe 1928, festeggia il suo genetliaco, in modo quieto e con pochi e selezionati parenti. Cosa regalarle? ci ho pensato per settimane, alla fine ho risolto che le avrei consegnato un blocchetto di buoni per una serie di pomeriggi assieme, pratico, economico e utile ad entrambi.
Il blocchetto comprende varie attività, la spesa, la cura del giardino, preparazione pranzo o te del pomeriggio, forse un giro in giro se ne avrà voglia, partitona a burraco, lettura di giornali on line.
Stare con lei è interessante, mi racconta un sacco di storie della sua vita, quando ha militato nel Partito d'Azione e poi pur simpatizzando per i socialisti, finì per iscriversi al Partito Comunista ed altre faccende della politica di anni che oggi sembrano secoli fa. Ha da poco terminato la bozza del suo libro di memorie ed è impaziente di farla leggere ai famigli dopo gli ultimi ritocchi. Ha già trovato un editore compiacente ed una copertina adeguata, uno dei suoi disegni, eseguito quando frequentava un certo pittore. La parte informatica è toccata a sua figlia, ma tutta la parte narrativa l'ha impegnata per diversi mesi, a detta di alcuni erano anni che raccoglieva pensieri e sistemava frasi sui suoi quaderni di appunti, scritti e riscritti con una calligrafia inclinata che anche se fatta con la penna biro, ricorda molto gli esercizi di scrittura a stilografica delle elementari.

A volte vorrei proprio avere una bacchetta magica e tornare nel passato assieme a lei, per conoscerli meglio questi famigli, per sorprenderli a fare cose sbagliate, o semplicemente per capire come hanno fatto ad attraversare certi periodi bui uscendone indenni. Dai nonni che sfollarono dopo Caporetto, con tutti gli aneddoti, anche divertenti che ne conseguirono, a come si facevano coraggio negli anni del fascismo, le privazioni sopportate stoicamente, i bombardamenti della città, le trame con i partigiani, la speranza degli sbarchi alleati ad Anzio. Ci sarà da qualche parte il segreto della loro saggezza, un collante oggi sconosciuto che ha permesso di fare cose inimmaginabili, spericolate e forse anche eroiche.

Per adesso mi limito a leggere e rileggere le loro memorie, gli appunti, i libri o semplici lettere e fotografie, sperando di scoprirne il segreto.

7 commenti:

  1. che dici? avranno la stessa visione poetica di noi i nostri nipoti (o chi per essi)?

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    1. eh bella domanda, come dicevo al Nonno nelle Badland diventare vecchi e saggi non è un automatismo...

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  2. Mi sembra un'ottima idea quella di raccontarsi e raccontare il suo tempo in un libro!

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  3. Risposte
    1. Ciao Poe, c'è saggezza senza segreto? uhmmm

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    2. non è un segreto per nessuno che si "diventa" saggi continuando a errare (in ogni senso :)
      ciao

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