lunedì 16 settembre 2024

Prendo tutto con ironia - perché non posso permettermi 30anni di carcere

Dopo due settimane di mutua e due giorni di ferie, rientro in ufficio e mi vedo trattato da Anacleto come se fossi stato un mese ai Caraibi con la carta di credito aziendale. Succede ogni volta che qualcuno prende ferie o per un motivo qualsiasi che preveda tre giorni di assenza.

Mentre LUI ha remato anche in nostra assenza, anzi ha pure remato di più. Che guarda un po' quando sono assente, succedono tutte le rogne di questo mondo e perfino le scadenze programmate diventano disgrazie. Ma lui, l'eroe, ha tenuto duro, dimostrando che il bene dell'azienda è superiore a tutto.

Per me il bene aziendale è un'entità astratta, e mi chiedo: e quindi?
Guadagnerai di più? No.
Avrai un premio di produzione a fine anno per questo? Nemmeno.
Il Capo - Mr.Meraviglia - ti darà una pacca sulla spalla? Manco quella.
Insomma non avrai un cazzo più del solito. Quindi perché ti scaldi tanto?
Ma soprattutto questo atteggiamento da represso a cos'è dovuto?

Già avergli snocciolato queste verità lo hanno scompensato, ma tant'è.
Sapete già come la penso, ho una vita privata, che guarda un po', ha la priorità su tutto e principalmente sul lavoro, e quindi la mia salute ed il mio benessere, il mio tempo libero, tutto il mio tempo libero, vengono prima di qualsiasi altra faccenda lavorativa.

Così stamattina al rientro, mentre Anacleto sfoderava la consueta faccia bimbetto imbronciato e relativa frigna di circostanza, ergendosi a salvatore dell'azienda, dell'etica lavorativa e di altre questioni archiviabili come: cavaliere del lavoro spostati - enumerando ad alta voce le cose che ha dovuto fare in mia assenza, aspettandosi da me un:

Grazie Anacleto, scusami se sono stato in mutua e poi ho preso ferie, mentre tu invece (non avendo una vita tua) eri qui in ufficio a svolgere il tuo lavoro (che per altro fai in due ore, quando gli altri lo fanno in mezz'ora) magari facendoti pure pagare lo straordinario...

Stop - discorso troppo lungo - Anacleto è un disfunzionale, non capirebbe.

Quindi versione breve - ok tranquillo, sono qui - ora puoi tornare a scodinzolare sotto alla scrivania di MrMeraviglia.

Anacleto è diventato rosso come se avesse mangiato una cucchiaiata di wasabi, ma è stato zitto per tutta la mattina. Questa cosa dovrò farla più spesso.

martedì 10 settembre 2024

Le donne scopano chi vogliono, gli uomini chi riescono

La cosa diventa via via più evidente più ci si avvicina a qualche social di incontri. Le chat grondano di fuchi febbricitanti in cerca dell'ape regina. Gente che lo infilerebbe anche nel buco della serratura. Lo stesso accade nelle palestre, nelle balere delle divorziate che al sabato sculettano ai ritmi latinoamericani, nelle discoteche e vari altri luoghi in cui spesso si va a divertirsi, ma alcuni solo per risolvere il loro chiodo fisso. Svuotare le palle dentro qualcosa. 
A quanto pare il macho latino, il pappagallo italico, il morto di fica nostrano, non passa mai di moda e ci sono schiere di padri orgogliosi, che auspicano mirabolanti conquiste amorose per i loro pargoli, certezza di mascolinità e 'normalità'. E ci sono stuoli di madri fiere di aver allevato un impollinatore. E se ne vantano con gli amici come avessero generato dei prodigi del sesso, tutto cazzo e testosterone.

Ultimo in ordine di tempo il vicino, che ha preso al figlio la moto da cross, e lo rassicurava sul fatto che arrivando a scuola sulla due ruote opportunamente smarmittata: tutte le 'ragazzine' si gireranno a guardarti.
Gli diceva così e a me saliva la nausea per un padre che riesce a pensare in questi termini, che l'unico metodo di conquista trasmissibile è l'esibizione, e chissà con quante e quali altre puttanate avrà farcito la testa di quell'adolescente.


 

lunedì 2 settembre 2024

Vedi a volte la vita come ti rigira la frittata

Passavo mentre il bus si era fermato e chi ti trovo alla discesa, la mamma della Bea. Ai tempi d'oro era un gancio, di quelle che facevano la cresta su tutto ciò che vendevano. Erano gli anni felici in cui un bottegaio se era scaltro, si comprava un appartamento all'anno; che me lo ricordo quando ero piccolo, mi rifilava pane e mortadella e poi nel conto ci aggiungeva una merenda in più. Era lei che fregava sul pane e su tutto quello che si poteva pesare sfuso. La carta del sacchetto ti costava come il prosciutto e un etto di formaggio arrivati a casa era 10 grammi di meno. E via così, che a fine settimana quella ruberia la metteva da parte per la vecchiaia. E la mamma della Bea ora che ha suonato gli 88, ha più case che denti in bocca. Tolto questo a vederla così è una vecchietta che pare di vetro, con la vocetta stridula e quell'andamento ciondolante e cifotico, che trova sostegno in un piccolo bastone.

Insomma era lì che faticava a scendere dal predellino e l'ho aiutata ad arrivare al marciapiede. E così mi son detto: vedi un po', per anni fai la bottegaia bastarda, freghi soldi a mezzo quartiere e oggi eccoti qua. Ma l'ho aiutata lo stesso. Però la vita è una gran puttana, ed anche se certe cose non le meriti, ti arrivano lo stesso, nel bene e nel male. Quindi che fare? Leoni in bianco&nero o pecore a colori...