domenica 26 maggio 2024

La cosa più bella di Milano è il treno per Genova

Davvero questa adorazione per Milano non la capisco, eppure sembra che Genova voglia diventare una sorta di città satellite, al pari di altre che sono capitolate, inghiottite nell'interland milanese, perdendo la loro identità e diventando dormitori a basso costo. Che tristezza mi son detto.

Poi per dare il colpo anche al cerchio - Milano, mi dico: è vivace culturalmente, gradevole per iniziative, top di gamma per un sacco di cose, negozi, moda, belle persone, lo Sforzesco, Brera, le chiese medioevali, il duomo. Ma non sarà sopravvalutata? costosa, snob, sporca, piena di borseggiatrici e ladri d'auto; insomma c'è anche il peggio che gravita attorno alla crema della società. Tutto merita menzione.

Milano non mi attrae per nulla, caldo in estate, umida d'inverno, puzza e nebbia, inquinamento, gente isterica e arrogante. Che posto è uno che per fare il week end devi scappare altrove? A Milano quando il cielo è limpido, per un genovese c'è foschia. Scendi dal treno e dici: ma che è sta puzza di uovo marcio? e tutti i milanesi: quale puzza?

Gli stessi che arrivano a Genova e appena scendono dal treno a Nervi ti dicono: oh che profumo di mare! e noi genovesi: quale profumo?

domenica 19 maggio 2024

Tanto va la gatta al lardo che ...

La chat di quartiere a volte riserva delle chicche spassosissime, altre volte invece mi permette di scoprire che vivo accanto a perfetti imbecilli, ed anche questo può essere utile.

Ultima in ordine di tempo questo tipo che scrive:

Buongiorno ho trovato questo gatto nel mio giardino. Mi sembra molto affettuoso, e abituato a stare con le persone. Non so se gira in giro o si è perso.

Dopo una serie di commenti inutili al limite del teatro dell'assurdo, finalmente ecco che arriva Lei...

Confermo è il NOSTRO GATTO! Si chiama Pinky Pie, è vaccinato e curato e gira libero perché è stato impossibile non farlo uscire dal giardino. A casa è super coccolato da noi ma soprattutto dal suo fratello Rainbow molto più schivo. Sono inseparabili a casa non si staccano un secondo, ma Pinky è uno spirito libero (e anche molto affettuoso, si fa fare coccole da chiunque)
Chiedo a tutti di spargere voce e invitare auto e motorini ad a dare piano nelle nostre vie. Oltre agli umani, ci sono anche tanti mici che girano e certe accelerate le eviterei in vie che dovrebbero essere considerate di fatto pedonali.

La risposta non si è fatta attendere molto...

Ok allora mi faccia sapere quando il mio cane, pure lui spirito libero che si chiama Birillo ed è molto affettuoso, può venire a raspare le aiuole e cagare nel suo giardino.

Nessuna replica pervenuta

Che poi a me un paio di pensieri arrivano: dunque... la tipa ha due gatti, li lascia liberi di uscire ed andare ovunque, perché rispetta la loro natura di Gatto dallo Spirito Libero, quindi gli altri devono fare attenzione, ospitarli nei loro giardini e magari pure in casa, e se girano in auto o in moto, visto che la proprietaria ha deciso che in virtù dello Spirito Libero del SUO gatto, tutto il quartiere deve considerarsi isola pedonale, devono andare piano per non rischiare di investirlo.

Ma che visione del mondo ha questa persona?

lunedì 13 maggio 2024

La felicità non è essere felici, ma avere cose che ci rendono felici

La verità è che sono cattivo, ma tutto questo cambierà, metto la testa a posto. 

Diventerò uno serio, lavoro, orario ufficio, straordinari, giacca e cravatta.

Polizza vita, orologio elettronico d'ordinanza, smartphone, televisore maxi schermo, suv.

Mutuo, matrimonio, coi figli a spasso nel parco, natale dai suoceri, capodanno a Courmayeur.

Pensione integrativa, colesterolo basso, cibo sano e biologico, smetto di fumare.

Tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirò.



Vi siete ritrovati nei pensieri ispirati da Irvine Welsh?

mercoledì 8 maggio 2024

Il pesce marcisce dalla testa

I Giapponesi quando un'azienda va male, prima diminuiscono lo stipendio al direttore generale, poi se prosegue, lo licenziano. In Italia quando un'azienda va male, prima diminuiscono lo stipendio agli operai, poi se prosegue, li licenziano.

A seguire P.O.V. (*)
Entrereste mai in un negozio così? A vederlo potrebbe sembrare perfino abbandonato, e invece...
Interno buio, serranda a mezz'asta, una serie di fogli e avvisi attaccati a cazzo alla vetrina (sporca), la parte espositiva interna è rimasta spoglia, ma c'è uno strato di polvere, fa perfino pensare che il negozio sia in ristrutturazione, e poi la porta, che ha vistosamente bisogno di manutenzione (dal 1960?).
Insomma ecco quello che chiamo: sciatteria italiana, una faccenda toccata di sponda nel post dell'UUiC, qui espressione della mentalità del dipendente pubblico, dell'incapacità a pensare ed attuare soluzioni per migliorare il proprio posto di lavoro, la qualità e un certo decoro che nemmeno è percepito come indispensabile per vivere in armonia. E non parlo di quella faccenda da ossessivo-compulsivi.
Questo negozio non è fatto per attirare clienti, chi entra lo fa perché c'è costretto dalla necessità. Questa è la forza degli uffici pubblici, degli ospedali, delle stazioni di Polizia, degli uffici ministeriali, la necessità che spazza via ogni altra esigenza del cittadino, e dei lavoratori, ad avere un servizio adeguato, chiaro, degno.
Una mediocrità che vince a mani basse, persino se li chiamano U.R.P.



(*) POV è l'acronimo di "Point of View”, che si può tradurre letteralmente in “Punto di vista”. Questa dicitura indica quindi che il contenuto che stiamo vedendo è un punto di vista preciso nella storia raccontata sui social.

venerdì 3 maggio 2024

Oggi che magnifica giornata

Questa è la Sig. Concetta, ha 93 anni e soffre di demenza senile, suo figlio Danilo si prende cura di lei e posta su facebook i video che raccontano la sua vita in una RSA di Bologna. Ogni tanto mi capita di vederne un paio e li trovo un bel modo di affrontare una situazione complicata.

In questo video la vediamo impegnata a ricordare una canzone della sua infanzia, si tratta di Vivere, uscita nel 1937, all'epoca Concetta aveva sette anni e la cantava assieme alla sua mamma... e questo se lo ricorda bene. Invece non riconosce suo figlio e non ricorda che suo marito è morto da dieci anni...
e allora: 

Ridere, sempre così giocondo, ridere, delle follie del mondo vivere finché c’è gioventù, perché la vita è bella e la voglio vivere sempre più.