Il 16 ottobre 1943 alle 5:15 del mattino, la Gestapo con la collaborazione dei funzionari del regime fascista, rastrella gli ebrei nel ghetto di Roma e in aree adiacenti della città.
1023 ebrei romani, tra cui uomini, donne, bambini, vecchi e ammalati, sono trasportati e rinchiusi per due giorni al Collegio militare di via della Lungara.
Il 18 ottobre vengono caricati su 28 carri merci con destinazione Auschwitz. Un fonogramma della Questura di Roma informa che il treno è regolarmente partito dalla Stazione di Tiburtina in direzione Brennero, dimostrando che le autorità italiane erano a conoscenza della deportazione.
Sopravvivono in 16, tra cui solo una donna: Settimia Spizzichino.
Nel frattempo in Francia – Jean Samuel, ventenne ed esperto di documenti falsi, veniva arrestato e caricato sul "treno della morte", partito da Compiègne il 2 luglio 1944 per Dachau.
Sopravvissuto alla deportazione, oggi all'età di 98 anni Monsieur Jean ci racconta quel periodo con una serenità davvero rara, e da ultimo combattente per la resistenza dice:
"Ho lasciato Dachau, ma Dachau non mi ha mai lasciato"
E poi una storia tutta genovese...
Bravi i colleghi della BU-GE! Io vedo le cose in archivio: che onta per il nostro Paese! Che vergogna!
RispondiEliminaquest'anno ci sono due installazioni a tema Memoria, davvero interessanti
EliminaBisogna continuare a fare memoria per evitare che la polvere del tempo cancelli tutto.
RispondiEliminacome dice bene Sara, i colleghi della BU-GE stanno facendo un ottimo lavoro in merito
EliminaLa cosa buffa è che poi i vincitori avrebbero fatto lo stesso.
RispondiEliminaMorgenthau avrebbe fatto lo stesso eliminando per fame alcuni.milioni di tedeschi, fu fermato a fatica.
Del resto aveva un'ottima tradizione alle spalle: prima della rottura di Stalin con i comunisti ebrei, questi erano stato assai attivi nel "movimento" che portò a sterminare milioni di schifosi contadini menscevichi reazionari ucraini (e altri milioni in Russia).
Si nota la pagliuzza ma non la trave.
Anche questo non è nuovo.
l'antisemitismo di sinistra, è una realtà scomoda che si tende ad insabbiare, così come un certo atteggiamento snob-radical chic che permane nei pseudo intellettuali, sempre di sinistra...
EliminaNon è questione di antisemitismo visto che gli ebrei comunisti russi erano in ciò che col suo anticontadinismo sterminò milioni di ucraini e russi; poi ci furono gli yankee che sterminarono centinaia di migliaia di civili tedeschi e giapponesi in bombardamenti su città. Poi ci fu l'antiarmenismo per il quale i turchi ammazzaromo milioni di armeni eccetera eccetera.
EliminaPoi ci furono gli inglesi che ammazzarlo di oppio milionate di cinesi. Eccetera.
Qui è altrove noto solo la celebrazione ripetitiva, acritica, quasi psicotica della Shoah, come se le altre mattanze fossero di gente che non contasse nulla.
Anche in Italia ci furono mattanza ed eccidi da parte di quella banda di criminali invasati che erano i partigiani comunisti della brigata Garibaldi.
Fecero delle cose orribili.
Silenzio di tomba.
Trovo tutto questo molto fazioso.
Quindi non solo non morale ma parte stessa del problema.
A sinistra direbbero "il razzismo" del "i miei morti contano i vostri non contano un cazzo".