domenica 3 ottobre 2021

Storielle e pane con farina di ceci

"La trasformazione dei ceci in farina, dopo l’essiccazione al sole, è molto antica. Secondo la leggenda popolare la tecnica nacque nel 1284 in modo del tutto casuale, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Si narra infatti che si ruppero delle giare piene di ceci sul ponte di una nave, la poltiglia si mischiò all’acqua di mare dando luogo ad una rudimentale farinata".

Questa storiella da sola è bastata per farmi venire il desiderio di provare la ricetta del pane con farina di ceci. Quindi ecco gli ingredienti:

350 gr. farina di semola + 40 gr. farina di ceci
300 gr. acqua tiepida (circa)
10 gr. sale fino
5 gr. lievito di birra + una punta di zucchero
10 gr. olio extravergine di oliva
Semi di sesamo per la crosta

Le dosi sono indicative, in quanto per l'acqua vado a occhio in base alla consistenza che voglio  dell'impasto. Ho mescolato il lievito con lo zucchero e un goccio di acqua tiepida, lasciando riposare la pappina per qualche minuto, nel frattempo mischio le farine eliminando i grumi, una volta aggiunto il lievito ho lavorato l'impasto aggiungendo gradualmente tutti gli ingredienti, poi ho fatto una palla e l'ho messa nella ciotola per la prima lievitazione, che dura circa due ore. 
L'impasto raddoppia ed è adesso che si possono formare i panetti, o i filoncini da mettere in teglia, ultimo tocco i tagli e i semi di sesamo; poi ho lasciato riposare ancora per un'ora.
Ho infornato a 220° C per 30 minuti in forno statico. 
Ed ecco il risultato.
Nota storica: le conseguenze della battaglia della Meloria furono nefaste per la città di Pisa, ma non abbastanza per decretarne il declino. Ancora oggi a Genova un intero quartiere porta il nome di Campo Pisano, toponimo del luogo in cui per 13 anni furono imprigionati e sepolti i 9.272 soldati sconfitti. 
Molti altri furono gli effetti collaterali di quella tragedia, uno per tutti lo scritto di Rustichello da Pisa che incarcerato assieme a Marco Polo nelle carceri genovesi, raccolse le memorie dei suoi viaggi in un libro intitolato Il Milione. Quel libro divenne così famoso che duecento anni dopo, una sua copia capitò nelle mani di un giovane ed intraprendente navigatore, e gli ispirò l'idea di raggiungere quelle Indie Orientali raccontate da Marco Polo, ma navigando verso ovest; il suo nome? Cristoforo Colombo.

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