mercoledì 20 ottobre 2021

L'autunno caldo del genovesato

Domenica 10 ottobre -
presidio e corteo presso la sede CGIL in risposta all'assalto della sede di Roma. Il corteo si snoda in periferia, ma non mancano gli effetti sul traffico che, seppur domenicale, c'è e ne risente. Una dimostrazione di solidarietà, vicinanza e bla bla, sicuramente necessaria; rimane da capire quanto sia utile ai fini pratici. Lo scrivo perché negli anni ne ho viste molte, moltissime di queste trovate, e proprio il fatto che dopo molti anni siamo ancora qui a farle, mi fa sorgere il dubbio sulla loro efficacia. Comunque belle parole e tanta empatia, quasi come andare alla messa in suffragio del caro estinto.


Lunedì 11 ottobre - sciopero dei sindacati di base - corteo e fermo del servizio pubblico, il motivo?
una protesta contro la politica economica, sociale e del mondo del lavoro portata avanti dal governo Draghi. Tuttavia ad un certo punto compaiono i cartelli contro il green pass, il corteo si sdoppia e il caos è totale. Risultato? Non pervenuto; ma un plauso va ai geni che hanno pensato bene di vandalizzare il Palazzo dell'Autorità Portuale, e poco importa se sono colonne del '500.
Il fine giustifica i mezzi, e riuscire a dimostrare quanto si è incivili ed imbecilli, delegittimando ogni altra argomentazione, non ha prezzo!


Venerdì 15 ottobre -
manifestazione no green pass, ore 7,15 inizio presidio sindacale. Alcuni varchi per entrare in porto chiudono, i Tir sono dirottati su altri ingressi. Le richieste? Tutti contrari al green pass, anche se non sono negazionisti. Contrari al green pass per entrare al lavoro, ma se proprio servono i tamponi per garantire la sicurezza allora che siano gratis. Mi sfugge il senso logico di tutto questo, soprattutto considerando che si tratta di una dogana, potenziale veicolo di diffusione del contagio. Insomma non ci sarebbe molto da scherzare, ma tant'è. Risultato? traffico in tilt in tutta la zona centro, con fastidiose ricadute sulla delicata rete stradale cittadina.

In tutto questo la mia percezione è stata quella di assistere a dimostrazioni di disagio, persone arroganti ed incazzate che protestano contro qualcosa, non importa bene cosa, ma nel loro immaginario scendere in piazza rappresenta ancora la libertà dei sudditi contro il tiranno e le sue imposizioni; lo fanno esibendo una prepotenza immotivata ed inutile, creando disagio agli altri ma senza risolvere, qualcosa che non mi rappresenta ed è giustificabile soltanto pensandola come lo sfogo del represso che non riuscirà mai a cambiare le cose.

8 commenti:

  1. e poi tutti a casa a sciogliere, sciogliere,
    però senza acido muriatico
    mentre per i caporioni, come al solito, la coppetta di champagnino per aperitivo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e poi finirà tutto in caciara... come il movimento dei forconi e tutte le altre belle iniziative last minute che durano giusto una mezza legislatura

      Elimina
  2. Tutta gente che fa la cosa sbagliata nel momento sbagliato: protestare è un diritto, non si può squalificare così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vedo molta protesta fine a se stessa, poco fattiva per la causa

      Elimina
  3. c'è da chiedersi perché questo circa 10% stava zitto e buono quando si stava tutti murati in casa e invece protesti adesso (quando sarebbe comunque libero di restarci invece di sputare veleno per ogni dove e soprattutto in faccia al restante 90% così 'coglione' da essersi fatto vaccinare)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. bella domanda... forse erano gli stessi che cantavano dai balconi l'inno di Mameli?

      Elimina
  4. Ho sempre avuto un pessimo rapporto colle manifestazioni.
    Sfogarsi è facile, l'arte è difficile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. spesso l'unico effetto è quello di creare disagio alle persone sbagliate

      Elimina

Il vostro parere...