domenica 25 dicembre 2022

Moglie, ravioli e buoi dei paesi tuoi

Sono arrivate le feste e vi è venuta voglia di mangiare al ristorante?
Ebbene quando si va al ristorante, si compie un atto di fede, verso il ristoratore, nei confronti del cuoco e della qualità del cibo, nei confronti dell'igiene della cucina e delle stoviglie. La moda del delivery e del just eat impera, ma certe pratiche perdurano e spesso dietro ad un buon piatto ci sono persone senza scrupoli che per denaro o incapacità, mettono a repentaglio la salute dei loro clienti. I retroscena sono raccapriccianti, al punto che viene da chiedersi se poi non sia meglio dedicare un po' di tempo a se stessi e farsi un bel cenone in casa come vuole la tradizione. Che farà tanto povery, ma alla fine ti premia in benessere. Quindi meglio un panino con la mortadella preparato nella cucina di casa, oppure le classiche lasagne al forno, ad un gustoso piatto di ravioli al vapore consumato al ristorante (cinese in questo caso)... e buon appetito e buone feste!

La situazione narrata in questo video è tutta squisitamente parigina, ma anche l'Italia non è immune da certe pratiche, e non abbiamo nemmeno bisogno di scomodare i cinesi.

(video consigliato a stomaci forti)

12 commenti:

  1. Al ristorante andiamo di rado,meglio fare in casa,proprio adesso stiamo preparando le quaglie,spezzatino,fegatelli,polenta fritta,i miei amati radicchi con i porretti,un bottiglione di merlot novello,hic!

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  2. robbe per mortidifame inconsapevoli, che rifiutano financo di leggere il programma del mio partito degli under 70.000, loro si sentono over

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    1. finirà la 'moda' del cinese a basso costo, oppure finiranno i clienti

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  3. Anche oggi ristoratore di fiducia! Meglio non rischiare!

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  4. ... occhio non vede stomaco duole ...

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    1. sull'alimentare c'è molto margine di speculazione

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  5. Dimmi come mangi, ti dirò che cultura hai.
    Se ci son termini inglesi, significa che uno è messo molto male.

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    1. l'Italia ha un'enorme cultura del buon cibo e trovo davvero stupido avventurarsi in altre situazioni, soprattutto se queste propongono alternative di dubbia qualità

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    2. La questione è che, tra agio e globalizzazione, una delle forme della universilazizzazione, della ugualizzazione (che possono portare solo al peggior comune denominatore, l'esaltazione della mediocrità indistinta, omologata) la cultura è una delle prime vittime e, in questa, la seconda cultura, quella del cibo, è destinata a sparire.
      Prendi delle combinazioni assurde, tortellini con chili con carne, la etichetta con una paroa fica, in inglese (fusion) la fai arrivare scotta, sbobbosa con degli schiavi fattorini, tu mangi questa cacca e ti credi pure molto fescion.
      Ho un amico ex collega che lavora a Cambridge e mi racconta della annichilazione della cultura del cibo nel RU.
      Notare che siamo a Cambridge, egli lavora in una società di punta della tecnologia, tra quelli messi meno peggio.

      La funzione , l'esercizio sviluppa un organo, questo vale anche per la cultura del mangiare bene e sano.

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    3. Il neologismo universilazzizazione è da prendere colle pinze.

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